Il titolo vuole essere un
omaggio ad Antonio Tabucchi, scrittore e intellettuale che ha vissuto nella
capitale portoghese e che, con “Sostiene Pereira” e altri suoi libri, ha
raccontato il Portogallo a tanti italiani. “I Figli di Tabucchi” è un documentario
che, attraverso le storie di alcuni nostri connazionali, racconta perché queste
persone hanno scelto di vivere a Lisbona. Ricercatori, impiegati, musicisti, attori,
ecc. appaiono nel film con le loro storie e le loro emozioni.
Negli ultimi anni molti
giovani portoghesi sono emigrati dal loro paese in cerca di lavoro. Al
contrario, molti italiani sono arrivati nella capitale lusitana. Perché?
Di questa scelta in
controtendenza racconta il film: sono le storie di alcuni italiani emigrati in
Portogallo, da metà degli anni '90 fino ai giorni nostri.
Per conoscere tutte queste storie, non vi resta che guardare il primo
documentario sugli italiani a Lisbona, “I Figli di Tabucchi” – realizzato da
Massimiliano Rossi (traduttore freelance), Luca Onesti (videomaker e fotografo)
e Daniele Coltrinari (giornalista freelance) – Per poterlo fare troverete tutte
le informazioni su questo link: http://linkpdb.me/9141 e sulla pagina
facebook: www.facebook.com/ifigliditabucchi.
Potete
inoltre contattarci alla e-mail: ifigliditabucchi@gmail.com
"I Figli di Tabucchi - Italiani a Lisbona", il
primo film-documentario sugli italiani a Lisbona
Dichiarazioni
film Massimiliano Rossi
"Il
paese è ancora in crisi e molti giovani portoghesi emigrano nelle ex colonie per cercare
lavoro. Nonostante questo gli italiani continuano ad emigrare a Lisbona.
Ecco, il film cerca di
offrire un punto di vista su questa scelta
in controtendenza”.
Biografia Massimiliano Rossi
Traduttore freelance e insegnante di italiano, si
divide tra Roma e Lisbona ormai da 8 anni.
Dichiarazioni film Luca Onesti
"Lisbona sta cambiando molto, sempre più
velocemente negli ultimi anni: la crisi ha accelerato ed estremizzato questi
cambiamenti. Arrivano sempre più turisti, i prezzi stanno aumentando, il centro
di Lisbona è sempre meno "popolare".
Biografia Luca Onesti
Nato a Cosenza, si occupa di fotografia, editoria e
giornalismo. Ha collaborato con diversi registi alla realizzazione e alla
fotografia di film e documentari.
Dichiarazioni film Daniele Coltrinari
"Ultimamente si parla di Lisbona e del Portogallo
per via dei tanti pensionati stranieri e italiani che arrivano qui, trovando
una situazione fiscale più conveniente rispetto ai loro paesi d'origine. Quello
che si sa poco è che ci sono anche tante persone tra i 25 e i 45 anni che
vivono e lavorano nella capitale portoghese"
Biografia Daniele Coltrinari
Nato a Ciampino (Roma) è un giornalista freelance. Ha
scritto reportage su Lisbona e sul Portogallo per Lettera 43, Linkiesta e
Pagina99. Ideatore e curatore, insieme a Luca Onesti di Sosteniamo Pereira (www.sosteniamopereira.org) il sito che si occupa di Lisbona e
del Portogallo. Sempre insieme a Luca Onesti ha pubblicato l'ebook 40
anni dopo la rivoluzione dei garofani.
Lisbona sta cambiando molto, sempre più velocemente
negli ultimi anni: la crisi ha accelerato ed estremizzato questi cambiamenti.
Arrivano sempre più turisti, i prezzi stanno aumentando, il centro di Lisbona è
sempre meno "popolare". Il nostro documentario, che abbiamo iniziato
a girare più di tre anni fa, si concentra sulla comunità italiana, che in parte
vive questo cambiamento in parte ne è uno dei vettori. E quindi in qualche modo
è la fotografia di questa trasformazione in corso, vista dall'interno. Ma poi,
allargando il cerchio, è anche il farsi una domanda sull'Europa, sulle sue
contraddizioni, e su come sia complesso riflettere su un fenomeno come
l'emigrazione intracomunitaria. Ed è anche un documentario che ha una
componente autobiografica, perché anche noi a volte ci siamo riconosciuti nelle
parole delle persone intervistate.
L'idea del documentario è nata mettendo a confronto le
nostre esperienze in parte comuni e in parte no, per la nostra diversa
provenienza geografica e per le nostre diverse professionalità. Non abbiamo
scelto un metodo preciso, ma le interviste sono nate mano a mano che scoprivamo
e approfondivamo la conoscenza della città. Siamo stati attenti però a cercare
di dare spazio alla diversità e alla varietà delle persone che nel frattempo
conoscevamo. Più che concentrarci su un aspetto in particolare abbiamo voluto
allargare il campo, perché le persone che sono qui effettivamente sono molto
diverse tra di loro. Pur non mancando i motivi concreti che portano gli
italiani a trasferirsi qui: il gran numero di call center che cercano madre
lingua italiani in Portogallo, ad esempio, e, non da ultimo, le borse di studio
universitarie che hanno dato la possibilità a molti di proseguire gli studi
post-laurea.
L'idea del film è venuta fuori quasi per gioco: ci
stavamo raccontando di Lisbona, della passione che ci
unisce per questa città,
che è un po’ un tratto distintivo dei connazionali che vivono qui. Qualcosa che non ha strettamente a che
fare con il lavoro, è più uno stato dell’anima. All’inizio era una curiosità
personale, cercare di investigare sul perché molti italiani scegliessero il Portogallo per vivere e lavorare,
di confrontare in qualche modo le loro motivazioni con le nostre. Per scovare
gli italiani a Lisbona siamo partiti da amicizie in comune. In seguito, ci siamo messi alla ricerca di professioni che
latitavano nelle nostre interviste. Abbiamo intervistato oltre 70 persone, alla fine ne abbiamo scelte circa
20, quelle che ci sembravano più interessanti. Abbiamo girato le interviste, a volte, nelle abitazioni private dei protagonisti, spesso
però anche nelle piazze e nelle vie più belle e centrali della città, come ad
esempio Praça do Comércio, Cais do Sodré e anche sulla terrazza del Cinema São Jorge.
Il documentario è una produzione totalmente indipendente che presenteremo ai festival del cinema
portoghesi, italiani e internazionali. Abbiamo iniziato una
campagna di crowdfunding su Produzioni Dal Basso, per ripagarci delle spese
sostenute. Chiunque voglia
contribuire può visualizzare
o scaricare il film a questo link: http://linkpdb.me/9141
oppure contattarci su ifigliditabucchi@gmail.com
o sulla nostra pagina facebook I Figli di Tabucchi.
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