Il conservatore Marcelo Rebelo de Sousa è il nuovo presidente del
Portogallo.
Professore ordinario, dal 2000 apparso settimanalmente in televisione
come commentatore politico, il 67enne ottiene più del 52% dei voti al primo
turno.
Rebelo de Sousa si è imposto soprattutto grazie alla popolarità
guadagnata sulla tv di Stato. Approfitta della divisione del partito
socialista, attualmente alla guida del governo che non è riuscito nemmeno a
indicare un candidato ufficiale.
I portoghesi danno così un contrappeso allo ‘strano’ esecutivo di
Antonio Costa, battuto nelle urne dai conservatori, ma primo ministro grazie
all’estrema sinistra.
Alle spalle di Rebelo De Sousa, staccatissimo, l’ex rettore
dell’Università di Lisbona, Antonio Sampaio da Novoa, che paga appunto la
diaspora della sinistra e ottiene circa il 22%.
Il blocco di sinistra si presentava con la sociologa Marisa Matias, la
candidata più giovane con i suoi 39 anni. L’eurodeputata è riuscita a ottenere
il 10% superando l’altra candidata socialista, l’ex ministra Maria de Belem.
9 milioni di portoghesi erano chiamati alle urne, l’affluenza è stata
inferiore al 50%. Voto boicottato nel piccolo Comune di Muro: i 1600 residenti
reclamano il raccordo alla rete ferrata urbana di Porto interrotto nel 2002.
Il presidente portoghese uscente, Anibal Cavaco Silva, ha rivendicato
il proprio “diritto al riposo” dopo due mandati di cinque anni ai vertici dello
Stato. Cavaco ha detto ai cronisti che lo attendevano al seggio che lascerà le
sue funzioni il 9 marzo, quando entrerà in carica formalmente il suo
successore.
Di Salvatore Falco
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