City Guide / Design Tour
Viaggio a Lisbona
«Il posto dove mettere
radici» per il designer Emmanuel Babled, appena arrivato in città. La scena
creativa è in fermento e l'architettura fiorisce sul waterfront con il MAAT di
Amanda Levete
Testo Lia Ferrari — Foto
Paulo Catrica per Living
Il sinuoso museo lungo il
fiume Tago è il nuovo hotspot di una città in fermento. In tutti i campi:
attrae designer dal nordeuropa, scommette sul porto e ripensa il sushi in
chiave lusitana.
La scena creativa
Qualità della vita. È
questa la formula magica che richiama in città un numero sempre più
significativo di lavoratori dell’industria creativa. È entusiasta il designer
Emmanuel Babled, arrivato qui da Amsterdam otto mesi fa: «Il clima, la gente,
il cibo, l’architettura, il mare… Lisbona è una città meravigliosa, il posto
giusto dove mettere radici», confida.
Il food
Lisbona è la nuova
capitale culinaria d’Europa? Di sicuro tanti giovani chef sono tornati a
giocare in casa dopo essersi fatti le ossa in Europa. L’esempio l’ha dato il
trentasettenne José Avillez, un ex El Bulli (il tempio di Ferran Adrià), per la
Cnn è ‘l’uomo che sta rivoluzionando la cucina portoghese’.
L’architettura
Non succedeva dai tempi
di Expo: l’architettura del momento, dicono le principali riviste
internazionali, è a Lisbona. Arriverà anche l’effetto Bilbao? Perché no: la
sinuosa estensione del MAAT, il museo di arte, architettura e tecnologia
progettato dallo studio londinese Amanda Levete, è un’operazione in grande
stile. Il colosso energetico EDP ci ha investito 20 milioni di euro e
l’obiettivo è portarci 500mila visitatori l’anno.
Lo Shopping
Uno degli indirizzi più
trendy per lo shopping nella capitale è il mini-mall Embaixada in Praça do
Príncipe Real, vicino al giardino botanico dell’università. Spazia dagli abiti
degli stilisti emergenti portoghesi alle tutine per neonati in cotone organico,
dai gadget ai mobili a chilometro zero.
Lungo il Tago
Come molte città europee,
anche Lisbona ha sempre mantenuto un certo distacco nei confronti del fiume. Il
risultato è che lungo le rive del Tago, fatta eccezione per l’area di Expo, si
è costruito relativamente poco. Per una città che sta cercando di ricucire il
rapporto con l’acqua è un aspetto positivo, nel senso che lascia ampi margini
d’intervento. Il MAAT è forse
il più importante in
questo senso, ma non il primo.
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viaggio a Lisbona a social.living@rcs.it
o su Instagram con l’hashtag #LCLISBOA. Le immagini più suggestive
verranno pubblicate sul numero di gennaio/febbraio e su living.corriere.it. Qui
tutte le informazioni per partecipare
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