giovedì 5 gennaio 2017

Il felice anno nuovo di Renzo Sicco

O nosso amigo Renzo Sicco venceu uma batalha muito importante. Muitos parabéns, caro Renzo! Vida longa e feliz e cheia de saúde é o que te desejamos, de todo o coração! Bom ano novo de 2017!

 

IN http://www.assembleateatro.com/ho-un-tumore-aggiornamenti

 

03 gennaio 2017 – Ora posso augurare un più convinto “buon anno” a tutti voi

Il Capodanno e’ da tempo un confine simbolico che nel nostro vivere occidentale ha smarrito ogni significato e congiunzione con i momenti astrali o con i grandi mutamenti epocali simbolici, E’ un passaggio codificato, una convenzione e in quanto tale lo viviamo.
Ci lasciamo dietro l’anno trascorso e riempiamo di aspettative e buoni propositi quello che viene.
Se cosi e’, per me, questo 2017 dal 3 gennaio e’ davvero un anno nuovo  e posso sottolineare un anno buono.
Infatti il medico dell’ospedale in cui sono stato operato di tumore mi ha comunicato il responso dell’esame istologico con un “OTTIMO RISULTATO ONCOLOGICO”.
La medicina ha vinto, il mio tumore e’ debellato.
Ovvio ci sono ancora mesi di controlli ed esami,ma non sono necessarie radio o chemio terapie. Insomma devo solo pazientare e superare lentamente i naturali postumi post operatori.E’ un bel cambiamento.
Ancora una volta la notizia mi ha stordito. Uguale e contraria al 13 di agosto. Ho impiegato un po’ a capire. Cioe’ ho capito ma ho dovuto metabolizzare inchiodato alla sedia. In quest’ ultimo mese diversi contrattempi fisici mi avevano indotto ad attendermi il peggio cosicche’ dentro di me mi ero attrezzato ad un responso negativo. Riceverlo contrario mi ha spiazzato e non mi ha generato immediatamente la felicita’ che sarebbe stata plausibile. Cosi’ ho impiegato cinque minuti prima di riuscire a dire “brindiamo!”
Strano davvero l’animo umano o meglio forse semplicemente umano il processo di costruire per ognuno di noi le necessarie difese.Mettersi al sicuro contro le fragilita’. Si perche’ di questo si tratta. Questa e’ la lezione che ho imparato in questo tempo: la nostra fragilita’:
Quando di fronte ad un ascensore rotto due piani di scale che prima salivi d’un balzo ti paiono la scalata dell’Everest, quando cento metri di marciapiedi ti producono un fiatone da doverti sedere, quando il tuo perimetro di vita e’ legato alla presenza di un bagno dove poter urinare, quando tutto questo accade il senso della tua fragilita’ diventa ineluttabile. Tu che a balzi hai attraversato il mondo e che solo perche’ non c’e’ ancora un viaggio diretto non sei stato sulla Luna a fare spettacoli, ti senti sicuro soltanto nel micromondo del tuo reparto o del tuo appartamento e cosi la tua forma di vivere e i tuoi progetti si restringono. Non ti fa piacere ma diviene la tua risposta necessaria.
Ecco perche’ il mio 3 gennaio riapre porte. Non so ancora se cancella questo per me brutto 2016 che con la scomparsa di mia madre prima e col tumore poi si e’ dipanato come un anno di morte, non lo so. Ho ancora certamente bisogno di tempo per trovare risposte, ma sento che “l’insostenibile leggerezza dell’essere” a me si ripresenta come un  piacere e la vita davvero assume un altro peso. Il tornare ad essere vincente rioffre uno sguardo piu’ sicuro sul futuro.
Dunque adesso posso dirVi davvero con maggior convinzione Buon Anno e come invita a fare la mia Compagnia posso tornare ad “allargare gli orizzonti”
Renzo Sicco

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