VENTI RACCONTI IMPERFETTI APPRODANO ALLA TUSCIA
Lo scorso venerdì 24 marzo, presso l’Aula Magna del
dipartimento DISTU (studi linguistici e giuridici) dell’Università degli Studi
della Tuscia, si è svolta la presentazione della recente pubblicazione della
casa editrice Edizioni dell’Urogallo, Racconti
imperfetti. Venti autori portoghesi rinchiusi in un monastero gotico.
Ha aperto l’incontro l’introduzione del professor Marco
Bucaioni, eccezionalmente in veste di editore, che ha presentato il volume: dal
titolo originale Contos imperfeitos,
si tratta di una raccolta di venti racconti scritti da altrettanti autori in
seguito a un soggiorno degli stessi in uno dei monumenti più importanti del
Portogallo, il Monastero di Batalha. Il luogo, alquanto suggestivo e ricco di
storia, ha dato vita non solo a innumerevoli leggende e storie popolari, ma
anche ai racconti presenti nel libro, i quali acquistano l’aggettivo “imperfetti”
proprio dalle cosiddette “cappelle imperfette” (ovvero incomplete) presenti
nello stesso monastero.
Si è poi parlato della particolarità del progetto: da un
incontro avvenuto quasi per caso, come spiega Bucaioni nella nota all’edizione
italiana, nasce questa operazione editoriale che arriva a coinvolgere gli
studenti delle Università di Perugia e della Tuscia. La pubblicazione ha
permesso di dare, dunque, un’opportunità concreta agli studenti interessati
alla “disciplina e al mestiere della traduzione”.
La parola è poi passata ad alcuni studenti della Tuscia che
hanno partecipato in prima persona al progetto, i quali hanno riferito la loro
esperienza, in particolar modo riguardo al processo di traduzione e di
revisione. Dagli studenti più esperienti laureati alla magistrale a quelli alle
prese con la loro prima opportunità di traduzione editoriale, ognuno di loro ha
fornito spunti di riflessione, nonché dettagli interessanti e aneddoti divertenti.
Cospicua la partecipazione degli studenti, perlopiù
frequentanti i corsi di lingua, letteratura e traduzione portoghese.
CHIARA LAZZARETTI
Ringraziamo le fotografie alla Professoressa CRISTINA ROSA.