venerdì 21 febbraio 2014

IPSAR, presentazione libro: "LA DANZA ITALIANA IN EUROPA NELL'OTTOCENTO" di José Sasportes

"LA DANZA ITALIANA IN EUROPA NELL'OTTOCENTO" (Aracne Editrice), a cura di José Sasportes, volume presentato da Francesca Falcone, docente di Teoria della Danza all'Accademia Nazionale di Danza e dal curatore.


Dopo un volume dedicato alla Danza Italiana in Europa nell Settecento (Bulzoni, 2011), si conferma qui l'estesa presenza di danzatori e coreografi italiani che hanno continuato a modellare lo sviluppo del balletto non solo in Italia ma in tutta l'Europa, ivi compreso il Portogallo.


Il Rettore dell’Istituto Portoghese di Sant'Antonio in Roma,
Mons. Agostinho da Costa Borges,

sotto l’alto patrocinio di S. E. L’Ambasciatore del Portogallo presso la Santa Sede
Dott. António de Almeida Ribeiro

ha il piacere di invitare la S. V.
alla presentazione del volume

"LA DANZA ITALIANA IN EUROPA NELL'OTTOCENTO"
(Aracne Editrice)
a cura di José Sasportes

Sessione presieduta da
S. E. l’Ambasciatore del Portogallo presso la Santa Sede
Dott. António de Almeida Ribeiro

Volume presentato da
Francesca Falcone,
Docente di Teoria della Danza all'Accademia Nazionale di Danza
e dal Curatore.

il giovedì 6 Marzo 2014, alle ore 18.00
nel Salone nobile dell’ Istituto Portoghese di Sant'Antonio in Roma
Via dei Portoghesi, 2

mercoledì 19 febbraio 2014

12 marzo - Galleria IPSAR: Luís de Matos,” MEMORANDO, 50 anni di scultura, pittura e disegno”


«A Roma torna adesso Luis de Matos, in occasione  della commemorazione dei cinquecento anni della Ambasciata del Re D. Manuel I di Portogallo al Papa Leone X, dal  primo governatore dell' India, Tristão da Cunha, per realizzare una Mostra di arti plastiche relativa al suo operato: produzione di un portoghese che qui si è laureato.
Questo é, senza dubbio, un buon augurio, che parte da  una profonda sensibilità civilizzatrice e, in qualche modo, sintetizza e lega di nuovo tutto quello che siamo come esseri umani e cristiani, evocando la più bella delle tesi civilizzatrici:  quella dell’estensione della cultura e della fede occidentale fatta dai portoghesi all’alba del Rinascimento.»
(dal catalogo, Paulo Morais-Alexandre)


Il Rettore dell’Istituto Portoghese di Sant'Antonio in Roma,
Mons. Agostinho da Costa Borges,
sotto l’alto patrocinio
di S. E. l’Ambasciatore del Portogallo presso la Santa Sede
Dott. António de Almeida Ribeiro

ha il piacere di invitare la S. V.
all’inaugurazione della mostra

MEMORANDO
50 anos de escultura, pintura e desenho

di Luís de Matos

In occasione del V centenário dell’Ambasciata del Re Manuel I di Portogallo al Papa Leone X

che avrà luogo mercoledì 12 Marzo 2014, alle ore 18.00
Istituto Portoghese di Sant'Antonio in Roma
Via dei Portoghesi, 6.


La mostra rimarrà aperta sino al 6 Aprile 2014
da mercoledì a domenica, dalle 17.00 alle 20.00




lunedì 10 febbraio 2014

Site da Embaixada de Portugal: "Volti del Portogallo in Italia"

No novo site da Embaixada de Portugal em Itália uma série de entrevistas que vale a pena ler, sob o título de "Volti del Portogallo in Italia". Aqui transcrevemos a que foi feita à Professora Giulia Lanciani.
Visível em http://www.roma.embaixadaportugal.mne.pt/it/l-ambasciata/notizie/260-volti-del-portogallo-in-italia-quando-il-lontano-paese-chiamato-portogallo-si-confondeva-nella-mia-fantasia-con-il-dolce-e-profumato-frutto-dell-arancio.html

GIULIA LANCIANI
"Volti del Portogallo in Italia":
"Quando il lontano paese chiamato Portogallo 
si confondeva nella mia fantasia 
con il dolce e profumato frutto dell’arancio".



Giulia Lanciani, traduttrice e massima lusitanista italiana, professore ordinario di letteratura portoghese e brasiliana, si è occupata di letteratura medievale, moderna e contemporanea, della poesia lirica dei trovatori, del teatro del Cinquecento, della letteratura di viaggio, di poesia e narrativa del Novecento, di critica testuale e di metodologia della traduzione.

Nel 2003 le è stato conferito il Premio Nazionale per la Traduzione e nel 2011 ha ricevuto l’altissima Onorificenza portoghese di Grande Ufficiale dell’”Ordem do Infante Dom Henrique”.

È socio dell’”Arcadia”, membro corrispondente della “Sociedade de Geografia” di Lisbona, membro della giuria del Premio letterario “Mondello” e del Premio Nazionale di Traduzione, dottore honoris causa dell’Università di Lisbona.

Professoressa Lanciani, come è nata la sua passione per il Portogallo e per la cultura lusofona?

La mia passione per il Portogallo e per la lusitanistica ha un’origine che potrei definire “casuale”.  Quando all’età di diciotto anni mi iscrissi alla Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università di Roma “La Sapienza”, conoscevo bene la lingua e la cultura francese, sufficientemente quelle inglesi, e avevo una infarinatura della lingua tedesca e una discreta conoscenza delle relative letterature. Il desiderio di ampliare i miei orizzonti e al tempo stesso la mia curiosità di venire a contatto con culture pochissimo o per nulla da me frequentate, mi spinse a esplorare la lista delle lingue il cui insegnamento veniva offerto dalla Facoltà. Giunta a “portoghese”, tornai d’improvviso agli anni della mia infanzia, quando il lontano paese chiamato Portogallo si confondeva nella mia fantasia con il dolce e profumato frutto dell’arancio – era il paese dei “portogalli” (come dice D’Annunzio) –, e quando mi cantavano la allora misteriosa canzone “Vengan le grate / acque gelate / venga il pistacchio / col suo potacchio / e il portogallo / tra arancio e giallo / l'amandolata e la lattata / etc., etc.”. E non ebbi esitazioni: dovevo scoprire quel lontano paese, dovevo apprenderne i misteri a cominciare dalla sua lingua e dalla sua storia.

Durante gli anni d’università, grazie a varie possibilità offertemi sia dalla cattedra di portoghese sia da istituti lusitani, mi recai spesso in Portogallo. Rimasi affascinata:  dal suo paesaggio, dalla gente, dalla lingua così singolare, dalla sua storia, da una cultura che venivo lentamente scoprendo e che mi si rivelava sorprendentemente e straordinariamente ricca. Un incantesimo che dura ancora, indelebile.

Al di là degli autori che hanno segnato il panorama della Letteratura Portoghese - quali sono i suoi preferiti personali? -, esiste a suo avviso qualche scrittore di valore che non ha ancora avuto grandi riconoscimenti? 

Difficile esprimere la mia preferenza per alcuni scrittori anziché per altri: sarebbe poco rispondente ad una realtà che è davvero copiosa e variata, e che io apprezzo in generale nella sua totalità, come credo di aver dimostrato con la mia Storia della letteratura portoghese dalle origini al Seicento – edita molti anni or sono – e nella sua continuazione, con i due volumi da me curati, di prossima pubblicazione, La Letteratura Portoghese dal Settecento all’Ottocento, La letteratura Portoghese del Novecento.

Potrei citare gli autori di cui mi sono interessata e su cui ho scritto, ma anche questa scelta risulterebbe parziale, poiché non ci si può di fatto dedicare se non a un numero forzatamente circoscritto di personalità, pur  prilegiandone, anzi amandone moltissime.

Quanto a scrittori di grande rilievo che non hanno ancora avuto  riconoscimenti (immagino ci si riferisca soprattutto a riconoscimenti all’estero e non in patria) consoni al loro valore, ne possiamo contare una  notevole quantità. Tra i moderni e contemporanei, penserei ad António Lobo Antunes, Lídia Jorge, Mário Cláudio, Irene Lisboa, Mário de Carvalho, João de Melo, Teolinda Gersão, etc. etc. (romanzieri), Herberto Helder, Manuel Alegre, Vasco Graça Moura, Nuno Júdice, Gastão Cruz, etc. etc. (poeti)… Ma quanti ne ho tralasciati? Non posso che cospargermi il capo di cenere e chiedere umilmente venia.

Come vede attualmente la situazione culturale in Italia e in Portogallo? La crisi che travolge ogni settore, potrà preservare in qualche modo la cultura, o addirittura produrre un impulso potente e “liberatorio” una sorta di rinascita sull’onda dello slancio creativo?

La situazione economica, per quanto riguarda  l’Italia (ma immagino che in Portogallo sia press’a poco analoga), comporta una crisi che  investe più o meno tutti i settori, e in particolar modo l’area culturale, sulla quale l’attuale scarsità di risorse incide profondamente: di fronte al depauperamento dell’assetto industriale e artigianale e ai gravi problemi del lavoro (soprattutto giovanile) che ne derivano, opportuni incentivi  destinati alle attività culturali (a torto considerate marginali) potrebbero sopperire alla perdita di competitività  di altri settori; ma nonostante da  più parti si rivendichi l’importanza che per il mio Paese riveste (e potrebbe rivestire meglio) il turismo, sia in virtù della ricchezza paesaggistica del territorio sia dell’ingente patrimonio archeologico e museale lasciatoci in eredità dai nostri predecessori, scarsa e distratta è l’attenzione prestata dalla politica ai nostri beni culturali, con il conseguente scadimento degli interventi in difesa di questa inestimabile ricchezza, la cui valorizzazione razionalizzata potrebbe invece supplire alle carenze che si manifestano in altri settori. Non meno rilevante, anche se i rimedi per porvi riparo sarebbero meno costosi, appaiono le condizioni in cui versa la ricerca, sia umanistica che, soprattutto, scientifica, e, in una diversa dimensione. i problemi che si trovano ad affrontare cinema e teatro, mentre meno appariscenti e meno gravidi di conseguenze negative per la comunità nazionale sembrano i dati relativi  alla letteratura creativa e saggistica, in cui, pur tra mille difficoltà, si continuano a produrre  anche testi di ottimo livello. Ma per una effettiva ripresa  di tutti i settori culturali, compresi quelli umanistici, occorrerà che le direttive della politica e i relativi investimenti conoscano uno scatto di orgoglio del quale, per ora, non si vedono segni.

Qual’ è attualmente la situazione negli Atenei italiani? Possiamo considerare in aumento l’interesse per la cultura portoghese?

La situazione negli Atenei italiani risente ovviamente della crisi che ha investito tutti i settori che esigono disponibilità finanziarie più o meno cospicue. A prescindere tuttavia dall’aspetto economico, anche se con molte difficoltà di gestione conseguenti a riforme disordinate e spesso controproducenti che hanno moltiplicato la spesa improduttiva, si deve riconoscere che lo sforzo praticato negli ultimi due decenni per aumentare il numero delle università e ottenere una loro più definita territorialità, ha prodotto in non pochi casi risultati soddisfacenti: in particolare, l’interesse per la cultura portoghese è cresciuto in modo notevole, anche se non nella misura esponenziale che avremmo desiderato: le cattedre di prima e seconda fascia, che registrano quasi sempre afflussi qualitativamente interessanti di studenti specificamente ben motivati. Questi afflussi, in un circolo che possiamo definire virtuoso, creano nuovi potenziali studiosi e in prospettiva incrementano il numero di fruitori italiani dei prodotti culturali portoghesi.

Le novità degli ultimi anni in Italia sono: l’istituzione, nelle varie Università italiane,  di “cattedre”, ciascuna dedicata ad un personaggio di spicco della cultura portoghese, sovvenzionate dall’Instituto Camões; la fondazione, quattro anni or sono, dell’AISPEB (Associazione italiana di studi portoghesi e brasiliani), di cui è attualmente presidente il prof. Silvano Peloso; la creazione di una rivista (“News AISPEB), destinata a raccogliere tutte le notizie riguardanti le attività relative alla cultura portoghese; la prossima (e si spera non lontana) creazione di una cattedra di studi della lusofonia africana; e molto altro ancora.


VER TAMBÉM
http://www.roma.embaixadaportugal.mne.pt/it/l-ambasciata/notizie/258-volti-del-portogallo-in-italia-intervista-con-carlos-veloso-dos-santos-direttore-generale-dell-amorim-cork-italia-l-italia-e-il-maggior-produttore-vinicolo-a-livello-mondiale-ed-e-anche-il-maggior-esportatore-mondiale-di-vino-un-gruppo-come-il-nostro-deve.html


Karen Thomas - mostra di pittura - 1º marzo

Amica del Portogallo, avendo già esposto più volte le sue opere nella galleria dell'Istituto Portoghese di Sant'Antonio - dove tornerà nel maggio prossimo - la pittrice KAREN THOMAS inaugura il 1º marzo una personale nella galleria della Vertecchi...
Da non perdere!


Festa della lingua portoghese a Torino

Le associazioni culturali Tucáulá e Africaquerote stà organizzando la festa della lingua portoghese a Torino.

Associação cultural italo-portuguesa Tu-Cá-Tu-Lá
Associazione culturale italo-portoghese Tu-Cá-Tu-Lá
http://associazionetucatula.wordpress.com
ass.tucatula@gmail.com



Celebrazione della Giornata della Lingua Madre 
“Lusotopie 2014”

 Festa della lingua portoghese 

Sabato 22 febbraio dalle ore 18.30 avrà luogo la V Edizione della festa della lingua portoghese. Si tratta di evento organizzato in occasione della Celebrazione della giornata internazionale della lingua madre che dal 1999 è stata istituita dall'UNESCO, per salvaguardare e diffondere il plurilinguismo. L'evento si svolgerà presso la Casa del Quartiere di San Salvario, via Oddino Morgari 14, Torino.

Il paese focus della manifestazione quest'anno sarà l'Angola. L’evento inizierà con un'introduzione al paese realizzata da un rappresentante dell'Associazione degli Angolani Residenti in Italia (AARI), intervallata da alcuni interventi del gruppo di Capoeira Angola N'golo dell'associazione ASAI.

Si procederà poi alla presentazione del libro ”La ballata dei sognatori - Breve antologia del racconto angolano” interverrà il Prof. Giorgio De Marchis dell'Università Roma Tre e traduttore dello scrittore angolano José Eduardo Agualusa.

Durante l'evento ci sarà un quiz sulla lingua portoghese e i vincitori verranno premiati. Inoltre sarà possibile consultare e acquistare alcuni libri di scrittori angolani e di altri paesi lufosofoni messi a disposizione dalla Libraria Trebisonda.

A seguito della presentazione del libro ci sarà l'aperitivo.

Per concludere la manifestazione ci sarà un breve corso di kizomba (ballo angolano) e poi una sessione di Dj set a tema.

L'evento ha come obiettivo quello di stimolare e favorire l’interazione tra chi parla la lingua portoghese e quelli che parlano la lingua italiana, costruendo un rapporto di forte scambio interculturale nel rispetto delle diversità.

L’iniziativa è organizzata dalle associazioni Africa Quero-te – Associazione degli amici dell'Africa- e Tu-Cá-Tu-Lá - Associazione culturale italo-portoghese.


Titolo: Festa della lingua portoghese 2014
Data e ora: SABATO 22 Febbraio 2014, dalle ore 18.30.
Luogo: Casa del Quartiere di San Salvario, via Oddino Morgari 14, Torino.

Contatti Ufficio Stampa
Amarildo Valeriano • africaquerote@gmail.com

mercoledì 5 febbraio 2014

martedì 4 febbraio 2014

ARISTIDES DE SOUSA MENDES por Alessandro Cannarsa

O nosso caro amigo e aluno ALESSANDRO CANNARSA reinvoca o herói português Aristides de Sousa Mendes. 
Obrigado, Alessandro!



Aristides de Sousa Mendes:
um herói pouco conhecido


Tarefas nocturnas.

É a noite de 17 de Junho 1940,estamos em Bordéus: o homem tem um olhar febril, ansioso. Pediu a ajuda dos seus filhos, dos seus sobrinhos, trabalha à luz da lâmpada, carimba passaportes, assina vistos, usando todas as folhas de papel disponíveis.
“ Tenha cuidado, Cônsul: estes que aqui trago não são portugueses, e ainda por cima são judeus…”, diz-lhe Jacob Kruger, o rabino que com eles trabalha.
"A partir de agora, darei vistos a toda a gente, já não há nacionalidades, raça ou religião", replica-lhe o homem sem levantar a cabeça.  O trabalho continua: no fim do dia 247 vistos, 247 esperanças de sobrevivência, estão prontas para uma infeliz multidão.

Uma tragédia bíblica.

Estamos nos estágios iniciais da Segunda Guerra Mundial: a 10 de Maio de 1940 a Alemanha lança uma ofensiva contra a França. Enquanto o exército alemão se aproxima a Paris, gera-se o pânico entre a população que se põe em fuga. Dá-se então inicio ao maior movimento de deslocação de pessoas da história da Europa: estima-se que cerca de dez milhões de pessoas, sobretudo mulheres, velhos e crianças, em pânico, se tenham posto em fuga, rumo ao sul, mas sem um destino concreto. Um movimento desordenado, que chegou inclusivamente a limitar a manobra do exército Francês até fugir em direcção ao inimigo!
É em princípios de Junho de 1940 que uma avalanche de população em fuga se abate sobre Bordéus.

O cônsul desobediente.

Como entre Setembro e Dezembro 1939 entraram em Portugal cerca de 9.000 estrangeiros, o Estado Novo emitiu a 11 de Novembro a Circular n.º 14, que obrigava os serviços consulares a consultar a PVDE e o Ministério antes de concederem vistos a judeus expulsos dos seus países. Aliás, a circular afirmava explicitamente que não tinha qualquer intenção de atrasar a concessão de vistos a passageiros em trânsito para outros países, geralmente as Américas.
Esta circular tem sido muito criticada, sobretudo por aqueles que queriam atacar o Estado Novo, mas é justo que se diga que as regras estabelecidas eram bem menos restritivas que as de outros países, como é o caso dos Estados Unidos e Canadá, e o caso mais extremo da Grã-Bretanha que logo a seguir à declaração de guerra, cancelou por completo a concessão de vistos, com receio da entrada de inimigos infiltrados: no mundo a pouca vontade de auxiliar judeus em fuga foi bem comum.

Seja como for, o Cônsul de Portugal em Bordéus, Aristides de Sousa Mendes, comovido pela vista daquela humanidade infeliz, resolveu desobedecer às ordens e, dizendo-se inspirado por um poder divino, começou a produzir falsos documentos. Quando a 8 de Julho de 1940 regressou a Portugal já tinha salvo milhares de vidas, assinando vistos de dia e de noite, até à exaustão física.

“Se há que desobedecer, prefiro que seja a uma ordem dos homens do que a uma ordem de Deus”.

Nada na biografia de Aristides, até então, fazia prever este acto. Com 55 anos à época, casado e pai de 14 filhos, servia o salazarismo tal como antes tinha servido a República. Era de tradição monárquica e católico, mas ficou comovido com a aflição de "toda aquela gente" que não "podia deixar de me impressionar vivamente", como ele disse no seu processo de defesa em Agosto de 1940.

Regressando a Portugal, Aristides foi dado como culpado no inquérito disciplinar e despromovido. Salazar reformá-lo-ia compulsivamente com uma pensão mínima. Os recursos de Aristides para os tribunais seriam em vão. Sem dinheiro, Aristides era socorrido pelo irmão e pela comunidade judia portuguesa.

Morreu no dia 3 de Abril de 1954. A sua morte não veria qualquer comentário ou informação na imprensa portuguesa: seria assim ignorado pelo país.

"Quem salva uma vida, salva o mundo".

Entre aqueles que obtiveram um visto do cônsul português contam-se:
Otto de Habsburgo, filho de Carlos, o último imperador da Áustria;
Norbert Gingold, pianista;
Charles Oulmont, escritor francês;
Salvador Dali, pintor;
Gala Éluard Dalí, casada com Salvador Dalí;
Robert Montgomery, o famoso actor de Holliwood;
Sylvain Bromberger, Professor Emérito de Filosofia;

Enfim o reconhecimento.

Em 1966, o Memorial de Yad Vashem (Memorial do Holocausto situado em Jerusalém) em Israel, presta-lhe homenagem atribuindo-lhe o título de "Justo entre as nações". Já em 1961, tinham sido plantadas vinte árvores em sua memória nos terrenos do Museu Yad Vashem.
Ter-se-ia de esperar 34 anos para que Aristides fosse justamente reintegrado e louvado oficialmente em Portugal: em 1988 a Assembleia da República por unanimidade decidiu a reabilitação e reintegração póstuma de Aristides no corpo diplomático.

Aristides de Sousa Mendes foi sucessivamente homenageado no domingo 29 de maio 1994 em Bordéus e, no dia 24 de Março 1995 em Lisboa, Mário Soares entregou-lhe postumamente a Grande Cruz da Ordem de Cristo, por intermédio do seu filho, João Paulo Abranches.

Entretanto, há também o "Prémio Aristides de Sousa Mendes", atribuído pela Associação dos Diplomatas Portugueses, que distingue anualmente um trabalho de investigação sobre um tema de política internacional com relevância directa para as relações externas portuguesas.

Além disso, tem havido nos últimos anos uma onda de publicações sobre Aristides. Não só de livros, mas também de filmes (por exemplo, o filme documentário de Diana Andringa) e até de bandas desenhadas (p.ex., de Jocelyn Gille,"Bordeaux dans la Tourmente").

Por isso, Aristides de Sousa Mendes é cada vez mais conhecido em Portugal e também no resto do mundo. Ele bem o merece, porque "quem salva uma vida, salva o mundo".

ALESSANDRO CANNARSA 


La Mangani canta e IN-canta

https://www.facebook.com/events/225882634262474/


Sabato 8 febbraio 2014, ore 21:00

L'Associazione degli arti e il Teatro le Maschere presentano:
" Donne In-Cantate "  in concerto.
Gabriella Aiello, voce e tamburi a cornice
Monica Secondini, Pianoforte
ospite per questa serata la voce di Isabella Mangani

Tradizione e musica colta si fondono attraverso racconti musicali al femminile...

Per info e prenotazioni : 06.58330817

Biglietti 10 euro più 2 di tessera

Gli allievi delle scuole Tuttomusica, Accademia Interamnense, Ottava hanno la possibilità di un ridotto a 8 euro , è necessario confermare la vostra presenza alle vostre insegnanti o con un messaggio privato sulla pagina Donne Incantate.


lunedì 3 febbraio 2014

Stasera: Lisbona alla Biblioteca Rispoli (Roma)


http://www.comune.roma.it/wps/portal/pcr?contentId=NEW578072&jp_pagecode=newsview.wp&ahew=contentId:jp_pagecode


http://roma.ilrattodeuropa.it/

Il 3 febbraio inizia, alla Biblioteca Rispoli, il viaggio delle Biblioteche di Roma all’interno de Il ratto d’Europa, kermesse organizzata dal Teatro di Roma nella quale scrittori, intellettuali, musicisti, studiosi, scienziati e giornalisti, sul filo di suggestioni autobiografiche o di pagine della grande letteratura, di struggenti melodie musicali e di meravigliose trasfigurazioni artistiche, racconteranno ciascuno uno spicchio e uno spaccato d’Europa.

Il giro d’Europa in Ottanta giorni, comincia il lungo cammino nel vecchio continente partendo dalle Biblioteche di Roma e dal Teatro Argentina intrecciando, in maniera insolita, aneddoti, fatti, memorie.

Cos’è rimasto dell’identità europea: una carta geografica? Un insieme di cancellerie agli ordini della Banca Centrale? Che cosa accomuna ancora i popoli all’interno dei confini delineati da carte geografiche in continuo movimento? Esiste un’identità europea? Con quali specificità culturali, sociali, economiche e… politiche?
Il ratto d’Europa è un’avvincente inchiesta su questi e altri interrogativi, condotto da guide d’eccezione.

ROMA
Programma

lunedì 3 febbraio 
Paolo Di Paolo – LISBONA (scrittore)
Biblioteca RISPOLI, piazza Grazioli 4

mercoledì 12 febbraio
Birgit Schönau – NAPOLI (giornalista)
Biblioteca EUROPEA, via Savoia 13/15

mercoledì 19 febbraio
Giorgio Parisi – PARIGI (scienziato)
Biblioteca FLAMINIA, via Cesare Fracassini 9

mercoledì 26 febbraio
Scarpellini – SARAJEVO (critico teatrale)
Biblioteca QUARTICCIOLO, via Castellaneta 10

mercoledì 5 marzo
Giorgio Battistelli – LONDRA(musicista)
Biblioteca APPIA, via La Spezia 21

mercoledì 12 marzo
Eraldo Affinati – BERLINO (scrittore)
Biblioteca VACCHERIA NARDI, via Grotta di Gregna 37

lunedì 17 marzo
Daniel Pennac – L’EUROPA DEGLI EMIGRANTI - (scrittore)
presso il Teatro Argentina, L.go di Torre Argentina 52

mercoledì 26 marzo
Dacia Maraini – PALERMO (scrittrice)
BIBLIOCAFFE’ LETTERARIO, via Ostiense 95

domenica 6 aprile
Silvia Danesi Squarzina – GENOVA (storica dell’arte)
CASA DEI TEATRI - Villino Corsini – Villa Doria Pamphilj, Largo 3 giugno 1849

mercoledì 9 aprile
Ferdinando Taviani – VIAGGIO NELL’EUROPA DEI TEATRI (storico del teatro)
Biblioteca RENATO NICOLINI, via Marino Mazzacurati 76

mercoledì 16 aprile
Gianfranco Capitta – BAVIERA (critico teatrale)
Biblioteca ELSA MORANTE, via Adolfo Cozza 7

mercoledì 23 aprile
Walter Veltroni - RIMINI - (politico)
presso il Teatro Argentina, L.go di Torre Argentina 52

Corsi Portoghese presso l'IPSAR


Istituto Portoghese di Sant'Antonio in Roma

Via dei Portoghesi, 2 - 00186 ROMA
+39 06 68802496
www.ipsar.org
corsi@ipsar.org


Anno Accademico 2013-2014  -  2º Semestre

Corsi di Lingua e Cultura Portoghese

Iscrizioni aperte dal 3 marzo 2014, nell’orario di funzionamento della segreteria (dal lunedì al venerdì, dalle 9.00 alle 13.00 e dalle 15.00 alle 18.00).

L’iscrizione è presenziale e prevede il versamento di un acconto, che verrà restituito nel caso della non realizzazione del corso.

Gli alunni che si iscrivono nei livelli medi e avanzato, e che non hanno seguito corsi presso l’IPSAR, dovranno effettuare un piccolo test di valutazione il lunedì, 3 marzo, ore 18.00-19.00. Si prega di pre-iscriversi al test via e-mail a corsi@ipsar.org. L’esito della prova verrà comunicato nei giorni successivi.

L’avviamento dei corsi sarà stabilito dalla presenza di un numero minimo di 10 alunni. Segnaliamo che le diverse classi hanno come limite massimo il numero di 20 alunni. 

Riunione Iniziale solo per i candidati al primo livello: lunedì, 10 marzo 2014, ore 18.00 



o         I programmi saranno stabiliti tra Professore e Allievi all’inizio delle lezioni. La valutazione comprenderà la frequenza e la partecipazione dell’Allievo, confermate da una prova orale e scritta alla fine del corso. L’esame darà diritto ad un Certificato di frequenza e merito, autenticato dalla Segreteria dell’Istituto Portoghese di Sant'Antonio in Roma. 

o        Il pagamento dei corsi dovrà essere effettuato presso la Segreteria dell’Istituto nel suo orario di funzionamento. Comprenderà una tassa d’iscrizione annuale, alla quale sarà aggiunta la tassa di frequenza del semestre. 



Calendario delle attività accademiche:



P1 - livello basico

40 ore
20 lezioni + esame
tassa iscrizione: € 25
prezzo semestre: € 250

Lunedì e mercoledì  dalle 18.00 alle 20.00.
Inizio del corso - 12 marzo 2014.


Marzo - 12, 17, 19, 24, 26
Aprile - 2, 7, 14, 16, 28, 30
Maggio - 5, 12, 14, 19, 21, 26, 28
Giugno - 9, 11
ESAME: 16 Giugno


P2 - livello intermedio

30 ore
14 lezioni + esame
tassa iscrizione: € 25
prezzo semestre: € 180

martedì, dalle 18.00 alle 20.00.
Inizio dei corsi - 11 marzo 2014.

Marzo - 11, 18, 25
Aprile - 1, 8, 15, 22, 29
Maggio - 6, 13, 20, 27
Giugno - 3, 17
ESAME: 24 Giugno


P3 - livello intermedio

30 ore
14 lezioni + esame
tassa iscrizione: € 25
prezzo semestre: € 180

venerdì, dalle 18.00 alle 20.00.
Inizio dei corsi - 7 marzo 2014.

Marzo - 7,14, 21, 28
Aprile - 4, 11, 18
Maggio - 9, 16, 23, 30
Giugno - 6, 20, 27
ESAME: 4 Luglio


P4 - livello avanzato

30 ore
14 lezioni + esame
tassa iscrizione: € 25
prezzo semestre: € 180

giovedì, dalle 18.00 alle 20.00.
Inizio dei corsi - 13 marzo 2014.

Marzo - 13, 20, 27
Aprile - 3, 10, 17, 24
Maggio - 8, 15, 22, 29
Giugno - 5, 12, 19
ESAME: 26 Giugno


http://www.ipsar.org/modules.php?name=News&file=article&sid=106






Roberto Pace nella galleria IPSAR



Il Rettore dell’Istituto Portoghese di Sant'Antonio in Roma,
Mons. Agostinho da Costa Borges
sotto il patrocinio di
S.E. l’Ambasciatore del Portogallo presso la Santa Sede
Dott. António de Almeida Ribeiro,

ha il piacere di invitare la S. V.

all’inaugurazione della mostra personale 
Roberto Pace
Lo studio in vacanza(piano stradale) + Il paradiso(sotterranei)
Inaugurazione mercoledì 5 febbraio 2014dalle ore 18 (fino al 23 febbraio 2014)
Istituto Portoghese di Sant'Antonio in Roma 
Via dei Portoghesi 6, 00186 Roma


Da mercoledì 5 febbraio 2014 (fino al 23 febbraio 2014), nei due livelli dell’Istituto Portoghese di Sant’Antonio (IPSAR), nel centro storico capitolino, tra l’Ara Pacis, il Pantheon e Palazzo Madama, sarà ospitata la mostra personale di Roberto Pace.

La mostra all’IPSAR, presenta al piano stradale “lo studio in vacanza” composto di cinque gruppi di opere: Alba manifesto 2011/2014, due tramonti2011/2014, Acquaforte/acquadebole 2014, pala con predella 1998/2014, finestre 2014; nei sotterranei  “Il Paradiso”riunisce e articola un insieme d’immagini scelte da serie in lavorazione che senza soluzione di continuità ricreano la luce e indirizzano i sensi partendo dal desiderio di trascendenza del visitatore.

"Nelle mie mostre la luce fa sorgere continuamente delle linee attive tra opere pittoriche e loro visione. Il lavoro nello studio si ricostruisce di volta in volta all'esterno prescindendo dai luoghi. I quadri, la loro posizione, l'illuminazione e il punto d'osservazione sono ripensati in modo visionario, forzando la semplificazione formale in maniera inedita. L'astrazione miscela il vedibile trasformandolo in un paradiso terreno"

Roberto Pace (1956) espone dagli anni settanta, di lui si ricordano le partecipazioni alle mostre storiche "Le alternative del nuovo" 1980, "Anniottanta" 1985, “ Arte e alchimia” Biennale di Venezia 1986.Negli anni 80' ha mostrato regolarmente le sue opere alle Gallerie Salvatore Ala di New York / Milano e Ugo Ferranti di Roma.Dagli anni 90' la riflessione sui capisaldi dell'astrazione genera una riforma nell'uso dell'immagine e della sua lettura; da quel momento un'ipotesi figurale occupa il centro del suo lavoro: la luce, il tempo e l’indescrivibilità sono ripensati come dati formali da mettere in equilibrio in una nuova cornice percettiva.Dal 2002, con la mostra “Doppio3verso” alle Scuderie Aldobrandini a frascati (con Roberto Rizzoli), ha inizio il progetto espositivo film con sottotitoli, dovefilmindica il sottile strato di pittura ed evoca lo svolgersi temporale dell’immagine, econ sottotitoli  la teoria scaturita da descrizioni percettive e non da contenuti.Dal 2010 è titolare della cattedra di grafica d'arte all’Accademia di Belle Arti di Roma, dopo avere insegnato incisione in quella di Bologna, ed è attivo nell’associazione culturale onlus “la porta blu”.

 Ingresso libero da martedì a domenica, dalle 17 alle 20.00.  Chiuso il lunedì.

www.robertopace.it