Dopo l'omaggio di marzo negli studi di Radio 3, ho l'onore di tornare sul palco con Antonio Tabucchi e Fernando Pessoa nel cuore.
21 OTTOBRE 2013 - TEATRO VASCELLO, ROMA
COMPAGNIA DIRITTO & ROVESCIO In collaborazione con I CONCERTI NEL PARCO
GLI ULTIMI TRE GIORNI DI FERNANDO PESSOA
di Antonio Tabucchi
con il Patrocinio dell'Ambasciata del Portogallo
Appuntamento con Antonio Tabucchi
Reading con musica dal vivo
con Massimo Popolizio e Gianluigi Fogacci
adattamento teatrale e cure registiche di Teresa Pedroni
musica dal vivo Isabella Mangani (voce), Felice Zaccheo (chitarra portoghese e chitarra classica)
light designer Luigi Ascione
aiuto regista Simone Faucci
assistente alla regia Elena Stabile
@@Attenzione, è una replica unica@@
"Lo spettacolo nasce come omaggio al grande scrittore Antonio Tabucchi da poco scomparso. La scelta della messa in scena di questo racconto ci è sembrato un modo per dialogare ancora con lui e continuare a narrare in teatro il suo magico e irripetibile narrare. In questo racconto Tabucchi, con tenerezza e passione, descrive la morte di uno dei più grandi scrittori del Novecento della cui opera lui stesso siè occupato lungamente,traducendola e diffondendola nel mondo.
Il testo ripercorre gli ultimi tre giorni di agonia di Fernando Pessoa. Nel novembre 1935 Fernando António Nogueira Pessoa si trova nel suo letto di morte all'ospedale di São Luís dos Fanceses e come in un delirio, il grande poeta portoghese riceve i suoi eteronomi, i suoi personaggi letterari (Álvaro de Campos, Alberto Caeiro, Ricardo Reis, Bernando Soares, António Mora), parla con loro, elabora conflitti ancora aperti, detta le sue ultime volontà, dialoga con i fantasmi da lui stesso creati che l'hanno accompagnato per tutta la sua vita. Sarà l'attore Massimo Popolizio, nei panni dello stesso Pessoa, ad incontrare i vari eteronimi - interpretati da Gianluigi Fogacci - e in questi appuntamenti come per magia tornerà a tratti anche ad incarnarli, a ripetere le loro parole, i loro gesti, in un'atmosfera sospesa e inquietante, quasi ne fosse posseduto. Si assiste così alle varie trasformazioni di Pessoa come ad un rituale di congedo definitivo dai suoi personaggi e quindi anche dalla vita. Lo accompagnano in questo percorso struggente la voce della giovane cantante di Fado Isabella Mangani e la chitarra portoghese di Felice Zaccheo.
Un addio alla letteratura e alla vita che negli artisti somiglia in maniera impressionante alla vita vera… Forse è la vita vera."
Nessun commento:
Posta un commento