lunedì 11 giugno 2018

FIORELLA IALONGO sulla mostra di Maria Almeida Cunha all'IPSAR






Uno degli astri nascenti nel panorama culturale portoghese è Maria Almeida Cunha, la quale è tra i migliori laureati della prestigiosa Facoltà di Belle Arti dell’Università di Porto, punto di riferimento formativo di qualificati artisti lusitani.

Ella espone per la prima volta in Italia negli storici locali dell’Istituto Portoghese di S. Antonio in Roma, nell’omonima via al civico n. 2  con una mostra dal titolo: “La persona con i paesaggi dentro”.

In occasione del vernissage il curatore della personale, il Prof. Francisco de Almeida Dias, docente all’Università della Tuscia, ha affermato che l’artista prosegue attualmente i suoi studi specialistici nello stesso Ateneo, sviluppando una ricerca interdisciplinare che esplora la plasticità delle opere prodotte attraverso creazioni in vetro, fotografia, pittura, scultura e tecniche di incisione e impressione. In questa mostra si espongono due fasi successive e graficamente molto distinte di questa ricerca. Nelle opere esposte nella prima stanza di ingresso l’artista rivela qualità caravaggesche, le forme del corpo emergono drammaticamente da uno sfondo molto scuro. Solo che queste sono forme del suo corpo, e dunque rivelano una indagine su se stessa, sul suo stare nel mondo. E’ una simbiosi tra il corpo e ciò che sente e registra nella memoria del suo corpo che cammina. Ed è questo camminare, evolversi, che fa da ponte verso la seconda parte della mostra sita nelle ultime sale della galleria e denominata il “tesoro nascosto”. Nei quadri la forma è diluita in un astrattismo raffinato, la cui tecnica fissa qualcosa di molto più velocemente mutevole che il corpo: le nuvole del cielo in movimento. La gioia dell’artista si esprime in modo contenuto, si distende nel suo sguardo intelligente poiché non si tratta di un ritratto delle nuvole, ma di un approccio concettuale a ciò che vive e sente nel contatto di quel corpo, esplorato prima, con il cielo, con lo spazio intorno. Questo è dunque il “filo rosso” di cui parla la mostra e che giustifica il titolo evocativo di paesaggi interiori dell’ Essere umano, ed anche il percorso che l’artista invita a percorrere insieme a lei al visitatore. 

La mostra offre un intrigante virtuosismo basato sui contrasti tra la materialità del corpo e le evanescenti, eteree atmosfere delle nuvole. Nel primo caso è affascinante la rappresentazione delle figure che emergono nel quadro che sembrano rischiarare lo scuro delle tenebre nello sfondo. Inoltre, questo emergere dallo scuro attraverso la luce da parte dei corpi, unito ad una raffinata attenzione ai particolari, evidenzia lo spazio occupato dai frammenti del fisico e colpisce decisamente il visitatore a tal punto che, in un quadro, pare che i piedi disegnati in movimento vogliano uscire dalla tela. In riferimento alla seconda parte della mostra sono da sottolineare sia le incisioni dei lavori preparatori, sia la tecnica di cui ci ha parlato l’artista nel corso di un’intervista che ci ha gentilmente concesso durante il vernissage.

In essa Maria Almeida Cunha ha rivelato che ha nella prima sezione vi sono i lavori in cui si è cimentata in un confronto introspettivo utilizzando un approccio di stampo tendenzialmente “classico”, anche nell’uso dei materiali come l’olio e la grafite su tela. Nella seconda parte della mostra vi sono le tele in cui l’artista ha esplorato altri campi della pittura più moderne con l’utilizzo di sostanze quali gli acrilici su carta. La tecnica adoperata, a stratificazioni, è servita per sottolineare le proprie tensioni di liberazione e leggerezza accanto al desiderio di condivisione del proprio cielo interiore con l’osservatore. La mostra gode del patrocinio dell’ Ambasciatore del Portogallo presso la Santa Sede Antonio Almeida Lima; è visitabile tutti i giorni fino al 16 giugno, da lunedì a sabato, dalle 17,00 alle 20,00.

La redazione di Matchnews si unisce agli amici dell’Istituto Portoghese nella gioia per i seguenti festeggiamenti:

- domenica 10 giugno, alle ore 17, Santa Messa solenne (in lingua portoghese) presieduta da S.E.R. Mons. José Avelino Bettencourt, Arcivescovo titolare di Cittanova / Nunzio Apostolico in Georgia e Armenia, con benedizione e distribuzione del pane di Sant’Antonio da Lisbona e di Padova, per festeggiare il Santo che unisce più fortemente l’Italia e il Portogallo ed anche il Giorno del Portogallo e di tutte le Comunità lusitane sparse per il mondo ed in particolare dell’ Istituto Portoghese;

- la nomina a cardinale del Vescovo di Leiria-Fátima Mons. António Marto, annunciata da Papa Francesco alcuni giorni fa, e che avverrà nel corso del concistoro del 28 giugno. Sabato 30 giugno, alle ore 18, Santa Messa solenne in azione di grazie, presieduta dall'Em.mo Card. António Augusto dos Santos Marto, Vescovo di Leiria-Fatima;

- inoltre, l’Istituto Portoghese propone un qualificato  programma concertistico (organo, pianoforte, chitarra, musica da camera) di cui si ricorda in particolare  quello del pianista portoghese Vasco Dantas, sabato 16 alle ore 19. Il programma completo al  seguente indirizzo: http://www.ipsar.org/index.php?option=com_content&view=article&id=134&Itemid=174


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