martedì 24 febbraio 2009

Fradique Mendes chega a Itália


Eça de Queirós
La corrispondenza di Fradique Mendes


Memorie e note a cura di Roberto Vecchi e Vincenzo Russo



La vita e la corrispondenza di Carlos Fradique Mendes, l’immaginario poeta satanico inventato e
reinventato dalla penna di Eça de Queirós, in un gioco di finzione che precede di una generazione quello di Fernando Pessoa, sono mirabilmente narrati in questo romanzo pubblicato nel 1900 e finora inedito in Italia.
Il protagonista è un personaggio straordinario: aristocratico, dandy raffinato e erudito, instancabile viaggiatore e onnivoro conoscitore di ogni civiltà, leggiadro amatore, aperto spirito cosmopolita.
Questa biografia immaginaria viene ricostruita per frammenti: dall’ironico racconto della eterogenea formazione intellettuale fatta da preti di provincia e fervidi giacobini al ricordo delle prime prove letterarie alla Baudelaire, dal viaggio egiziano del 1871 alla quotidianità eccezionale vissuta tra Parigi, Lisbona e Londra.



Eça de Queirós

Riconosciuto come uno dei grandi maestri del romanzo europeo dell’Ottocento – come lo definiva, con una certa precocità storica, negli Anni Venti, Valéry Larbaud nei suoi appunti portoghesi – José Maria de Eça de Queirós (1845-1900) è il maggior scrittore della letteratura portoghese del XIX secolo: giornalista, diplomatico, saggista, e soprattutto romanziere. La sua vastissima opera in prosa comprende, fra l’altro: Il crimine del Prete Amaro, 1868; Il Mandarino, 1880; I Maia, 1888, L'illustre casa dei Ramires, 1900.


Collana Al Buon Corsiero
Formato 13 x 21
Pagine 180
Prezzo di copertina: € 16,00
ISBN: 978-88-8103-523-6

Edizioni Diabasis

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