Lo sguardo di Karen Thomas sulla speranza
L’arte è uno degli strumenti privilegiati di trasmissione delle
emozioni e dei sentimenti umani. Attraverso il suo occhio attento
l’artista coglie vicende collettive o intime e le traspone su tela
rielaborandole con il suo poiein, termine greco che significa
inventare, comporre. Con la sua produzione un pittore attribuisce quindi
un nuovo e ricco significato all’ opera d’arte con cui narra eventi
umani o esistenziali. Tra questi ultimi vi è uno stato d’animo che può
condizionare fortemente il nostro modo di affrontare il percorso della
vita: la speranza. Essa non dovrebbe essere confusa con quella che viene
comunemente definita una “pia illusione”, bensì rappresenta un
atteggiamento mentale positivo che consente di progettare il futuro
anche nell’avversità. Questa è la prospettiva della mostra di Karen Thomas intitolata “I colori della speranza”, che verrà inaugurata il 3 novembre presso l’Istituto Portoghese di S. Antonio
a Roma in via dei Portoghesi 6. La personale gode, tra gli altri, dei
patrocini dell’Ambasciatore del Portogallo presso la Santa Sede Antonio
De Almeida Lima e della Rome University of Fine Arts, di cui Karen
Thomas è uno dei più qualificati docenti. Per l’artista i colori sono
uno dei mezzi privilegiati di comunicazione dei valori più alti
dell’uomo, su cui invita a riflettere. Per questo pone particolare
attenzione alla scala cromatica utilizzata, privilegiando il blu, icona
della libertà interiore, della tensione verso l’Assoluto. Accanto alla
cura delle sfumature della tavolozza Karen Thomas ha elaborato una sua
personalissima tecnica su plexiglass che, con le luci ed il design di
Claudio Zaccaretti, stupirà piacevolmente il visitatore della personale.
La mostra resterà aperta fino al 25 novembre da lunedì a sabato, dalle
18 alle 20.
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