MOSTRA
FUOCO O DELLA RIGENERAZIONE
24
MAGGIO ORE 18:00 AL
BIBLIOTECA
ANGELICA, VIA DI SANT'AGOSTINO, 11 - ROMA
Mercoledì 24 maggio 2017 alle ore 18.00 si inaugura a Roma la mostra di
pittura “Fuoco o della Rigenerazione” dell’artista argentino-portoghese Maria
Pacheco Cibils, con un testo critico in catalogo di Barbara Martusciello,
presso le sale della Galleria della Biblioteca Angelica (MiBACT), prestigioso
spazio espositivo adibito alle mostre di arte contemporanea.
Maria Pacheco Cibils presenta, in questa sua prima esposizione personale in
Italia in un ambito istituzionale, ventotto dipinti di grande formato
appartenenti ad una serie centrata su uno dei quattro elementi naturali: il
Fuoco. Sono composizioni costruite essenzialmente tinta su tinta, con
pennellate materiche, segni, vortici e texture organiche, densità cromatiche
nitide e dinamiche, dalle quali traspare una irrequietezza positiva, un fuoco
interiore che possiede forza rigeneratrice.
PEDRO
CABRITA REIS “4 VOLTE IO”
25
MAGGIO ORE 19:00
GALLERIA
“MAGAZZINO, ”VIA DEI PREFETTI, 17, 00186 ROMA
L’artista sviluppa la mostra partendo da una misurazione e un canone, il
proprio corpo, spesso presente nei suoi lavori con la scultura, la pittura e la
fotografia. Pertanto, quattro opere distribuite nei due spazi della galleria
riportano le dimensioni di altrettante posizioni del corpo: in piedi, sdraiato,
appoggiato, a braccia aperte; come spesso avviene nel suo lavoro, Cabrita Reis
parte dal dato reale e lo sviluppa in astratto, utilizzando materiali ed
elementi provenienti dall’industria e dal reame delle costruzioni.
4 Volte Io argomenta un discorso che, partendo dal corpo, si sviluppa nello
spazio scandendone le dimensioni e le prospettive in un ritmo calibrato di
volume e colore.
Dall’inizio degli anni novanta, Pedro Cabrita Reis utilizza magistralmente
materiali dell’architettura come cemento, mattoni, legno, acciaio, metalli,
travi e frammenti di vere e proprie architetture, che affianca a elementi delle
arti visive come smalti, pigmenti, luci al neon, per realizzare lavori poetici
e immaginari, dalla forte valenza politica, che raccontano memorie legate al
contesto in cui sono collocate e a quello da cui provengono.
Il lavoro dell’artista ruota dunque intorno ai temi dell’abitare e del
costruire, sviluppati in relazione allo spazio, inteso come territorio esteso:
partendo da oggetti semplici legati alla vita quotidiana, crea installazioni
che si espandono fino divenire strutture complesse e imponenti che comprendono
l’intero spazio espositivo.
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