martedì 14 aprile 2015

Stefano Valente scrive la "Breve storia della fantascienza e del fantastico in Portogallo"

O nosso antigo aluno e amigo STEFANO VALENTE está a publicar no site letturefantastiche.com um estudo atento e detalhado sobre a história da ficção científica e do fantástico em Portugal.

Outras vezes temos publicado neste blog textos do Stefano, da mais diversa natureza. Todos, porém, acusam a sua grande inteligência, sensibilidade e cultura. Agradecemos ao Stefano a autorização de aqui publicar a primeira parte do texto que podem encontrar em:

Boa leitura! 


Breve storia della fantascienza e del fantastico in Portogallo
a cura di Stefano Valente


I. GLI ESORDI

Una rappresentazione della Passarola di padre Bartolomeu de Gusmão (credit immagine)
La prima "caravella del pensiero": la Passarola di padre Bartolomeu de Gusmão
Senza tener conto della coppia mitica di Dedalo e di suo figlio Icaro, che fugge dal labirinto di Cnosso grazie ad ali artificiali, il primo uomo a spiccare il volo sarebbe stato un portoghese: padre Bartolomeu de Gusmão.

Siamo nell'anno 1709, lo scenario è la Casa da Índia di Lisbona, l'istituzione che amministra i territori e i commerci delle colonie lusitane. Il gesuita Bartolomeu Lourenço de Gusmão è un giovane e geniale inventore: si è appena trasferito dal natio Brasile - allora dominio della corona portoghese - dove si è già segnalato per la costruzione di un sistema idraulico per pompare le acque fluviali nel seminario dei suoi studi. Ma il congegno che adesso esibisce, alla presenza della nobiltà e del re Dom João V, è strabiliante: si tratta di un vascello volante, in grado di sollevare in aria il suo manovratore.

In realtà della Passarola, o Barcarola - come è tuttora ricordata - del «sacerdote volante» sappiamo assai poco. Doveva essere una sorta di mongolfiera o dirigibile ante litteram, tanto che un cronista dell'epoca parla di un globo di cartone pesante al cui fondo era posta una caldaia con del fuoco. Di sicuro si trattava di un progetto che solleticava la fantasia dei regnanti, aprendo prospettive fino ad allora inimmaginabili sia nel campo commerciale sia in quello delle applicazioni militari.

A ogni buon conto, da quell'8 di agosto del 1709, la Passarola fa il suo ingresso nell'immaginario collettivo di un intero popolo. Una presenza che - è il caso di dirlo - non ha mai smesso di aleggiare nelle visioni lusitane. Ritroveremo la Passarola e il suo creatore, quel «padre voador» Bartolomeu de Gusmão, come elementi-cardine di Memoriale del Convento (Memorial do Convento, 1982), l'opera più nota di José Saramago, premio Nobel per la letteratura.

Breve storia della fantascienza e del fantastico in Portogallo
a cura di Stefano Valente
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2 commenti:

Anonimo ha detto...

molto divertente! povero padre Gusmao sj: così sfortunato che quando presentò la sua invenzione a Lisbona davanti a un parterre incuriosito il suo pallone in forma di uccello andò a colpire il cornicione di un edificio a causa dell'imperizia degli attendenti e finì tutto in rovina... poi non bastando il vento ci pensò l'inquisizione a impedirgli di presentare nuovamente la sua invenzione: fu costretto a riparare in Spagna dove terminò i suoi giorni in esilio e dimenticato. Altro che fratelli Montgolfier...

Coisaspequenas ha detto...

Interessantissimo!
Grazie Stefano!

Isabella