http://roma.repubblica.it/cronaca/2016/10/25/news/roma_l_architetto_anti_star_system_in_mostra_le_opere_di_a_lvaro_siza-150564440/#gallery-slider=150563653
foto: Nicolò Galeazzi
Al Maxxi e all'Accademia di
San Luca foto, disegni e progetti del maestro portoghese che a Roma sta
progettando un padiglione ai Fori
di PAOLO BOCCACCI
Omaggio ad Alvaro Siza, uno dei grandi
architetti contemporanei famoso nel mondo, il poeta anti-archistar
dell'architettura mediterranea, delle bianche strutture e del senso del
sacro, “un luogo” afferma “dove ci si sente bene”. Roma dedica una serie
di eventi, mostre e incontri, al progettista portoghese nato nel 1933 e
vincitore del Premio Pritzker nel 1993, alla cui matita si devono, tra
gli altri, il Centro Galego di Arte Contemporanea di Santiago di
Compostela, la ristrutturazione del Palazzo Donnaregina di Napoli e la
sua conversione in museo, e anche, sempre a Napoli, il progetto per la
nuova piazza del Municipio.
Ma c'è di più. Come è stato annunciato alla presentazione al Maxxi degli appuntamenti che avranno come protagonista Siza, il maestro ha anche progettato, proprio per Roma, un padiglione che dovrebbe ospitare la consegna dei Premi del Presidente della Repubblica, in un luogo che è centro e cuore della città antica, lo spazio retrostante la chiesa dei Santi Luca e Martina, una sorta di terrazza affacciata proprio sui Fori.
Ma c'è di più. Come è stato annunciato alla presentazione al Maxxi degli appuntamenti che avranno come protagonista Siza, il maestro ha anche progettato, proprio per Roma, un padiglione che dovrebbe ospitare la consegna dei Premi del Presidente della Repubblica, in un luogo che è centro e cuore della città antica, lo spazio retrostante la chiesa dei Santi Luca e Martina, una sorta di terrazza affacciata proprio sui Fori.
Ma veniamo al calendario. Il Maxxi e
l’Accademia Nazionale di San Luca presentano una maratona di eventi per
celebrare l'architetto portoghese. Due sono le mostre dedicate a Siza
allestite all’Accademia, "Il Grand Tour. Álvaro Siza in Italia
1976-2016”, ovvero ventitré progetti per le città del nostro Paese in
una ricostruzione del suo studio, e "La Misura dell'Occidente. Álvaro
Siza e Giovanni Chiaramonte”, fotografie e disegni dei due artisti
viaggiando attorno al mondo. Mentre una terza, intitolata "Álvaro Siza.
Sacro”, è stata allestita al Maxxi e aprirà definitivamente al pubblico
dal 9 novembre al 19 marzo 2017.
Si tratta di un'architettura-installazione, inventata da Siza per ospitare video dei suoi interventi, il plastico della chiesa-fortezza di Santa Maria del Rosario, alla Magliana, un suo progetto mai realizzato, ma anche un simbolico specchio dove “guardarsi dentro”, e paramenti e oggetti sacri disegnati per papa Francesco che saranno regalati al pontefice dal presidente del Portogallo. Non solo: ecco il plastico della nuova stazione di piazza del Municipio a Napoli ed ecco anche, riprodotta in legno, la piccola “cappella di meditazione” disegnata per una città giapponese, oltre a una serie di disegni. Un particolare: l'architetto ultraottantenne, che anche oggi ha in cantiere opere in tutto il mondo (dal museo della Bahaus in Cina ad una torre di 35 piani a Manhattan fino alla metro di Napoli e ad un insediamento residenziale di Gallarate) ha preso personalmente le misure e ha disegnato, matita e taccuino alla mano, tutti i particolari della sua installazione.
Ieri alla presentazione è stato il segretario generale dell'Accademia di San Luca, l'architetto Francesco Moschini, a parlare anche del disegno realizzato da Siza per il padiglione dietro la chiesa dei Santi Luca e Martina. “Sarà una sorpresa” ha detto “lo abbiamo chiesto al maestro portoghese e lui non solo ha accettato ma lo ha anche portato a termine”.
E se la presidente del Maxxi, Giovanna Melandri, ha parlato di “un'iniziativa di raccordo e di collaborazione tra due istituzioni che è nelle corde del museo”, la direttrice Margherita Guccione e Roberto Cremasoli, curatori delle mostre insieme con Achille Bonito Oliva, hanno sottolineato “l'importanza di un architetto lontano dal clamore delle archistar, ma protagonista, con i suoi progetti, di un'idea dell'architettura come luogo del sacro che è in noi”.
E se il 25 e il 26 ottobre si inaugureranno rispettivamente le mostre dedicate a Siza al Maxxi e all'Accademia di San Luca, per giovedì 27 sempre al Maxxi è in programma un talk con Alvaro Siza sul tema del “sacro”, mentre venerdì 28 la chiesa dei Santi Luca e Martina, in via della Curia al Foro Romano, ospiterà un incontro tra grandi firme dell'architettura con Siza, Umberto Riva e Francesco Venezia, questa volta dedicato al concetto di “tempo”.
Si tratta di un'architettura-installazione, inventata da Siza per ospitare video dei suoi interventi, il plastico della chiesa-fortezza di Santa Maria del Rosario, alla Magliana, un suo progetto mai realizzato, ma anche un simbolico specchio dove “guardarsi dentro”, e paramenti e oggetti sacri disegnati per papa Francesco che saranno regalati al pontefice dal presidente del Portogallo. Non solo: ecco il plastico della nuova stazione di piazza del Municipio a Napoli ed ecco anche, riprodotta in legno, la piccola “cappella di meditazione” disegnata per una città giapponese, oltre a una serie di disegni. Un particolare: l'architetto ultraottantenne, che anche oggi ha in cantiere opere in tutto il mondo (dal museo della Bahaus in Cina ad una torre di 35 piani a Manhattan fino alla metro di Napoli e ad un insediamento residenziale di Gallarate) ha preso personalmente le misure e ha disegnato, matita e taccuino alla mano, tutti i particolari della sua installazione.
Ieri alla presentazione è stato il segretario generale dell'Accademia di San Luca, l'architetto Francesco Moschini, a parlare anche del disegno realizzato da Siza per il padiglione dietro la chiesa dei Santi Luca e Martina. “Sarà una sorpresa” ha detto “lo abbiamo chiesto al maestro portoghese e lui non solo ha accettato ma lo ha anche portato a termine”.
E se la presidente del Maxxi, Giovanna Melandri, ha parlato di “un'iniziativa di raccordo e di collaborazione tra due istituzioni che è nelle corde del museo”, la direttrice Margherita Guccione e Roberto Cremasoli, curatori delle mostre insieme con Achille Bonito Oliva, hanno sottolineato “l'importanza di un architetto lontano dal clamore delle archistar, ma protagonista, con i suoi progetti, di un'idea dell'architettura come luogo del sacro che è in noi”.
E se il 25 e il 26 ottobre si inaugureranno rispettivamente le mostre dedicate a Siza al Maxxi e all'Accademia di San Luca, per giovedì 27 sempre al Maxxi è in programma un talk con Alvaro Siza sul tema del “sacro”, mentre venerdì 28 la chiesa dei Santi Luca e Martina, in via della Curia al Foro Romano, ospiterà un incontro tra grandi firme dell'architettura con Siza, Umberto Riva e Francesco Venezia, questa volta dedicato al concetto di “tempo”.
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