mercoledì 7 dicembre 2016

Living / Corriere della Sera viaggia a Lisbona







City Guide / Design Tour
Viaggio a Lisbona
«Il posto dove mettere radici» per il designer Emmanuel Babled, appena arrivato in città. La scena creativa è in fermento e l'architettura fiorisce sul waterfront con il MAAT di Amanda Levete
Testo Lia Ferrari — Foto Paulo Catrica per Living


Il sinuoso museo lungo il fiume Tago è il nuovo hotspot di una città in fermento. In tutti i campi: attrae designer dal nordeuropa, scommette sul porto e ripensa il sushi in chiave lusitana.

La scena creativa
Qualità della vita. È questa la formula magica che richiama in città un numero sempre più significativo di lavoratori dell’industria creativa. È entusiasta il designer Emmanuel Babled, arrivato qui da Amsterdam otto mesi fa: «Il clima, la gente, il cibo, l’architettura, il mare… Lisbona è una città meravigliosa, il posto giusto dove mettere radici», confida.

Il food
Lisbona è la nuova capitale culinaria d’Europa? Di sicuro tanti giovani chef sono tornati a giocare in casa dopo essersi fatti le ossa in Europa. L’esempio l’ha dato il trentasettenne José Avillez, un ex El Bulli (il tempio di Ferran Adrià), per la Cnn è ‘l’uomo che sta rivoluzionando la cucina portoghese’.

L’architettura
Non succedeva dai tempi di Expo: l’architettura del momento, dicono le principali riviste internazionali, è a Lisbona. Arriverà anche l’effetto Bilbao? Perché no: la sinuosa estensione del MAAT, il museo di arte, architettura e tecnologia progettato dallo studio londinese Amanda Levete, è un’operazione in grande stile. Il colosso energetico EDP ci ha investito 20 milioni di euro e l’obiettivo è portarci 500mila visitatori l’anno.

Lo Shopping
Uno degli indirizzi più trendy per lo shopping nella capitale è il mini-mall Embaixada in Praça do Príncipe Real, vicino al giardino botanico dell’università. Spazia dagli abiti degli stilisti emergenti portoghesi alle tutine per neonati in cotone organico, dai gadget ai mobili a chilometro zero.

Lungo il Tago
Come molte città europee, anche Lisbona ha sempre mantenuto un certo distacco nei confronti del fiume. Il risultato è che lungo le rive del Tago, fatta eccezione per l’area di Expo, si è costruito relativamente poco. Per una città che sta cercando di ricucire il rapporto con l’acqua è un aspetto positivo, nel senso che lascia ampi margini d’intervento. Il MAAT è forse
il più importante in questo senso, ma non il primo.
Invia la foto del tuo viaggio a Lisbona a social.living@rcs.it  o su Instagram con l’hashtag #LCLISBOA. Le immagini più suggestive verranno pubblicate sul numero di gennaio/febbraio e su living.corriere.it. Qui tutte le informazioni per partecipare

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