sabato 6 dicembre 2008

Inauguração do Órgão de Santo António dos Portugueses



Viene da lontano il desiderio di un nuovo organo per la nostra bella Chiesa di S. Antonio dei Portoghesi in Roma.
Al riguardo la dottrina della Chiesa è molto chiara quando nel nº 120 della SC afferma: “Nella Chiesa latina si abbia in grande onore l'organo a canne, strumento musicale tradizionale, il cui suono è in grado di aggiungere un notevole splendore alle cerimonie della Chiesa, e di elevare potentemente gli animi a Dio e alle cose celesti”.
Dopo aver sentito molte e diverse opinioni ho deciso di seguire il consiglio di Giampaolo Di Rosa, sollecitando il Maestro Jean Guillou per il progetto che oggi vediamo realizzato.
È stata scelta la Casa organaria Mascioni, per le sue qualità e garanzie offerte, soprattutto in termini di competenza, affidabilità e, concretamente, in base alle condizioni finanziarie proposte.
Il risultato può essere oggi ammirato e, soprattutto, ascoltato: molte grazie!
Ecco quindi che il desiderio originario si compie per dar subito spazio al successivo.
E il tempo di Avvento è propizio per la benedizione e l’inaugurazione di questo magnifico strumento. «Come sono belli sui monti i piedi del messaggero di lieti annunzi che annunzia la pace, messaggero di bene che annunzia la salvezza, che dice a Sion: Regna il tuo Dio». Parafrasando il profeta Isaia (52,7) anche noi potremmo dire “come è bello questo organo che ci annuncia la pace come dono di Dio”.
Abbiamo vissuto quattro anni di solerte lavoro per conseguire il reperimento dei fondi, lanciando anche la campagna di sottoscrizione delle canne dell’organo, che è tuttora aperta all’adesione di tutti e avendo chiesto a varie Istituzioni portoghesi e italiane.
Pur tuttavia ci siamo accontentati con tanti piccoli gesti, come quello della vedova povera che donava quel poco di cui disponeva (Lc 21,2), così come si legge nel Vangelo. Come lei, ne sono certo, ci sono state persone che hanno dato pur avendo esse stesse bisogno. A tutte queste persone un profondo ringraziamento a mio nome e per conto dell’Istituto.
Sento il dovere di ricordare e ringraziare alcune Istituzioni portoghesi che hanno voluto partecipare: i Comuni della Regione dell’Alto Tâmega, terra di origine del fondatore di questo Istituto, ed anche mia, il Governatore Civile di Vila Real, la Diocesi di Leiria-Fátima e il Santuario di Fátima.
La presenza quest’oggi di Sua Eccellenza Reverendissima Mons. Gianfranco Ravasi, Presidente del Pontificio Consiglio della Cultura, è per noi un onore e un motivo di grande gioia.
È incoraggiante vedere che chi abbia, nella Chiesa, la massima responsabilità per la cultura, creda nel nostro progetto e ci stimoli a proseguire. Per questo la Comunità Portoghese di Roma Le sarà eternamente grata.
Già si dice che sia il miglior organo di Roma.
Il Maestro Giampaolo Di Rosa, organista titolare, assumerà la direzione artistica di questa nuova tappa del nostro cammino e ci aiuterà a garantire una programmazione intensa già a partire dalla Festa dell’Epifania: la Messa domenicale con l’organo seguita, ogni volta, da un concerto.
Vorrei concludere con una citazione del Santo Padre Benedetto XVI in occasione della Sua benedizione dell’organo della Alte Kapelle di Ratisbona il 13 settembre 2006:
«L'organo, da sempre e con buona ragione, viene qualificato come il re degli strumenti musicali, perché riprende tutti i suoni della creazione e – come poco fa è stato detto – dà risonanza alla pienezza dei sentimenti umani, dalla gioia alla tristezza, dalla lode fino al lamento. Inoltre, trascendendo come ogni musica di qualità la sfera semplicemente umana, rimanda al divino. La grande varietà dei timbri dell'organo, dal piano fino al fortissimo travolgente, ne fa uno strumento superiore a tutti gli altri. Esso è in grado di dare risonanza a tutti gli ambiti dell'esistenza umana. Le molteplici possibilità dell'organo ci ricordano in qualche modo l'immensità e la magnificenza di Dio».


Mons. Agostinho Borges
Rettore




Il nuovo Grand’Organo Mascioni, progettato da Jean Guillou, della Chiesa di S. Antonio dei Portoghesi in Roma, Chiesa nazionale del Portogallo, commissionato dal Rettore Mons. Agostinho Borges, rappresenta un unicum nella capitale italiana, in quanto ad originalità e funzionalità nello spazio sacro di accoglienza.
La qualità del nuovo organo è sinfonica, con un complesso “gioco” interattivo fra i differenti registri distribuiti fra le quattro tastiere e il pedale, alcuni essendo basati su sei ottave reali.
Inoltre il criterio di “metamorfosi timbrica” così come la trasmissione sensitiva ne fanno uno strumento autenticamente complesso concepito in uno spazio non grande, laddove nulla è stato intaccato dal punto di vista delle architetture e di ciò che già esiste nella Chiesa.
La funzione dell’organo è quella di suonare, e suonare in maniera idonea nella liturgia.
Ma l’organo, strumento a canne, a tasto e ad aria, nasce e si presenta in maniera poliedrica.
Già la maestria concettuale di Guillou unitamente all’arte costruttiva della Famiglia Mascioni dimostrano questo.
Ulteriormente il programma dell’organo di S. Antonio vedrà considerare lo strumento in modo attivo in quanto soggetto nello spazio sacro in cui si trova: interpretazione permanente di tutto il repertorio, solista e con altri strumenti e voci, improvvisazione, composizione originale odierna.
Questi gli aspetti fondamentali che si offriranno ogni domenica e per tutto l’anno alla comunità portoghese, ma anche a quella romana ed a tutti i pellegrini che verranno nella nostra Chiesa, primo esempio di rinnovata arte organistica europea in Roma.

Giampaolo Di Rosa
Organista Titolare







Chiesa di Sant’Antonio dei Portoghesi in Roma

Benedizione/ Inaugurazione dell’Organo



PROGRAMMA:


7 Dicembre 2008, Ore 11:00

Santa Messa - II Domenica di Avvento


Presiede: S. E. R. Mons. Gianfranco Ravasi
Presidente del Pontificio Consiglio della Cultura


Domenica 7 Dicembre 2008, Ore 17:00

Concerto Inaugurale

Jean Guillou


Progettista dell’organo Mascioni di S. Antonio dei Portoghesi in Roma
Organista titolare di St. Eustache in Parigi


J. S. BACH (1685-1750)
Preludio e fuga in mi minore BWV 548

FREY JACINTO (Sec. XVIII)
Toccata

C. SEIXAS (1704-1742)
2 Toccate

A. VIVALDI (1678-1741)/J. S. BACH
Concerto in do maggiore BWV 594
Senza indicazione di tempo
Recitativo (Adagio)
Allegro

J. GUILLOU (1930)
Sagas n. 2, 1, 6

C. FRANCK (1822-1890)
Corale III

Improvvisazione


Jean Guillou
Jean Guillou (nato nel 1930 ad Angers) esprime la sua creatività tramite molteplici sfaccettature della sua arte.
Come interprete, ha considerevolmente superato i limiti della tecnica strumentale organistica. Dal 1963 è stato nominato organista titolare della prestigiosa chiesa parigina di Saint-Eustache. Pianista in ugual misura, ha dato nuova vita alla Sonata per pianoforte di Julius Reubke, un allievo di Liszt morto a 24 anni e autore di due capolavori: questa Sonata per pianoforte e la Sonata per organo, interpretate in uno stesso concerto e incise congiuntamente solo da Jean Guillou. Nel 2002 ha inaugurato il pianoforte a pedaliera di Borgato, con un concerto al Teatro Olimpico di Vicenza ed uno all'Opéra Royal di Versailles.
Come compositore, fin dalla sua giovane età, ha sviluppato un mondo musicale di inconfondibile individualità, dalla potente eloquenza drammatica. Ha rivelato nuovi orizzonti nel trattamento dell'organo e gli ha dato una vita cameristica impiegandolo in dialogo col pianoforte (Colloques n° 2, 4, 5, 7) , con altri strumenti (violino, violoncello, tromba, flauto, clarinetto, percussioni, marimba), o con la voce, senza dimenticare i 7 Concerti per organo ed orchestra. Il suo libero estro poetico pervade anche 3 Sinfonie, 2 Concerti per pianoforte, opere vocali, pianistiche, cameristiche (tra le quali il Trio per 3 violoncelli, il Quartetto per oboe ed archi). La sua opera è ormai disponibile da Schott Musik.
Come improvvisatore, dà nuovi impulsi all'improvvisazione autenticamente creativa, liberata dagli stilemi del passato.
Ha sviluppato un pensiero novatore nell'arte organaria, tradotto in pratica in diversi organi realizzati su suo progetto. Ricordiamo gli organi dell'Alpe d'Huez, del « Chant d'Oiseaux » a Bruxelles, del Conservatorio di Napoli, della Tonhalle di Zurigo, della Sala dei Concerti a Tenerife. Il suo progetto per Tenerife – un'organo diviso in 8 casse e 12 corpi sonori – conferisce allo strumento una dimensione drammatica visto che può essere suonato dalla consolle a 4 tastiere o anche da 9 organisti con 8 altre tastiere. Quest'idea ha dato vita alla sua opera La Révolte des Orgues, presentata in prima assoluta il 12 maggio 2007 a Landsberg (Germania).
Lo sviluppo estremo delle sue concezioni si riassume nell'Organo a Struttura Variabile la cui descrizione è contenuta nel suo libro L'Orgue, Souvenir et Avenir, giunto alla terza edizione francese, alla seconda edizione tedesca ed in preparazione per la prima edizione italiana (Carrara). Questo libro espone, oltre alla storia dello strumento, le sue idee sull'essenza complessa dell'organo al quale vuole conferire la massima ricchezza poetica.
Scrittore, Jean Guillou è l'autore di numerosi testi sulla musica, di esegesi letteraria, e anche di poesie. I suoi testi appaiono nelle sue opere musicali Alice au pays de l'orgue (per organo e recitante), Aube (per 12 voci ed organo), Poème de la Main (per soprano ed organo), Echo (per coro e complesso strumentale).
Didatta, ha insegnato dal 1970 al 2005 al Meisterkursus di Zurigo (accanto a Geza Anda, Nathan Milstein, Gregor Piatigorsky, Vladimir Spivakov), indirizzando più di 300 giovani artisti di ogni paese.
La sua discografia per l’etichetta Philips comprende, oltre ai 9 CD che ripropongono le registrazioni effettuate negli anni 1960 e 70, sette CD delle sue opere per organo, altri strumenti e voce, l'Integrale Bach, un CD sul Doppio Pianoforte Borgato, e un CD dedicato a Mozart. Altre case discografiche (Dorian, Festivo, Pierre Vérany, Carrara) completano la sua discografia.
Un libro di interviste, realizzato da Jörg Abbing e arricchito da numerosi testi, è pubblicato in Germania (« Jean Guillou, Colloques », Dr.J. Butz Musikverlag, 2006).
La sua opera è oggetto di parecchie tesi – di Jean-Philippe Hodant (« Rhétorique et Dramaturgie musicale dans l'oeuvre de Jean Guillou »), di Thomas Dahl (sull'opera concertante), di Giampaolo di Rosa (sull'arte della registrazione e le sue implicazioni strutturali) – e anche di lavori di analisi da parte di Sylviane Falcinelli.
Lunedì 8 Dicembre 2008, ore 17


Immacolata Concezione, Patrona del Portogallo
Messa Solenne

Presiede
Sua Emª. Rev.ma il Cardinale José Saraiva Martins
già Prefetto della Congregazione delle Cause dei Santi


Organista Titolare: GiampaoloDi Rosa




10 dicembre 2008, Ore 21:00

CONCERTO

Giampaolo Di Rosa

Organista titolare S. Antonio dei Portoghesi in Roma

Giorno del centenario della nascita di Olivier Messiaen

La Nativité du Seigneur

Neuf Méditations

1. La Vierge et l’enfant
2. Les bergers
3. Desseins éternels
4. Le Verbe
5. Les Enfants de Dieu
6. Les Anges
7. Jésus accepte la souffrance
8. Les Mages
9. Dieu parmi nous


Quest’opera è stata composta nel 1935 a Grenoble ed eseguita nel 1936 da F. Daniel-Lesure, J. Langlais e J.J. Grunenwald.
Il ciclo, costituito da nove episodi in forma di meditazione, è uno dei più eseguiti e, secondo il compositore, uno dei più riusciti, originale e precursore.
La strutturazione teologica è basata su cinque momenti:
Predestinazione realizzata dall’incarnazione del Verbo (episodio n. III), Dio vivente in mezzo a noi, Dio sofferente (IX, VII), le tre nascite: eterna del Verbo, temporale di Cristo, spirituale dei cristiani (IV, I, V), personaggi tipici dell’atmosfera natalizia (VI, VIII, II).
“L’organo di S.Antonio” nasce quindi provvidenzialmente anche sotto gli auspici di uno fra i maggiori compositori di musica sacra dell XX secolo, egli stesso organista ed improvvisatore, con la cui musica esprime la sua fede di credente in Dio: Olivier Messiaen.


Giampaolo Di Rosa
Pianista, organista, cembalista, compositore, improvvisatore, analista, docente

- Discepolo di Mons. V. Miserachs (composizione), G. Kaunzinger (organo), G. Wilson (cembalo e prassi dell’interpretazione storica), Jean Guillou (interpretazione organistica), J. P. Oliveira (teoria e analisi musicale).
Studi svolti in Italia, Francia, Germania e Portogallo, conseguendo sette titoli e diplomi, tra cui il Master in performance e il dottorato in analisi musicale.

- Concertista, compositore, professore di organo, improvvisazione e analisi dell’Università Cattolica di Porto, ricercatore del Centro in scienze e tecnologie delle arti e del Consiglio Scientifico.

- Direttore artistico di festivals organistici in Europa, organista titolare dei monumentali organi iberici della Cattedrale dell’Arcidiocesi di Braga, organista ad honorem della Chiesa del Seminario Maggiore di Porto, cordinatore musicale della fondazione della Misericordia di Guimarães nonché organista titolare della Chiesa Arcipretale di Aprilia della Diocesi di Albano e della Parrocchiale di Oberthulba della Diocesi di Würzburg.

- Organista titolare del nuovo grand’organo Mascioni della Chiesa di S. Antonio dei Portoghesi in Roma, nominato nel settembre 2008 dal Rettore Mons. Borges.

http://www.giampaolodirosa.com/

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