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Premiati alla
Sala Zuccari del Senato i vincitori del Premio “Franco Cuomo International
Award”
Fiorella
Ialongo, 06 Dicembre 2017
Franco Cuomo è stato uno spirito aperto ed
indipendente, intellettuale eclettico proiettato verso l’infinito e la libertà.
Queste qualità
sono i valori che hanno ispirato il Premio “Franco Cuomo International Award”.
Esso intende premiare l’eccellenza nel proprio campo nell’ottica di un
confronto e di una conoscenza fra saperi e culture internazionali. Questa è la
presentazione del Premio svolta dai Presidenti Velia Iacovino ed Alberto Cuomo,
i quali hanno sapientemente diretto e coordinato le attività con grande
successo. Il riconoscimento è giunto quest’anno alla quarta edizione che si è
celebrata in occasione dei dieci anni dalla scomparsa di Franco Cuomo.
La cerimonia di
assegnazione si è svolta a Roma nella prestigiosa Sala Zuccari di Palazzo Giustiniani, Senato della Repubblica.
Il Premio è stato patrocinato dal Centro Europeo per la Pace e lo Sviluppo
delle Nazioni Unite ed è stato uno dei due principali eventi annuali voluti ed
organizzati dall’Associazione Ancislink, presieduta dal Prof. Franz Ciminieri.
La qualificata ed autorevole giuria internazionale è stata guidata dal Preside
della Facoltà di Linguistica dell’Università Roma Tre Otello Lottini. Nel corso
dell’evento la Presidente del Premio Velia Iacovino ha sottolineato che in
questa edizione a tutti i premiati sarebbe stato consegnato anche un dono
speciale: le nuove edizioni di due tra le più rinomate opere di Franco Cuomo.
Si tratta del romanzo bestseller “Gunther d’Amalfi”, giunto finalista al Premio
Strega ed in cui è narrata la storia di un cavaliere templare; e del saggio “I
Dieci”, con cui è stato tolto il velo sugli scienziati italiani che
sottoscrissero nel 1938 il Manifesto della Razza dando l’avvio alle
persecuzioni fasciste contro gli ebrei. Moderatore dell’evento è stato il
giornalista Giampiero Marrazzo.
Tra i premiati
si ricorda, per la sezione letteratura, il Rettore dell’Università Roma Tre
Luca Pietromarchi. Nella motivazione si legge che: “E’ uno dei più autorevoli
francesisti italiani e si è affermato nella più alta considerazione del mondo
culturale accademico italiano ed internazionale per una importante bibliografia
ed un significativo complesso di attività istituzionali, didattiche,
scientifiche, articolando una vasta gamma di esperienze in Italia ed
all’estero. La giuria lo premia per la sua attività di studioso complessa ed
ampia; per il suo ultimo lavoro: l’edizione italiana in versi con testo a
fronte (traduzione, introduzione e note) delle Favole (Libri I – VI) di La
Fontaine, edizione di grande qualità che si pone come un punto di riferimento
essenziale sull’opera seicentesca”. Durante il discorso di ringraziamento il
Rettore dell’Ateneo romano ha annunciato di aver formalizzato al Presidente
della Regione Lazio Nicola Zingaretti la disponibilità dell’Università Roma
Tre, qualora vi fossero le condizioni, di progettare un Politecnico del Mare ad
Ostia. Si tratterebbe di un’importante opera di riqualificazione del territorio
che consentirebbe il trasferimento sul litorale romano delle competenze
universitarie di eccellenza in ambito marino.
Tale iniziativa
ha ricevuto, nel corso di un intervento alla premiazione, il plauso della
Presidente Commissione Cultura al Parlamento Europeo Silvia Costa (in foto con
il Rettore Luca Pietromarchi). Ella ha sottolineato la ricchezza e profondità
dell’ Umanesimo di cui il Premio intende riconoscere l’alta valenza nelle sue
differenti forme espressive; in questa linea ha anche ricordato che il 2018
sarà l’anno dedicato alla valorizzazione e tutela del patrimonio culturale. Per
la sezione giornalismo e saggistica si evidenzia tra i premiati un’affermata
giornalista televisiva: Adriana Pannitteri. Nella sua motivazione si legge:
“Per aver raccontato storie da grande giornalista e scrittrice con la
sensibilità e la distanza necessarie ad analizzare i fatti in profondità al di
là del clamore del momento nel loro sentimento autentico, storico, sociale,
umano”. Durante la presentazione è stata sottolineata la profonda umanità e l’
impegno civile della professionista con particolare riguardo al contrasto alla
violenza di genere anche attraverso il suo ultimo romanzo sul tema intitolato:
“Cronaca di un delitto annunciato”.
Tra i vincitori
del Premio Speciale si ricorda il Prof. Francisco de Almeida Dias con la
motivazione di aver saputo “raccontare il Portogallo agli italiani attraverso
la sua storia, artisti, scrittori, filosofi e fatto conoscere l’Italia ai
portoghesi. Promuovere il dialogo fra i popoli è la mission alla quale si
dedica con grandissima passione. Docente all’Università della Tuscia, per
cinque anni anche all’Università Roma Tre, è soprattutto membro culturale
dell’Istituto Portoghese di S. Antonio a Roma, istituzione nata dall’antico
ospizio che dal ‘400, insieme alla celebre ed omonima chiesa, è l’essenziale
riferimento per i pellegrini che arrivano nella Città Eterna e che è oggi senza
dubbio tra i più vivaci cenacoli culturali della Capitale” e di cui il Prof.
Francisco de Almeida Dias è anima. Il riconoscimento è avvenuto alla presenza
di S.E. l’Ambasciatore del Portogallo presso la Santa Sede Dott. Antonio
Almeida Lima, del Ministro Consigliere dell’Ambasciata del Portogallo presso lo
Stato italiano Dott.ssa Florbela Paraiba, del Ministro Consigliere
dell’Ambasciata del Portogallo presso la Santa Sede Dott.ssa Maria Manuel
Durao, dell’Addetto Culturale del Portogallo presso la Santa Sede e Rettore
dell’ Istituto Portoghese Rev. Mons. Agostinho da Costa Borges, del Ministro
Consigliere e Console generale del Guatemala presso la Santa Sede Dott.ssa
Adelina Viteri Fraser. Gli altri autorevoli e qualificati vincitori del Premio
sono stati: per la sezione letteratura il magistrato, scrittore raffinato e
drammaturgo Giancarlo De Cataldo, il quale ha saputo descrivere con rara
sensibilità l’animo umano e gli aspetti in ombra della realtà rendendo il
racconto della vita un’opera di pregio. Per la sezione teatro è stato premiato
il Direttore dello Stabile di Roma Antonio Calbi, per la sua eccelsa attività
di operatore culturale arricchendo la programmazione dell’Argentina a Roma un
caleidoscopio di spettacoli selezionati e di fama accanto alla realizzazione di
una serie di progetti tesi a sollecitare l’ attenzione collettiva.
Il secondo
premiato di questa sezione è particolare in quanto si tratta dello spettacolo
teatrale “Mediterri-Amo”: immagini, parole e musiche del nostro mare”. Con esso
è stato ripercorso un viaggio immaginario sulle sponde del Mediterraneo
raccogliendo le tante voci che provengono da esso. Tale iniziativa si è
inserita in un progetto internazionale più ampio teso a combattere alcune delle
piaghe più sanguinose: guerre, terrorismo, intolleranza, mancanza di dialogo.
Il riconoscimento è assegnato idealmente a tutti coloro che vi hanno
contribuito. Per la sezione arte il Premio è stato assegnato ad Oliviero
Rainaldi, il quale può essere annoverato tra gli esponenti di maggior rilievo
dell’arte contemporanea; ed a Marco Tirelli, il quale si pone come uno degli
artisti di maggior pregio italiani. Per la sezione giornalismo e saggistica è
stato premiato anche lo storico e professore ordinario all’Università Cattolica
del Sacro Cuore Agostino Giovagnoli per la sua capacità di sintesi, completezza
e puntualità nel descrivere la storia della Repubblica Italiana in particolare
nel suo ultimo libro intitolato: “La Repubblica degli italiani”. Un altro
Premio Speciale è stato assegnato al missionario Padre Giulio Albanese per
l’alta testimonianza di valori evangelici vissuti con i più poveri accanto sia
all’insegnamento accademico presso la Pontificia Università Gregoriana, sia
all’attività di giornalista attento ai bisogni degli ultimi su numerose testate
di primissimo livello.
Il terzo
vincitore del Premio Speciale è stato il Generale Angiolo Pellegrini,
Comandante della sezione Antimafia di Palermo dal 1981 al 1985, per l’esempio
di vita vissuta sull’ideale di giustizia accanto all’eroe moderno Giovanni
Falcone e proseguito con coerenza e forza anche successivamente alla tragica
scomparsa del magistrato, vittima della mafia. Al diplomatico algerino Idriss
Jazairy è stato assegnato un Premio Speciale Internazionale promosso
dall’European Center for Peace and Development per la sua arte nello
svolgimento del compito di Special Rapporteur of the Human Rights Council,
organismo intergovernativo delle Nazioni Unite. In tale attività il diplomatico
algerino Idriss Jazairy ha svolto in maniera eccelsa l’analisi degli effetti
devastanti sui diritti umani delle sanzioni e delle azioni di forza da parte di
alcuni Stati più forte rispetto ad altri in situazione di debolezza politica ed
economica.
Il Premio
Speciale alla carriera è stato assegnato allo scultore Krzysztof Bednarski, il
quale rappresenta un elemento di spicco tra gli artisti polacchi. Le sue opere
sono state esposte in numerosissime collezioni pubbliche e private; inoltre
collabora, tra le varie istituzioni, con l’Accademia delle Belle Arti di Roma.
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