Muitos parabéns, Stefano!
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La bambina sirena
C’era una volta una bambina che voleva essere sirena. Ma se non sapeva neppure nuotare…
Aveva letto storie di sirene, questi strani esseri, metà donne, dalla vita in su, e metà pesci, dalla vita in giù.
In uno dei suoi libri preferiti scoprì la ricetta per trasformare le bambine in sirene. Era una formula molto complicata che includeva squame di triglia in polvere, alghe di una specie rara, cristalli di sale, contati uno per uno, e altri ingredienti che non so per certo.
La bambina mescolò il preparato, secondo le indicazioni della ricetta, lo mise sulla fiamma, lasciò raffreddare e, dopo, lo bevve in un sol sorso.
Sentì il brontolio di un grande ribollire dentro di sé, ruttò diverse volte, gli occhi le si congestionarono e cominciò a tremare dalla testa ai piedi. Si stava trasformando in quello che voleva.
Non andò proprio così. Vuoi per l’imprecisione della formula, vuoi per la mancanza di rigore nel contare i cristalli di sale, fatto sta che la bambina era trasformata in una sirena, sì, però al contrario: dalla vita in su era pesce, dalla vita in giù era una persona.
Non andava bene. Non le andava proprio per niente. Una testa di pesce con le gambe è una cosa poco piacevole da vedere. E per niente elegante.
E così la bambina dovette consultare un medico, un esperto di queste situazioni anomale. Tra gli altri suoi successi, aveva già curato un uomo che si stava trasformando in un grosso maiale, e un somaro, assai somaro, che si diceva dottore.
— Dato che la trasmutazione è molto recente, c’è ancora tempo di rimediare – disse il medico.
Le prescrisse delle pillole, un’iniezione, dei massaggi, delle trazioni e dei lavaggi, interni ed esterni, finché, passati vari giorni, la bambina si vide allo specchio di nuovo, come era prima. Che sollievo!
Non desiderò mai più essere sirena. Quell’esperienza le era bastata.
Continua ancora ad imparare il nuoto. A dorso o a rana, quando taglia l’acqua della piscina, lei è un’autentica sirena, senza smettere d’essere bambina.
António Torrado, A menina sereia
tradução: Stefano Valente
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