http://www.matchnews.it/it/arte-cultura/1663-in-mostra-all-ipsar-le-opere-di-oreste-casalini-dal-1998-al-2018.html
Oreste
Casalini è un artista eclettico con ricche esperienze internazionali a
New York, Dubai, Mosca, ed impegni di prestigio come la progettazione
del restyling della metropolitana di Napoli e la vincita del concorso
LUAS Art Competition per la metropolitana di Dublino.
Senza
dimenticare, nel 2010, la partecipazione come artista e curatore alla
Biennale di Architettura di Venezia all’interno del progetto E-picentro,
il cui tema è stato dedicato al terremoto che ha drammaticamente
devastato l’Aquila. Le opere realizzate in quest’ultima occasione sono
una cospicua parte della mostra intitolata: “Oreste Casalini. Una
moltitudine. Opere dal 1998 al 2018” a cura di Paola Pallotta.
Essa si
tiene presso l’Istituto Portoghese di S. Antonio a Roma, nell’omonima
via, con apertura dal martedì al sabato dalle 16 alle 20. L’evento è
realizzato sotto l’alto patrocinio dell’Ambasciatore del Portogallo
presso la Santa Sede Dott. Antonio Almeida Lima. In occasione del
vernissage ci ha gentilmente concesso un’ intervista l’artista il quale
ha dichiarato che nella mostra vi è un aspetto particolare della sua
attività, ovvero quello legato all’amore che ha sempre coltivato per la
pittura intesa come una disciplina che deve essere padroneggiata e
conosciuta per poter essere espressa. Essa ed il disegno vengono
ritenuti come strumenti privilegiati per riflettere, pensare, nella
linea metafisica della tradizione pittorica italiana, e non
semplicemente quali tecniche di rappresentazione, magari legate ad una
tendenza del momento. Si tratta di un qualificante elemento
raffigurativo che è rimasto costante nel tempo.
Tale
caratteristica rivela l’ aspetto intimo dell’artista, la cui produzione è
molto legata anche a quelli che sono i “geni” dell’ italianità ed in
particolare della romanità. Casalini si è formato artisticamente alla
facoltà di Architettura, quando essa era ancora legata all’Accademia
delle Belle Arti e nell’ Ateneo vi erano grandi maestri come Furio
Fasolo. Per loro la storia dell’arte poteva essere appresa non tanto sui
libri, quanto raffigurando con carta da spolvero e carboncino musei e
chiese per ricercare i volumi, la prospettiva. Era quindi
un’assimilazione dinamica dell’architettura. Accanto ai precedenti
fattori vi è stata una personale reinterpretazione della Tradizione
contestualizzandola nell’attualità, non intendendo l’arte in maniera
fissa e determinata.
Questa
concezione è legata ad un’esperienza personale altamente
professionalizzante della fine degli anni ’80. In quel periodo Casalini
ed altri suoi coetanei hanno iniziato a lavorare con degli artisti
famosi in studi del quartiere S. Lorenzo a Roma. In sostanza, sono stati
i loro assistenti e si sono formati come nelle botteghe classiche, per
cui i circoli artistici sono stati una sorta di laboratorio alchemico in
cui l’elaborazione concettuale è stato il passo successivo e non la
premessa della produzione artistica. Tali competenze si ritrovano
nell’installazione della mostra il cui fine principale è quello di
evidenziare il valore della collettività sottolineando sia quello che vi
è in comune al suo interno, sia le differenze fra le persone, ognuna
con una propria individualità.
Ciascuno
ha la sua dimensione che può essere separata dal tutto, pur restando
nell’insieme e costituendo parte di un ritmo generale che è molto più
forte di quello che, come singolo, ognuno è in grado di seguire. Tra gli
appuntamenti dell’Istituto Portoghese si ricorda il ciclo di conferenze
intitolato “I sentieri del pensiero contemporaneo”. Il qualificato
relatore sarà il Prof. Giovanni Cogliandro, docente presso le Università
Tor Vergata e Pontificia Università Gregoriana.
Gli
incontri si terranno alle ore 18,00 nei giorni 21 marzo ed 11 aprile,
avranno come tema rispettivamente la “Secolarizzazione e autenticità
dell’esperienza religiosa” e “L’etica delle virtù e fioritura della
persona umana”.
FIORELLA IALONGO
http://www.matchnews.it/it/arte-cultura/1663-in-mostra-all-ipsar-le-opere-di-oreste-casalini-dal-1998-al-2018.html
Nessun commento:
Posta un commento