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Il Festival 7 Sóis 7 Luas presenta il programma 2013 a Lisbona presso la Fondazione Saramago
A Lisbona, nel suggestivo spazio della Fondazione Saramago, ha avuto luogo, il 28 giugno scorso, la conferenza stampa di presentazione del Festival Sete Sóis Sete Luas, con la presenza di molti giornalisti, della Signora Pilar Saramago e di Ana Paola Laborinho, Presidente dell’Istituto Camões.
(ANSA) LISBONA 28 - Mediterraneo e lusofonia sono gli aspetti geografici e culturali valorizzato dal Festival Sete Sois Sete Luas, giunto quest'anno alla sua XXI edizione. Il programma del 2013 e' stato presentato oggi a Lisbona nella sede della Fondazione Jose' Saramago. Lo scomparso premio Nobel portoghese e' stato un sostenitore, cosi' come Dario Fo, di questo festival, che si presenta, in tutti i paesi dove offre spettacoli, con il nome portoghese che significa sette soli sette lune, nomi con i quali erano conosciuti Baltazar e Blimunda, i protagonisti del romanzo di Saramago ''Memoriale del convento''.
La vedova dello scrittore,Pilar del Rio,ha continuato l'appoggio alla manifestazione il cui direttore, Marco Abbondanza, ha precisato oggi che quest'anno saranno presentati oltre 110 concerti e circa 25 esposizioni, in una trentina di citta' di tredici paesi. Le sedi centrali del festival sono a Pontedera (Pisa) e in Portogallo a Ponte de Sor, cittadina del'Alto Ribatejo.
Gli spettacoli cominciano domani e si prolungheranno per vari mesi, sparsi fra Brasile, Capo Verde, Croazia, Francia, Grecia, Israele, Italia, Marocco, Portogallo, Romania, Slovenia, Spagna e Tunisia. Fra i gruppi che si esibiranno, tanto per fare alcuni nomi, ci saranno il complesso pugliese Sossiobanda, la cantante capoverdiana Sara Alhinho, i greci Yannis e Gorkem Saoulis, il complesso turco Baba Zula, il “bailaor” di flamendo Edu Guerrero e l'orchestra 7Sois.Med, formata da musicisti di vari paesi mediterranrei e diretta da Rao Kiao, noto flautista portoghese.
La difesa delle tradizioni dei due mondi citati, Mediterraneo e lusofonia, e l'intercambio fra culture differenti ma anche ricche di tante analogie sono l'obiettivo fondamentale di questo festival, che ha aperto anche centri culturali, e uno ne aprira' fra poco nella isole di CapoVerde, e che cerca anche di opporre una resistenza allo strapotere dell'industria musicale anglosassone.
Fonte: ANSA
http://www.2011.7sois.org/
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