Agradecemos mais um belo texto a DONATELLA SALVI, aluna de primeiro nível do curso de Português no Instituto de Santo António, pelo texto em que fala da visita de estudo pela "Roma Lusitana" no domingo passado...
Ho
 il piacere di raccontare una domenica indimenticabile trascorsa con i 
compagni del mio corso di lingua portoghese presso l'IPSAR e il nostro 
insegnante, durante un piccolo tour che si snoda tra le strade di Roma 
alla ricerca delle vestigia lusitane.
Si
 parte dalla Chiesa dei Portoghesi di Roma, gia' ospizio dei pellegrini 
portoghesi, fin dal 1440. La facciata merita parecchi minuti di 
spiegazione perche' costruita in epoche diverse e da importanti 
architetti, l'interno sfavillante di marmi e ricco di stucchi dorati 
lascia attoniti. Della direzione del progetto delle varie cappelle che 
ornano la navata centrale furono incaricati gli architetti Nicola Salvi 
(forse un mio trisavolo?) e Luigi Vanvitelli (l'architetto della Reggia 
di Caserta). 
Siamo
 fortunati e all'interno della chiesa il maestro Giampaolo di Rosa, 
organista titolare, sta "provando" il concerto che si terra' l'8 
Dicembre. Si prende una piccola pausa e ci illustra questo strumento 
cosi' complesso e dal suono poderoso. E' un Mascioni Opus 1181.
Dalla
 chiesa si passa al Salone Nobile. Un curioso dipinto sul soffitto 
riporta alla mia mente il quartiere Saldanha di Lisbona, una zona ricca 
ed elegante della citta'.
La visita alla chiesa termina nella fornitissima biblioteca.
Da
 via dei Portoghesi ci dirigiamo a Piazza S. Lorenzo in Lucina. 
All'angolo con Via del Corso ci viene indicato Palazzo Fiano 
(Coincidenza? Sortilegio? Abito a Fiano n.d.r.) In questo palazzo, nel 
1500 abito' Jorge da Costa ambasciatore del Portogallo. Il suo 
appartamento poggiava su un arco romano denominato poi "Arco di 
Portogallo". 
A
 pochi passi troviamo Via Bocca del Leone e l'Hotel D'Inghilterra. 
All'ingresso una lapide ricorda che il palazzo fu la dimora di Pietro V 
 Re del Portogallo e degli Algarvi.
Arriviamo
 a Piazza Augusto Imperatore. Qui scopriamo che l'anfiteatro Correa 
venne edificato sui resti del mausoleo di Augusto in Campo Marzio per 
volere del marchese portoghese Vincenzo Mani Correa dove addirittura 
pare avesse organizzato una "tourada" la corrida portoghese. A lui fu 
dedicata Via del Corea situata nelle adiacenze del vecchio anfiteatro.
Alle
 14.00 storditi dalla bellezza dei luoghi, dal racconto appassionato e 
di elaborata comprensione perche' ovviamente, e, completamente in 
portoghese del nostro anfitrione ci tuffiamo in un ristorante per, 
appunto, "ristorarci". 
Tornando
 a casa ripensavo a tutto cio' che avevo visto e sentito e l'assioma è 
stato: "che domenica bestiale" come cantava F.Concato.
 DONATELLA SALVI


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