Può capitare in questi giorni a chi si aggiri intorno al centro storico di
imbattersi per caso nella grande artista portoghese Bela Silva, che è venuta a
Roma per un piccolo soggiorno in cui festeggia anche il suo compleanno.
«La Bela e le bestie» era il titolo di un reportage di qualche anno fa,
pubblicato dal giornale portoghese Expresso, in cui l’irreverente artista
esordiva dicendo che il senso dell’umorismo è uno degli aspetti fondamentali
della sua vita e della sua arte. Considerata una delle principali ceramiste
della nuova generazione e avendo arricchito questo modo di espressione artistica
tipicamente portoghese con un originalissimo bestiario, appena arrivato del
mondo dei suoi sogni, Bela Silva è anche un’artista dalla forte proiezione
internazionale - avendo frequentato il Norwich Fine Arts nel Regno Unito e la
School of The Art Institute of Chicago negli Stati Uniti, vivendo attualmente
tra Lisbona e Bruxelles, Belgio.
A Roma è arrivata nel maggio del 2009 per la collettiva “Gruppo di famiglia
in un interno” nella galleria dell’Istituto Portoghese di Sant’Antonio,
portando alcune delle sue bestioline nel bagaglio: 15 sculture in ceramica con
applicazioni varie - materiali di riciclo, che stimolano fortemente la mola
creativa dell’artista - e alcuni disegni in cui risalta un altro aspetto
importante della sua estetica, il colore, usato in accostamenti vivissimi anche
in alcuni degli importanti progetti pubblici a cui l’invitarono a partecipare -
come la rinnovata stazione della metropolitana di Alvalade, a Lisbona.
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