ASSEGNATO PRESSO L’AMBASCIATA DEL
PORTOGALLO PRESSO LA SANTA SEDE
IL PREMIO INTERNAZIONALE
“GIANCLAUDIO CHIAIS”
Scritto da Fiorella Ialongo
Pubblicato: 10 Luglio 2018
Cultura Matchnews
La musica crea un filo diretto fra
lo spirito ed il corpo legando in maniera armoniosa le sensazioni con
l’intelletto.
Per tale ragione essa è universalmente ritenuta come la forma di
comunicazione in grado di promuovere l’unione e la collaborazione tra le
differenti comunità pur rispettando le proprie specifiche identità. Detto
diversamente, il linguaggio culturale della musica è una delle modalità più alte
del dialogo fra i popoli attraverso l’espressione della sensibilità umana.
Senza dimenticare che, storicamente, la musica ha avuto una fondamentale
importanza trascendentale.
Nella Bibbia, ad esempio, è detto chiaramente di lodare Dio con canti di
gioia e l’accompagnamento di strumenti, originando un’ arte musicale religiosa
con cui gli uomini di ogni tempo hanno estrinsecato il loro rapporto con l’
Infinito. Accanto a questa dimensione sociale, la musica ne ha anche una
intima, permettendo una relazione del tutto particolare ed immediata con il
pubblico attraverso la personale interpretazione di un brano musicale da parte
del suo esecutore. Queste sono le premesse del Premio Internazionale
“GianClaudio Chiais”, giunto alla terza edizione, e che ha avuto quest’anno
come partner oltre alla Fondazione Festival Pucciniano anche l’Ambasciata del
Portogallo presso la Santa Sede, nella cui splendida location romana si è tenuto.
Il riconoscimento è stato assegnato a Vasco Dantas. Egli è un giovane
pianista talentuoso portoghese che ha conseguito più di 50 premi in concorsi
internazionali e collaborato con diverse orchestre prestigiose. Nel corso della
serata l’Ambasciatore del Portogallo
presso la Santa Sede Antonio Almeida Lima, ha affermato che: “Aprire le porte
di Villa Lusa agli amanti della musica è unire la bellezza dinamica e senza
tempo dei suoni al contesto unico di una dimora che il Papa Leone XII scelse
per trovare, nella pace e nella natura del luogo, qualche incanto in più per la
sua contemplazione divina. Ringrazio Stefania Chiais per avermi dato questa
opportunità permettendo così di valorizzare la musica, quel linguaggio
universale dell’anima che trasmette emozioni, sensazioni, idee e sentimenti che
si elevano. Aiutare i giovani musicisti e valorizzare i loro talenti è
l’obiettivo del Premio GianClaudio Chiais, e il fatto di essere stato scelto
quest’anno un giovane portoghese, Vasco Dantas, mi riempie di grande
soddisfazione soprattutto nell’associarmi al progetto”. Nel corso della serata
lunghi applausi hanno accompagnato l’esecuzione di alcuni brani musicali da
parte del vincitore. Durante l’evento sono stati espressi ringraziamenti
particolari a Mons. Agostinho Borges, addetto culturale dell’Ambasciata e
Rettore della Chiesa di S. Antonio dei Portoghesi, ed al Prof. Giuseppe Manica,
dirigente culturale del MAECI ar. Al centro della foto il premiato Vasco Dantas
fra l’Ambasciatore del Portogallo presso
la Santa Sede Antonio Almeida Lima e la consorte Vanda de Sousa Araujo Almeida
Lima.
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