Salvador Sobral sbaraglia tutti i
concorrenti della 62esima edizione della kermesse canora, andata in onda da
Kiev. Delusione per la nostra "Occidentali's Karma" che viene
penalizzata dalle giurie di qualità, compresa quella di San Marino, che da
anni si sforza di ignorarci .
di Massimiliano Jattoni Dall'Asén
http://www.iodonna.it/personaggi/cinema-tv/2017/05/14/eurovision-song-contest-2017-vince-il-portogallo-francesco-gabbani-si-ferma-al-sesto-posto/?refresh_ce-cp
Salvador Sobral, il cantante del
Portogallo, ha vinto l’Eurovision Song Contest 2017. Il nostro Francesco
Gabbani, con la sua Occidentali’s Karma, si è fermato invece al sesto posto. È
sfumato così il sogno del vincitore del Festival di Sanremo e anche quello di
molti italiani che avrebbero voluto vedere l’ESC sbarcare il prossimo anno
in Italia (il Paese vincitore, infatti, organizza l’edizione dell’anno
seguente). Meritata, comunque, la vittoria del giovane cantante portoghese, che
ha conquistato con la sua Amar pelos dois sia il voto delle giurie di
qualità sia quello del televoto, distaccando la Bulgaria (secondo posto) di ben
140 punti. La canzone, scritta dalla sorella Luisa (che alla fine si è esibita
insieme a Salvador sul palco), è piuttosto raffinata, un po’ jazzata e non
molto lontana dalla tradizione portoghese del fado. Nessun cantante del
Portogallo si era mai finora aggiudicato l’Eurovision Song Contest.
Poco dopo la mezzanotte e mezza
(altro che i tour de force di Sanremo!) si è così conclusa la 62esima edizione
della kermesse canora targata Kiev, in un’arena affollata da 9mila persone e
davanti a un pubblico a casa che ha superato i 200 milioni di spettatori.
Un’edizione che, tra le altre cose, ci ha dimostrato come anche
un’innocua gara canora possa raccontarci qualcosa di serio sui nostri tempi.
Un’Europa che canta è diventata infatti specchio delle tensioni che la agitano:
la Russia non ha partecipato polemicamente alla gara perché la sua cantante non
ha ottenuto il visto di ingresso in Ucraina. Gli organizzatori avevano offerto
la possibilità di cambiare cantante oppure di esibirsi in diretta da Mosca, ma
la Russia ha sdegnosamente rifiutato (e del resto la cosa non era comunque
andata giù nemmeno all’Ucraina).
Ci ha raccontato però anche
qualcosa sul triste campanilismo rancoroso della nostra Penisola. Mentre i
Paesi dell’ex blocco sovietico tendono sempre a votarsi l’un con l’altro, come
fanno del resto i Paesi del Nord e come fanno reciprocamente Grecia e Cipro
(magari venendo meno ai doveri di equidistanza che ci aspetteremmo da una
giuria di qualità), nell’Italia dei villaggi, delle micro e macro regioni, del
leghismo comunale, un Paese straniero che però per lingua, storia e tradizioni
è una sorta di minuscola regione d’Italia, San Marino, fa esattamente il
contrario: da anni ci snobba, dando ai nostri cantanti in gara voti ridicoli. I
sanmarinesi non hanno canticchiato Occidentali’s karma in questi mesi, come
hanno fatto il resto degli italiani? Difficile crederlo. E allora da cosa nasce
questo “fastidio” per la musica del nostro Paese? Forse, è la solita piaga
nostrana (poco cambia se sul passaporto c’è il nome di un Paese diverso), quel
mal interpretato orgoglio di campanile dei popoli italici, che ci racconta
sempre e soltanto di un grande e rancoroso provincialismo. A bilanciare il
triste atteggiamento di San Marino, però, ci sono Albania e Malta,
che anche quest’anno con il loro voto hanno dimostrato – come nelle scorse
edizioni della kermesse – di guardare all’Italia, dall’altra parte del
mare, con una immutata simpatia.
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1 commento:
Per quello che ho ascoltato la vittoria è meritata, le altre canzoni mi sembravano perlo più tutte eguali.Complimenti al Portogallo!
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