giovedì 26 giugno 2008

Exposição de fotografias de Matteo Branca


Um dos mais distintos alunos de Português do segundo semestre AA 2007-2008 no CLA - Centro Linguístico do Ateneo / Università degli Studi di Roma Tre - Matteo Branca, é também um excelente fotógrafo.

Apresenta, neste fim-de-semana, uma sua exposição individual de fotografia no Atelier 35, Lungotevere degli Alberteschi / Ponte Cestio.

A não perder!

Parabéns, Matteo!
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Fim-de-semana musical em Santo António dos Portugueses


Neste fim-de-semana, dois concertos de excepção, promovidos pelo Instituto Português de Santo António na igreja nacional de Portugal, em Roma.

Sábado, 28 de Junho, pelas 9 horas, o pianista Elmo Consentini vai executar Beethoven, Liszt, Rachmaninoff e Chppin.


Domingo, 29, pelas 7 horas, o flautista português António Carrilho oferece-nos um repertório de Jacob van Eijk, Ryohei Hirose, Anton Heberle, Pedro Junqueira Maia e Bach.

Recorde-se que António Carrilho actuara já em Março passado em Santo António dos Portugueses, com grande êxito. Uma saudação ao artista compatriota, no seu regresso a Roma.


VER também:

Último dia do curso de Português








Terminou ontem, com o exame escrito, o curso de Português em Santo António dos Portugueses. No pátio do Instituto, alguns dos alunos do nível intermédio, fizeram-se fotografar... A disposição era óptima, como se vê! Um abraço para todos os alunos do curso:

AUGUSTA LOLLINI
BARBARA PONTI
CHIARA BONIFAZI
DANILO VITALI
FABRIZIO RICCARDO VERILE
FRANCESCO D'ATRI
ILARIA DE FRANCHIS
LAURE CAVANIÉ
LESLIE AMOROSO
LIA ORIETTA CACCIATORE
MARCEL BISENNA
ROBERTO MANIGRASSO
SUSANNA AZZARO
TIZIANO MARINUCCI
UGO D'ANCONA

martedì 24 giugno 2008

Faleceu o Maestro Joaquim dos Santos

(foto di Guillermo Luna)

Joaquim Gonçalves dos Santos
(1936-2008)



Inizia gli studi musicali frequentando i Seminari di Braga con il compositore e maestro Manuel Faria, componendo a questo punto dei suoi studi vari cantici per coro ed organo. Dopo aver preso i voti è nominato professore di musica nel Seminario di Filosofia di Braga, frequentando, nel Conservatorio della città , tra gli altri, i corsi di Composizione, Canto e Solfeggio.
Nel 1963 parte per Roma, sostenendo inizialmente tutte le spese e ottenendo nello stesso anno una borsa di studio dallo Stato Italiano. Subito dopo, nel 1964, fino alla fine della Laurea, nel 1969 riceve un’altra borsa di studio dalla Fondazione Calouste Gulbenkian.
Consegue la laurea in Canto Gregoriano e Composizione, e il Diploma Complementare di Organo dal Pontifício Instituto di Musica Sacra di Roma. Nel 1965 si reca in Germania, con un viaggio offerto come premio per le sue composizioni, (varie per organo, piano e violino e due pianoforti e coro), realizzate in concerti nelle sale del Pontifício Istituto di Musica Sacra. Conclude, ancora, il Corso di Direzione e Interpretazione Polifonica al Conservatório di Santa Cecília di Roma.
Tornato in Portogallo esercita la sua attività musicale presso il Seminário Conciliar de Braga, e in seguito nel Colégio Arquidiocesano de Cabeceiras de Basto, e ancora in varie scuole dello Stato, e nella Escola Superior de Fafe, orientando, in questo periodo, molti corsi di specializzazione di Professori di Educazione Musicale.
Alla morte del compositore e maestro Manuel Faria nel 1983, é invitato ad insegnare Storia della Musica all’Instituto Superior de Teologia de Braga, e Composizione, Pianoforte e Organo nel Seminario.
Nello stesso periodo, viene scelto tra gli allievi di Manuel Faria, per completare parte della sua opera: 12 Antifone e Salmi (Coro e Organo), e realizzare il grande sogno del suo maestro – l’orchestrazione della sua Messa in Onore della Madonna di Fatima, (l’originale é per coro e organo). La prima esibizione, in versione orchestrale, avviene il13 Aprile 1984, nella città di Braga.
La sua produzione é abbondante e variata, e viene a toccare i vari settori dell’arte musicale, dalla raccolta e armonia delle canzoni popolari, alle canzoni didattiche per pianoforte e/o instrumentarium Orff, composizioni per banda, coro e banda, musica da camera, fino alla musica sinfonica e sinfonico-corale.
Una speciale menzione meritano le ultime creazioni: Roma Eterna, sinfonia per orchestra; Passio et Mors D.N.J.C. Secundum Lucam, oratorio per 5 solisti, coro e orchestra; Laudes Creaturarum, cantata para barítono e orchestra; concertos para piano e orchestra, violino e orchestra; Prologus per solo piano; Capriccio e Pequena Fantasia per marimba e organo; Sinfonia do Silêncio para baritono, violino e organo, tra le altre che non è possibile citare integralmente.
Compositore identificato con l’estetica del suo tempo, la sua opera rivela influenze dei compositori M. Ravel, B. Britten, I. Stravinsky, F. Martin e K. Penderecki.
Le sue opere, oltre ai concerti realizzati in Portogallo, hanno avuto ampia diffusione soprattutto all’estero.
Gli è stata attribuita la medaglia d’oro di onore al merito, ed é membro onorario della Associação Portuguesa Amigos do Organo.


Nuno Costa

Servizio Civile in Brasile con Volontari nel Mondo


Volontari nel mondo - FOCSIV è una Federazione di ONG impegnata nella cooperazione con i popoli del Sud del mondo e nella promozione di una cultura della mondialità.

In questo momento, stiamo promuovendo i nostri progetti di Servizio Civile Volontario, che rappresenta un importante anno di crescita umana e professionale.

Quest’anno stiamo cercando 160 volontari da inserire all’interno delle nostre attività nei Paesi in Via di Sviluppo. Se hai tra i 18 e i 28 anni guarda subito il progetto FOCSIV "Caschi bianchi: interventi umanitari in aree di crisi" per il Servizio Civile all’estero.

In particolare, cerchiamo 3 giovani per il progetto in Brasile, dove offriamo supporto nelle attività di animazione dei bambini e di sensibilizzazione sulle tematiche nutrizionali nei confronti delle donne e delle famiglie.

Se vuoi vivere un’esperienza concreta nel mondo della solidarietà internazionale e hai una buona conoscenza del portoghese, cosa aspetti?
Il 6 giugno è uscito il Bando di Servizio Civile Volontario 2008, e le domande dovranno pervenire via posta entro e non oltre il prossimo 7 luglio 2008 (non fa fede il timbro postale)!
Candidati con FOCSIV!

Contatta lo sportello InformarVi per qualsiasi richiesta di informazioni e chiarimenti.
Se conosci qualcuno che voglia vivere quest’esperienza, inoltra questa mail!

Inizia da subito a progettare il tuo impegno solidale!


Lucia De Smaele
Settore Volontariato e Formazione
-----------------------------------
Volontari nel mondo - FOCSIV
Via S. Francesco di Sales, 18 (00165) Roma, Italia
Tel. 06 6876706
http://www.focsiv.it/ - informarvi@focsiv.it


Volontari nel mondo - FOCSIV è una Federazione di 61 Organismi Cristiani di Servizio Internazionale Volontario impegnata dal 1972 nella promozione di una cultura della mondialità e nella cooperazione con i popoli dei Sud del mondo, con l’obiettivo di contribuire alla lotta contro ogni forma di povertà e di esclusione, all’affermazione della dignità e dei diritti dell’uomo, alla crescita delle comunità e delle istituzioni locali.

E’ una realtà che ha consentito, negli ultimi 36 anni, a oltre 15.000 volontari di portare il proprio contributo umano e professionale alle popolazioni più povere, prestando servizio in progetti di sviluppo nei Paesi del Sud del mondo nei settori socio-sanitario, agricolo, educativo-formativo, di difesa dei diritti umani e rafforzamento istituzionale.
Attualmente è presente in 58 Paesi, con 487 interventi di sviluppo, impegnando 900 Volontari Internazionali, ai quali negli ultimi anni si sono affiancati volontari in Servizio Civile
[1], giovani tra i 18 e i 28 anni che scelgono di spendere un anno della loro vita per contribuire alla lotta contro la povertà.

L’obiettivo FOCSIV attraverso l’esperienza di servizio civile, è quello di stimolare un senso di cittadinanza attiva (risorse per il domani) nei ragazzi che vi partecipano. FOCSIV infatti interpreta il servizio civile non come semplice esperienza lavorativa, ma come esperienza concreta nella solidarietà internazionale.

FOCSIV offre ai giovani che decidono di fare servizio civile:
ü un’esperienza formativa e di crescita personale;
ü un’occasione per sviluppare le proprie competenze sulle tematiche Nord-Sud;
ü un’occasione per sperimentarsi in una collaborazione con le ONG in Italia o in un’esperienza nella cooperazione internazionale;
ü un’occasione per rafforzare le competenze tecnico/professionali rispetto all’ambito di inserimento nel progetto di impiego;
ü un’esperienza utile anche per chi successivamente lavorerà nel settore della cooperazione internazionale, in Italia o all’estero.

FOCSIV è il principale ente di invio di volontari in Servizio Civile all’estero. Quest’anno per il progetto "Caschi bianchi: interventi umanitari in aree di crisi" presentato all'Ufficio Nazionale Servizio Civile, ricerca 157 volontari da inserire all’interno delle sue attività nei Paesi in Via di Sviluppo.

Per maggiori informazioni:
www.focsiv.it

Il Servizio Civile Volontario è regolato dalla legge 64 del 2001, che ne chiarisce finalità e caratteristiche. Ha la durata di 12 mesi e può essere espletato in vari settori: assistenza, salvaguardia e tutela dell’ambiente e del patrimonio artistico, promozione culturale, etc.
Possono fare domanda di servizio civile tutti i giovani italiani tra 18 e 28 anni (non compiuti alla data di scadenza del bando). Dal 2005, con la sospensione dell’obbligo di leva, possono fare servizio civile anche i ragazzi che hanno già assolto i loro obblighi di leva (obiezione di coscienza o servizio militare). I volontari in Servizio Civile hanno diritto ad una retribuzione mensile di circa 433 euro. Per le altre specifiche
www.serviziocivile.it.

O segundo santo popular: São João do Porto

Festas do São João - Porto
Foto de Rui Farinha




ALFREDO MENDES
JOAO PAULO COUTINHO
no Diário de Notícias de 23.06.2008
http://dn.sapo.pt/2008/06/23/centrais/profeta_decapitado_borga_pedestal.html


A par de muitas celebrações pagãs absorvidas pelo cristianismo, os festejos de São João relacionam-se com o assinalar do solstício do estio, e daí a volúpia e a foliaria, juntando-se-lhes brejeirice, sensualidade e tributos às águas, ao fogo e às ervas bentas

Grande festa pagã com reminiscências gregárias ignora mártir


De muito longe vêm os festejos orgiásticos que assinalavam a morte do Inverno, o fantástico, o fecundo solstício do Verão, com o florescimento dos campos e das vontades humanas. A maior noite do ano, noite de sonho - a de 24 de Junho.


A data, o posicionamento do astro-rei, de acordo com o calendário juliano, pré-gregoriano, coincidiam com esse milagre da natureza ou dos deuses. E por isso faziam vingar e vicejar toda a pujança gregária, toda a seiva da vida.


Com a Idade Média, a celebração seria cristianizada. Porém, de tal maneira se procedeu o acolhimento que o povo jamais relacionaria a vida e a morte do profeta com a foliaria sem freio: desregrada, permissiva, brejeira, sensual, em calorosa veneração à volúpia. São João Baptista, o anunciador do Messias. O que no deserto "nem comia, nem bebia", o caminhante que se alimentou de gafanhotos, vejam a praga! São João Baptista, o que baptizou Cristo no rio Jordão, o que relegaria beldades, como a vistosa Salomé. O Santo mártir que seria decapitado.


Festejado um pouco pela Europa, idolatrado no Brasil, principalmente no nordeste, com as festas juninas e os seus arraiais, em Portugal o santo ficaria como símbolo de festança de arromba, de instantes pandegueiros, de amores que se desejam amores-perfeitos. Ao jejum do primo de Jesus, as comezainas, sardinha e borrego e vinhaça gorgomilos abaixo. À sua abstinência sexual, trovas insinuosas, prenhes de malícia. Até porque, casamenteiro e maroto, "São João era bom santo/ Se não fosse tão gaiato/ Levava as moças à fonte/ Iam três e vinham quatro".


E de muitas formas em todo o País e ao longo dos tempos se rogava ao santo que desencantasse moço ou moça à altura dos arfares e dos fulgores. Enquanto isso, na noite reinadia, abafadiça e tentadiça, ciosa de folguedo, o fálico alho-porro lá ia percorrendo a curvatura dos corpos femininos.


Depois, o culto das águas purificadoras. Nas cascatas, nos repuxos, a água do baptismo, as águas onde se põem papelinhos, ora ovos, para se desvendarem paixões e demais emoções. Águas e aguardente para a sossega, mal assomassem as orvalhadas.


Ah, as fogueiras rosmaninhas que se saltam, "vais tu,vou eu", permitindo descortinar as pernas das raparigas. É a crença no fogo, na chama durante a magia da noitada.


Para completar a trilogia, a fé nas ervas bentas, ervas odoríferas que mandam às urtigas os caprichos do diabo e do mau-olhado: manjerico, trevo, alcachofra, cidreira, alecrim, alfazema, sabugueiro, dedadeira, erva do monte, véu de noiva. A convir.
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giovedì 19 giugno 2008

Hoje à noite: grande concerto em S. António dos Portugueses



Giovedì 19 Giugno, ore 21:00 - CONCERTO

Miyako Negi, soprano
Guillermo Pardo, tenore
Kim Min Hyug, baritono

Cantori di Sant'Antonio dei Portoghesi in Roma (maestro Massimo Scapin)
Ludus vocalis (maestro Renzo Renzi)

Massimo Scapin, direttore

Programma:

VALENTINO VALENTINI DE PUCCITELLI
"Ave Maria" per soprano, flauto e orchestra d'archi

GIACOMO PUCCINI (nel CL anniversario della sua nascita)
"Messa di Gloria" per tenore, baritono, coro e orchestra


Cantori di Sant'Antonio dei Portoghesi


No ano de 1996/97, foi criado o Coro de Santo António dos Portugueses, dirigido pelo maestro Massimo Scapin. À época chamado de Capela Musical de Santo António dos Portugueses, viria a assegurar desde então o acompanhamento musical das solenidades religiosas e nacionais mais importantes, como a festa da Imaculada Conceição, a festa de Santo António e o dia de Portugal.

Filme de Luchetti por João Lopes

Crítica de João Lopes publicada hoje no Diário de Notícias:
MELODRAMA À ITALIANA

Desde os anos 90, um dos efeitos mais significativos da "berlusconização" da sociedade italiana é a formatação televisiva: mais do que um modelo de programação, o divertimento acéfalo transformou-se numa filosofia existencial e numa moral colectiva, todos os dias empenhada no esvaziamento do indivíduo e da sua dignidade. Para o perceber, basta ver O Caimão (2006), de Nanni Moretti.
Obviamente, não se trata de uma questão que se possa reduzir à gestão de Silvio Berlusconi (nem sequer é um problema meramente italiano, como bem sabemos). Já antes de tudo isso, a obra de um cineasta como Federico Fellini estava cheia de sinais de desencanto face à mediocridade galopante da televisão: basta citar esse filme terminal que é Ginger e Fred (1986).
Vale a pena voltar a lembrar tudo isso a pretexto de O Meu Irmão É Filho Único. Se outros méritos não tivesse, o filme de Daniele Luchetti bastaria para mostrar que a normalização televisiva, apesar da sua violência social e simbólica, não conseguiu destruir a vitalidade de um cinema que se mantém fiel às suas mais nobres tradições: e a primeira que aqui emerge, em todo o seu esplendor humano (e humanista), é a do género melodramático.
Ao filmar o drama de dois irmãos separados pelas crenças ideológicas, um fascista, outro comunista (espantosas interpretações de Elio Germano e Riccardo Scamarcio), Luchetti consegue traçar um elucidativo retrato das convulsões sociais na Itália dos anos 60/70. O impacto emocional de tal retrato depende, no essencial, da preservação dos valores do melodrama familiar, sendo o primeiro e inalienável desses valores o respeito pela singularidade individual (justamente o oposto daquilo que, todos os dias, nos é imposto pela reality TV).
Há poucos dias, com a morte de Dino Risi, desapareceu um dos últimos realizadores da idade de ouro desse cinema italiano que sempre soube olhar de frente os factos e contradições do seu próprio país: Luchetti é um legítimo e brilhante herdeiro de tal tradição. Num Verão dominado pelo ruído promocional de Sexo e a Cidade, os grandes sentimentos e emoções vêm de Itália. Incluindo o sexo, se é que é importante referi-lo.

Site oficial:
http://dl1.games.vip.ukl.yahoo.com/download/it/warner_mfu/index.html

mercoledì 18 giugno 2008

100 anos de Manoel de Oliveira assinalados em Veneza

(Manoel Olivera, a mulher Maria Isabel e o neto, o actor Ricardo Trepa, com Fausto Bertinotti, na apresentação de "Belle toujours" no Lido de Veneza, a 8 de Setembro de 2006)

O Ministro da Cultura, José António Pinto Ribeiro e o presidente da Cinemateca, João Bénard da Costa, anunciaram a homenagem que se fará ao cineasta português Manoel de Oliveira, no encerramento do Festival de Cinema de Veneza, entre 27 de Agosto e 6 de Setembro.

Manoel Cândido Pinto de Oliveira, nascido no Porto a 11 de Dezembro, celebra este ano cem anos de vida e de uma intensa actividade artística, de entre a qual se notabilizou sobretudo a sua faceta de realizador. Muito amado em Itália, ecebeu em 1985 e em 2004 dois Leoni d'Oro alla carriera na Mostra del Cinema di Venezia. Este ano foi distinguido com a Palma de Ouro no Festival de Cannes.


(artigo publicado hoje no Diário de Notícias)
Oliveira premiado e com homenagem em Veneza

O realizador português Manoel de Oliveira recebe amanhã, às 19.00, na Biblioteca do Museu de Serralves, o Prémio Mundial de Humanismo com que foi distinguido pela Academia do Humanismo da Macedónia.

Na cerimónia estarão presentes Jordan Pleves, embaixador da Macedónia em Paris, e também presidente da Academia do Humanismo da Macedónia, e João Fernandes, director do Museu de Serralves.

O Museu de Serralves é uma das instituições que participam nas comemorações do centenário de Manoel de Oliveira, com uma grande exposição sobre a obra do realizador de Francisca, com inauguração para o próximo dia 11 de Julho, estando previsto ainda um ciclo de cinema

A comissão de honra que celebra os 100 anos do cineasta será presidida pelo Presidente da República, Aníbal Cavaco Silva, que aceitou estas funções a convite do ministro da Cultura, José António Pinto Ribeiro.

No final de uma audiência com o Chefe do Estado, realizada na terça.-feira, Pinto Ribeiro e o presidente da Cinemateca, João Bénard da Costa, anunciaram que as comemorações do centenário de Oliveira, além da exposição de Serralves, vão incluir uma homenagem no encerramento do Festival de Cinema de Veneza, que decorre entre 27 de Agosto e 6 de Setembro. Oliveira já recebeu dois Leões de Ouro de carreira neste festival.

A Cinemateca irá também exibir uma retrospectiva da obra do cineasta, ainda sem data anunciada.

As comemorações dos 100 anos de Manoel de Oliveira terminarão a 11 de Dezembro, dia do seu 100 º aniversário, desconhecendo-se ainda se o encerramento será em Lisboa ou no Porto, referiu o ministro da Cultura.

O programa das comemorações está a ser elaborado por um conjunto de personalidades, entre as quais o actor Luís Miguel Cintra, Simonetta Luz Afonso, presidente do Instituto Camões, e João Fernandes, director do Museu de Serralves.

IN

martedì 17 giugno 2008

Embaixador Vasco Valente


O Embaixador de Portugal junto do Quirinal, Doutor Vasco Valente, está a despedir-se de Roma. No passado dia 10 de Junho, nos jardins da Villa Barberini-Frankenstein, residência oficial do representante de Portugal junto do Estado italiano, a tradicional festa do dia de Portugal, unindo elementos da comunidade portuguesa, lusófilos e lusitanistas e membros do corpo diplomático, tinha um qualquer coisa de melancólico: a saudade antecipada por um Embaixador que cumpriu impecavelmente o seu papel.

Nas suas próprias palavras, “a vida diplomática não é wine and roses, nem está limitada à chamada “diplomacia do croquete”. Para se ser bom diplomata é preciso ter uma boa preparação de base em política, relações internacionais e economia, ser-se ponderado e equilibrado em todas as circunstâncias, sobretudo nos momentos de maior tensão. E, claro, ter sentido de humor para fazer frente ao dia-a-dia.”

De tudo isto é bem exemplo o Doutor Vasco Valente, com quarenta anos de carreira diplomática, na qual serviu as missões portuguesas de Londres, Lusaka, Luanda e Vaticano e, já como Embaixador, Estocolmo e Pretória, sendo o representante permanente de Portugal junto da União Europeia até ser nomeado Embaixador Extraordinário e Plenipotenciário de Portugal em Roma. A 22 de Novembro de 2002 apresentou credenciais ao Presidente Carlo Azeglio Ciampi.

Os méritos do Embaixador Vasco Valente foram reconhecidos em Sessão Solene do Dia de Portugal, de Camões e das Comunidades Portuguesas, a 10 de Junho de 2004, em Bragança, quando foi agraciado pelo então Presidente da República, Doutor Jorge Sampaio, com a Grã-Cruz da Ordem de Cristo.

O Diário de Notícias, em artigo de Paulo Spranger de 1 de Maio deste ano, noticiava que “na sequência da presidência portuguesa da União Europeia, o Governo português procedeu a um movimento diplomático que envolve cerca de 30 postos”, incluindo várias embaixadas: “Roma passa a ser chefiada pelo actual secretário-geral do MNE e ex-secretário de Estado dos Assuntos Europeus, Fernando Neves. (...) No Ministério dos Negócios Estrangeiros, o novo secretário-geral vai ser Vasco Valente, actual embaixador de Portugal em Roma”.

Cumpre acrescentar que ao lado do ilustre diplomata esteve sempre uma ilustre senhora, de grande beleza e dignidade. Aproveitamos, pois, para saudar também a senhora D. Teresa de Lancastre Valente.


Em anexo, uma interessante entrevista conduzida por MARIANA SERUYA CABRAL e publicada o jornal "O Mundo Universitário" a 6 de Novembro de 2006:
http://www.mundouniversitario.pt/docs/473/48.pdf


O que é que o fascinou na profissão,
em primeiro lugar?
A possibilidade de lidar com uma área
que desde muito novo me interessou,
a da política internacional; depois, a
possibilidade de viver no estrangeiro,
o que naquela época não era pouco,
sendo a sociedade portuguesa de
então – anos 60 – fechada e sufocante.

Qualquer estudante pode aspirar a
este tipo de profissão?
O concurso para ingresso na carreira
diplomática está hoje aberto a licenciados
com um curso superior, ao contrário
do que sucedeu durante muitos
anos, quando estava limitado a quem
tivesse os cursos de Direito, Letras,
Economia ou Política.

Em traços gerais, quais são as competências
de um embaixador?
Em duas palavras, o embaixador é
quem representa o Estado no país em
que está acreditado, competindo-lhe
defender ali os interesses nacionais.

Que tipo de perfil intelectual e emocional
lhe é exigido no dia-a-dia das
tarefas diplomáticas?
Ao contrário do que muita gente ainda
erradamente pensa, a vida diplomática
não é wine and roses, nem está
limitada à chamada “diplomacia do
croquete”. Para se ser bom diplomata
é preciso ter uma boa preparação
de base em política, relações internacionais
e economia, ser-se ponderado
e equilibrado em todas as circunstâncias,
sobretudo nos momentos
de maior tensão. E, claro, ter sentido
de humor para fazer frente ao dia-
-a-dia.

Como descreve um dia comum na
sua rotina diária?

Os dias nunca são felizmente iguais,
mas uma rotina pode ser mais ou
menos assim: ouço logo de manhã as
notícias na rádio, leio os principais
jornais de opinião italianos, visito os
sites na internet da imprensa portuguesa
e alguma internacional; depois
de uma rápida reunião com os meus
colaboradores para fazermos o ponto
da situação e organizarmos o nosso
trabalho, leio as comunicações chegadas
entretanto do Ministério dos
Negócios Estrangeiros (MNE), de
Lisboa e, quando é caso disso, vou
ao MNE italiano para falar sobre
algum assunto; para o almoço, convido
por vezes um político, um jornalista
ou um diplomata italiano; à tarde,
continuo o meu trabalho e, quando é
caso disso, acabo o dia indo a uma
recepção oficial ou um jantar na
Embaixada.

É fácil cumprir todos os rituais de
etiqueta e protocolo inerentes ao
trabalho numa Embaixada?
Facílimo, é um mundo perfeitamente
normal, basta boa educação, sabermos
o que estamos a fazer e sermos
iguais a nós próprios.

É comum receberem personalidades
políticas e vedetas nacionais na
Embaixada?

É frequente e sempre uma agradável
oportunidade para nos mantermos a
par do que se passa em Portugal.

A faceta “nómada” da profissão
prejudica, de alguma forma, a vida
em família?

Pode prejudicar. Antigamente, por
exemplo, era comum que a mulher
acompanhasse o marido quando ele
ia para o estrangeiro; hoje, se a mulher
tem uma carreira profissional própria,
isso poderá não acontecer. Essa faceta
nómada, como bem lhe chama, é
penosa para nós, pois, ao sairmos
dum país, se fizemos bem o nosso trabalho,
deixamos ali amigos e recordações.
Há também o problema da
educação dos filhos: nem sempre se
é colocado num posto em que haja
condições para lhes dar uma boa educação.
São obrigados a mudar regularmente
de escola e de amigos e têm,
por vezes, tendência a perder as suas
raízes em Portugal.

Por detrás de um grande embaixador
há sempre uma grande embaixatriz?
Sem qualquer dúvida. Com alguma
malícia, há mesmo algumas que não
resistem a citar a frase da mulher dum
político, salvo erro canadiano, quando
confrontada com uma pergunta como
esta, respondeu que «behind a successful
husband, there is always a surprised
wife». Mas, falando a sério,
para o sucesso da missão dum embaixador
contribui muito, e digo-o por
experiência própria, o trabalho da
mulher, muitas vezes discreto, por
detrás da cena, outras mais evidente,
nos contactos que tem no dia-a-dia.

É um orgulho representar Portugal
no estrangeiro?

É um orgulho, um privilégio e também
uma grande responsabilidade, representar
o nosso país no estrangeiro e
procurar que ele seja bem compreendido
e bem aceite.


Leia-se ainda o artigo do Embaixador Vasco Valente, publicado na revista do IAPMEI em Setembro 2004, “Itália: uma redescoberta, um desafio”:
http://www.iapmei.pt/acessivel/iapmei-nwl-02.php?tipo=1&id=766

Ver também
www.embportroma.it

6 concertos em Junho, 1 em Julho


Junho, mês em que se comemora o dia de Camões, de Portugal e das Comunidades Portuguesas, e mês em que se celebra também Santo António de Lisboa e de Pádua, é o mês de maior actividade do Instituto Português de Santo Antóonio em Roma, e aquele que fecha habitualmente as actividades culturais antes do Verão.

O programa de actividades conta, até ao 1º de Julho, com nada menos que 7 concertos.
Apesar de tarde, aqui publicamos a lista dos eventos que se realizam ainda até essa data.

www.ipsar.org

Martedì 17 Giugno, ore 19:00
CONCERTO: IL ROMANTICISMO NELLA MUSICA DA CAMERA

Duo:Renato Riccardo Bonaccini, Violino - Sebastiano Brusco, Pianoforte
Programma:
J. Brahms, Sonata n.2 in la magg.op.100 (Allegro amabile - Andante tranquillo-vivace - Allegretto grazioso)
C.Franck, Sonata in la magg. (Allegretto moderato - Allegro - Recitativo fantasia Moderato-molto lento - Allegretto poco mosso)


Giovedì 19 Giugno, ore 21:00 - CONCERTO

Miyako Negi, soprano - Guillermo Pardo, tenore - Kim Min Hyug, baritono
Cantori di Sant'Antonio dei Portoghesi in Roma (maestro Massimo Scapin) - Ludus vocalis (maestro Renzo Renzi)
Massimo Scapin, direttore

Programma:
VALENTINO VALENTINI DE PUCCITELLI, "Ave Maria" per soprano, flauto e orchestra d'archi
GIACOMO PUCCINI (nel CL anniversario della sua nascita), "Messa di Gloria" per tenore, baritono, coro e orchestra


Sabato 28 Giugno, ore 21:00 - CONCERTO
Elmo Consentini, pianoforte

Programma:
Ludwig van Beethoven (1770 – 1827): « Grande Sonate pour le clavecin ou pianoforte Op. 26 », in la bemolle maggiore - Andante con Variazioni - Scherzo Allegro molto - Marcia funebre sulla morte d'un Eroe - Allegro
Franz Liszt (1811 – 1886): dalle « Harmonies poétiques et religieuses »: Funérailles
Sergeij Rachmaninoff (1811 – 1886): Prélude sol minore Op. 23/5; Prélude mi bemolle maggiore Op. 23/6;
Prélude do minore Op. 23/7 - Frédéric Chopin (1810 – 1849): Fantasia in fa minore, Op. 49


Domenica 29 Giugno, ore 19:00 - CONCERTO
António Carrilho, flauto dolce


Programma:
Jacob van Eijk, Ons vader in Hymelrijk (Patter Noster) - Ryohei Hirose, Hymn - Anton Heberle, Fantasia
Pedro Junqueira Maia, Duplum - J. S. Bach, Partita II (Allemanda-Corrente-Sarabanda-Giga-Ciccona)


Martedì 1º Luglio ore 21:00 - CONCERTO
Bruno Maurice, Fisarmonica


Programma:
G. F. Haendel, Largo - J. Gart, Scherzo - E. Granados, Andalousie - M. de Falla, Danse du feu - J. Sibelius, Valse Triste
K. Miaskov, Poème - A. Kholminov, Nocturne - B. Maurice, Saumur pétillant; B. M.Nuage; B. M. Bleu; B. M., Mitango

Grande Nella Maissa, italiana em Portugal


Nella Maissa, judia italiana feita portuguesa, com 94 anos de vida e 76 de carreira, apresenta-se hoje publicamente pela última vez, na Casa da Música, no Porto.

Nascida em Turim em 1914, é portuguesa pelo casamento. Estudou piano com Bufaletti, Alfredo Casella e Vianna da Motta e composição com Ferrari Trecate. É diplomada em piano pelos Conservatórios de Milão e Pesaro e licenciada em Direito pela Universidade de Parma. Em 1933, foi premiada no 1º Concurso para Jovens Concertistas, em Roma, e obteve, em 1944, por unanimidade, o primeiro Prémio Vianna da Motta, da Emissora Nacional de Lisboa.


Artigo publicado no jornal Diário de Notícias:
http://dn.sapo.pt/2008/06/17/artes/nella_maissa_o_ultimo_concerto_94_an.html


Nella Maissa dá o último concerto aos 94 anos

BERNARDO MARIANO


Se Manoel de Oliveira é, aos 99 anos, o mais velho cineasta activo do mundo, com 77 anos de filmes atrás de si, Nella Maissa não lhe fica muito atrás: 94 anos e uma carreira iniciada em 1932, com a participação da então jovem italiana de 18 anos no II Concurso Chopin de Varsóvia.

Carreira que deverá ser hoje oficialmente encerrada, quando, por volta das 20.30, abandonar o palco da Sala Suggia da Casa da Música (CdM). "Foi a Anabela que tratou de tudo e os convenceu" - diz-nos, referindo-se a Anabela Baptista, assessora de imprensa do Palácio Foz. A intermediação surgiu de uma confissão: "Disse-lhe uma vez que queria muito conhecer a Casa da Música e que gostaria de tocar uma vez lá." Por isso, diz deste recital que é "a realização de um desejo", a "satisfação de um capricho". Da CdM, diz que "foram simpáticos" e fala da homenagem de hoje como "uma gentileza".

Diz-nos logo de seguida: "É talvez o último recital da minha vida", e manifesta um receio: "Deus queira que consiga chegar ao fim!..." Não por um qualquer insuficiente domínio técnico ou do programa, mas antes por algo de bem mais elementar: "Já quase não vejo e, nesta idade, há sempre problemas de saúde novos a aparecer..." Por isso, diz, "vou fazer o que posso" e pelas mesmas razões justifica o "programa pequeno, cerca de uma hora de música" que apresentará este fim de tarde.

As horas antes do recital passa- -las-á "a experimentar o piano e a altura do banco", como qualquer pianista. Mas no seu caso outros pormenores há que adquirem grande importância: "Quero testar as luzes que irão incidir sobre o palco. Porque se forem demasiado intensas, eu cego por completo." Mas não é só: "Vou ensaiar a entrada e fixar a distância que terei de percorrer até ao piano", pois, afirma, "ir sozinha ao piano, para mim já é uma complicação". Para simplificar processos, optou por "não fazer intervalo, para não ter de correr de um lado para o outro".

O programa que hoje leva ao Porto é bem ilustrativo do percurso de uma vida e reflecte tanto o seu gosto como as suas actuais possibilidades: três autores portugueses, dois dos quais do século XX. E, no final, a Fantasia em fá m, op. 49, de Chopin - "desejaria terminar com a Sonata 'Tempestade', de Beethoven, até por causa da estrutura do programa", reconhece, "mas não posso, por causa dos saltos na mão esquerda" requeridos por essa obra. Razão óbvia: "Como não vejo bem, às vezes sai certo, outras vezes não. E isso não pode ser..."

Antes do Chopin, ouve-se a Sonatina (estreada por Helena Sá e Costa, em 1942) de Armando José Fernandes (1906-1983), a Sonata n.º 3, em mib M, op. 9 n.º 1, de João Domingos Bomtempo (1775-1842) e a Sonatina Recuperada n.º 1 (obra estreada em 1961, por Maria Elvira Barroso) de Fernando Lopes-Graça (1906-1994).

Além da música, será ainda ouvida uma comunicação gravada de Durão Barroso, presidente da Comissão Europeia, a qual sublinhará a importância da contribuição de Nella Maissa, judia italiana feita portuguesa, para o enriquecimento do património musical português e europeu.



CASA DA MÚSICA
http://www.casadamusica.com/

lunedì 16 giugno 2008

120 anos de Fernando Pessoa


IN
http://diario.iol.pt/sociedade/fernando-pessoa-aniversario-heteronimos-120-anos-poeta-poemas/962235-4071.html


«Se depois de eu morrer, quiserem escrever a minha biografia,
Não há nada mais simples.
Tem só duas datas - a da minha nascença e a da minha morte.
Entre uma e outra todos os dias são meus.»


Há 120 anos atrás nascia em Lisboa, Fernando António Nogueira Pessoa. Considerado por muitos como um dos maiores poetas da língua portuguesa, ao lado do épico Camões, viveu a maior parte da sua juventude em África do Sul e por isso o seu rico espólio conta também com alguns poemas em inglês.

Documentos na Internet

Para assinalar o aniversário de Pessoa existem inúmeras iniciativas mas a que perpetuará o nome do poeta é a levada a cabo por Jerónimo Pizarro, investigador do Centro de Linguística da Universidade de Lisboa, e consiste na digitalização de todo o espólio pessoano para ser colocado, mais tarde, à disposição de todos os cibernautas.

Desta forma, Pizarro pretende preservar as obras de Pessoa. O projecto apoiado pela Casa Fernando Pessoa e pela Câmara Municipal de Lisboa já conta com 200 livros digitalizados, refere o Público.

Mas, a cultura contemporânea também não esquece Fernando Pessoa e para marcar o dia a Câmara Municipal de Lisboa e a Casa Fernando Pessoa promovem um concerto de hip hop ligado à obra do poeta.

O poeta das muitas caras

Multifacetado, considerava-se «fácil de definir», Pessoa teve participações no jornalismo, na publicidade, no comércio e principalmente na literatura onde se multiplicou em muitas outras personalidades, os heterónimos, Ricardo Reis, Álvaro de Campo e Alberto Caeiro.

Morreu aos 47 anos, na sua certidão de óbito refere «bloqueio intestinal» como causa da morte mas são muitos os que asseguram que terem sido os problemas hepáticos.

A sua última frase foi escrita em inglês e foi tão profunda como a sua liberdade poética «I Know not what tomorrow will bring», «Eu não sei o que o amanhã trará».

Pessoa, o poeta fingidor

Em 1986, Ivo Castro organizou uma edição crítica do conjunto de poemas que constituíam o Guardador de Rebanhos, de Alberto Caeiro, que fê-la acompanhar de uma reprodução fac-similada do respectivo manuscrito.

Mas, no momento em que o Estado comprou o espólio de Fernando Pessoa o manuscrito que deveria estar no baú desapareceu e só mais tarde é que se veio a saber que estava nas mãos de um primo do poeta, Eduardo Freitas da Costa.

«O poeta é um fingidor.
Finge tão completamente
Que chega fingir que é dor
A dor que deveras sente.»

No documento «desaparecido» encontravam-se fortes provas de que o célebre «dia triunfal» de 8 de Março de 1914, em que Fernando Pessoa terá escrito «trinta e tal poemas a fio», é no fundo a constatação de uma das maiores características do poeta, o facto de saber fingir.

Caeiro não escreveu todos os poemas seguidos como contou numa carta a Casais Monteiro, terá sido tudo uma premeditada encenação de Pessoa.

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No dia em que se celebrou os 120 anos do nascimento de Fernando Pessoa, 13 de Junho de 2008, a Câmara de Lisboa instalou a escultura do belga Jean-Michel Folon, Hommage à Pessoa, em frente à casa onde o poeta nasceu no Largo de S. Carlos.

IN
http://www.cm-lisboa.pt/?id_item=16517&id_categoria=11



Ver também:

http://it.wikipedia.org/wiki/Fernando_Pessoa

http://www.casafernandopessoa.com/

Quadras populares de Santo António


Promovido pela Câmara Municipal de Lisboa, o concurso das quadras populares de Santo António foi venciso, este ano, por Abílio de Andrade Carneiro.


Santo António, de matreiro,
Finge andar muito ocupado
A Câmara não tem dinheiro
Ele assobia prò lado.





Com o segundo e terceiro prémios foram distinguidas as seguintes quadras, respectivamente, de Luís manuel Duarte Marques e de João Fernando Antunes Serrano:

Santo António, de matreiro,
Lembra, assim, mal comparado,
Um político gaiteiro,
Finge andar muito ocupado...


e

Santo António, de matreiro,
Finge andar muito ocupado;
Parece o nosso engenheiro
A "pregar" por todo o lado...

13 de Junho: Santo António de Lisboa




Santo António de Lisboa, OFM (Lisboa, 15 de Agosto de 1195 — Pádua, 13 de Junho de 1231), baptizado Fernando Martim de Bulhões e Taveira Azevedo. É também conhecido como Santo António de Pádua, por ter vivido e falecido nessa cidade italiana.



Em Portugal, Santo António é muito venerado na cidade de Lisboa e o seu dia, 13 de Junho, é feriado municipal.

As festas em honra de Santo António começam na noite do dia 12. Todos os anos a cidade organiza as marchas populares, grande desfile alegórico que desce a Avenida da Liberdade (principal artéria da cidade), no qual competem os diferentes bairros.

Um grande fogo de artifício costuma encerrar o desfile. Os rapazes compram um manjerico (planta aromática) num pequeno vaso, para oferecer à namorada, o qual traz uma bandeirinha com uma quadra popular, por vezes brejeira ou jocosa.

A festa dura toda a noite e, um pouco por toda a cidade, há arraiais populares, locais de animação engalanados onde se comem sardinhas assadas na brasa, febras de porco, come-se também o "caldo verde" e bebe-se vinho tinto. Ouve-se música e dança-se até de madrugada.

Santo António é o santo casamenteiro, por isso a Câmara Municipal de Lisboa costuma organizar, na Sé Patriarcal de Lisboa, o casamento de jovens noivos de origem modesta, todos os anos no dia 13 de Junho. São conhecidos por "noivos de Santo António".

IN
http://pt.wikipedia.org/wiki/Santo_Ant%C3%B3nio_de_Lisboa#Portugal

10 de Junho: dia de Portugal e das Comunidades Portuguesas


http://www.secomunidades.pt/web/guest/PostosConsulares

Prova cabal da actualidade do nosso universalismo são as comunidades de emigrantes portugueses, ou de origem portuguesa, frequentemente apresentadas como exemplo de seriedade por aqueles mesmos com quem trabalham e em toda a parte elogiados pela sua capacidade empreendedora.

A facilidade com que se adaptam a meios por vezes bem diferentes, mantendo ao mesmo tempo uma forte ligação às suas origens, não é, por certo, indiferente ao sucesso de muitos emigrantes

Se o dia de hoje, Dia de Portugal e de Camões, se chama também o Dia das Comunidades, é porque se reconhece que elas são, de pleno direito, parte integrante da Pátria comum.

As comunidades portuguesas de emigrantes são a mais estável representação da nossa gente e da nossa cultura além fronteiras, uma cultura que se distingue e afirma a sua identidade dialogando com a diferença.


Excerto do discurso do Presidente da República, 10 de Junho de 2008

10 de Junho: dia de Camões




Dia de Portugal, de Camões e das Comunidades Portuguesas



Luís Vaz de Camões

Luís Vaz de Camões (1517 / 1524 — 10 de Junho de 1580) é frequentemente considerado como o maior poeta de língua portuguesa e dos maiores da Humanidade. O seu génio é comparável ao de Virgílio, Dante, Cervantes ou Shakespeare. Das suas obras, a epopéia Os Lusíadas é a mais significativa.



Os Lusíadas

Os Lusíadas é considerada a principal epopeia da época moderna pela sua grandeza e universalidade.

As realizações de Portugal desde o Infante D. Henrique até à união dinástica com Espanha em 1580 marcam a transição da Idade Média para a Época Moderna.

A epopeia narra a história de Vasco da Gama e dos heróis portugueses que ultrapassaram o Cabo da Boa Esperança e descobriram o caminho marítimo para a Índia.

É uma epopeia humanista, mesmo nas suas contradições, na associação da mitologia pagã à visão cristã, nos sentimentos opostos sobre a guerra e o império, no gosto do repouso e no desejo de aventura, na apreciação do prazer e nas exigências de uma visão heróica.

IN
http://pt.wikipedia.org/wiki/Lu%C3%ADs_Vaz_de_Cam%C3%B5es#Os_Lus.C3.ADadas_e_a_obra_l.C3.ADrica


Ver também:
http://it.wikipedia.org/wiki/Lu%C3%ADs_de_Cam%C3%B5es

Discurso do Presidente da República no 10 de Junho


Excertos do discurso do Presidente da República:


O 10 de Junho é o dia em que Portugal comemora a sua identidade e se revê naquilo que tem de melhor: no seu poeta, Luís de Camões, e na língua em que desde há séculos pensamos e comunicamos; nos seus heróis e naqueles que todos os dias, com mais ou menos notoriedade, fazem com que sintamos orgulho em continuar a ser uma nação independente.


Prova cabal da actualidade do nosso universalismo são as comunidades de emigrantes portugueses, ou de origem portuguesa, frequentemente apresentadas como exemplo de seriedade por aqueles mesmos com quem trabalham e em toda a parte elogiados pela sua capacidade empreendedora.


Na sua História do Futuro, Vieira clamava pelas “cousas grandes e raras que haverá que ver nesse novo descobrimento”. Assim nós saibamos, os portugueses de hoje, honrar a sua memória e acreditar, como ele acreditou, nessa História do Futuro, a História que desejamos para os nossos filhos.



DISCURSO DO PRESIDENTE DA REPÚBLICA

Na Sessão Solene Comemorativa do Dia de Portugal, de Camões e das Comunidades Portuguesas, que se realizou em Viana do Castelo, o Presidente da República proferiu uma intervenção alusiva e procedeu à imposição de condecorações a um conjunto de personalidades e instituições.

http://www.presidencia.pt/diadeportugal2008/?idc=518&idi=17350

venerdì 6 giugno 2008

Fim do ciclo de documentários sobre Portugal




Foram sete os episódios, tantos quantas as manhãs de sábado em que alunos de Português da Università degli Stdi di Roma Tre e do Instituto Português de Santo António em Roma se reuniram na sede da Faculdade de Letras daquela Universidade para assistir e debater o "Retrato Social" que Portugal fez António Barreto.

A todos os participantes, cujos nomes apresentamos em baixo, agradecemos a disponibilidade e o interesse:

- AMICONE, Valentina
- ANTONUCCI, Andrea
- CALVANIE, Laure
- CAPANNA, Simona
- CAPPARUCCI, Elisa
- CIRELLI; Cleo
- CLEMENTI, Alessia
- COSTANTINO, Rocco
- CRUCIANI, Alessandra
- INDELISANO, Veronica
- LARDONE, Germana
- LOLLINI, Augusta
- MANTEGAZZA, Marta
- MANTI, Emilia
- MANUPPELLI, Cristiana
- PALAZZETTI, Elisa
- PEDICONI, Costanza
- ROTUNDO, Ughetta
- SANTIA, Gloria Claudia
- VERILE, Fabrizio Riccardo

Noite de Fado



Com alguns dias de atraso, aqui vimos dar notícia do grande sucesso que foi a "Noite de Fado 2008", no pátio de Santo Anónio dos Portugueses.

Os 260 lugares foram escassos para o enorme número de pessoas que acorreu à Via dei Portoghesi.

Conhecida na cidade como uma ocasião única no ano, a noite de Fado realiza-se desde 1999, data que coincide com as grandes obras que recuperaram os prédios do Instituto Português de Santo António.

Espaço romântico e escondido no centro histórico da cidade de Roma, o pátio enche-se de cadeiras, e sob a benção de um Santo António de Leopoldo de Almeida, que por aqui passou nos anos 20 como bolseiro do Estado Português, dá-se início ao grande momento.

Como vem acontecendo nos últimos anos, a noite contou com a presença de dois virtuosos músicos de Lisboa: Paulo Valentim à guitarra portuguesa e João Veiga à guitarra clássica. E, mantendo-se a tradição de a cada ano se apresentar uma jovem promessa da canção nacional, chegou este ano a Roma a voz de Ana Marta.

Ana Marta é uma muito jovem fadista, nascida e criada em Alfama, filha e neta de "alfacinhas" desse bairro antigo e popular, onde o fado lhe foi, por assim dizer, natural. Em Lisboa começa a afirmar-se, actuando na importante casa de fados "Faia".

A noite foi muito animada, e a actuação, registada pela Academia Brunelli, em breve estará disponível em CD.



Entretanto, aqui fica a lista dos temas da noite:

Variações em Mi menor
Sempre que Lisboa canta
Maldição
Marcha de Alfama
Porque teimas nesta dor
Não chamem nomes ao Fado
Foi longa a noite passada
Findar em teus braços
Não chames pela Saudade
O fado mora em Lisboa
Cheira bem, cheira a Lisboa
Eu vi minha Mãe rezando
Chitarra suona più piano
Havemos de ir a Viana
Uma casa portuguesa
Careca
Lisboa Antiga


PARABÉNS AOS ARTISTAS!

Cimeira romana da FAO no Diário de Notícias


de ABEL COELHO DE MORAIS


FAO quer reduzir fome no mundo para metade



Cimeira. Reunião de Roma defende mais investimentos na agricultura

Prometidos mais de 6,5 mil milhões de dólares para lutar contra a fome

A cimeira da FAO terminou ontem numa nota de optimismo mitigado, com os representantes dos 193 países presentes em Roma a comprometerem-se a reduzir para metade o número de pessoas com fome no mundo até 2015, e a abolirem as restrições aduaneiras que dificultam o comércio de produtos agrícolas .

O director-geral da FAO (organismo da ONU para a alimentação e agricultura), Jacques Diouf, anunciou ter garantido a promessa de fundos na ordem de 6,5 mil milhões de dólares para o combate à fome e pobreza.

A declaração final defende o aumento da produção de bens alimentares e a redução dos mecanismos proteccionistas, para permitir trocas "mais equitativas" dos bens agrícolas. O objectivo é a concretização de "mais investimentos no sector para intensificar a produção e a produtividade", explicou um responsável da FAO, a coberto do anonimato.

Em 1979, explicou ontem um elemento do Fundo Internacional para o Desenvolvimento Agrícola, o investimento nesta área "representava 18% do total da ajuda internacional; hoje, é de 3%, o que é ridículo".

O documento contempla igualmente a questão dos biocombustíveis, apontados como um dos factores que contribuíram para a subida dos preços alimentares. Mas a referência é genérica; limita-se a sugerir a criação de um sistema de avaliação para "determinar o impacto das bioenergias na segurança alimentar".

A questão da liberalização do comércio agrícola é um dos vectores centrais da ronda de Doha, que permanece por resolver.

Para o citado responsável da FAO, o obtido em Roma não é assim insignificante: "a agricultura vai deixar de ser subalternizada e tornar-se-à uma prioridade". Estimativas da ONU indicam que 850 milhões de pessoas vivem em estado de subnutrição crónica e mais cem milhões foram afectadas pela actual crise.

A divulgação do documento foi atrasada por divergências sobre o texto. A delegação da UE - cujo comissário para o Desenvolvimento Louis Michel chamou a atenção para a importância "de não ceder ao pânico e a soluções de curto prazo" - emitiu várias reservas sobre o conteúdo da declaração. Também a Argentina - um dos grandes produtores mundiais de cereais e carne bovina - se opunha às críticas "a medidas restritivas", o que podia ser tomado como a condenação da sua política fiscal para certos bens agrícolas.

Verificaram-se ainda pressões de Cuba, que - à semelhança de anteriores reuniões da FAO - pretendia inserir referência a condenar o uso dos bens alimentares "como arma de pressão unilateral". Mas o documento acabou por conter uma menção crítica à sua utilização "como meio de pressão política".