NEROACOLORI
Maria Concetta Tosti e Paolo Bigelli
Il dialogo al
limite tra la fotografia di Maria Concetta Tosti e la pittura Paolo Bigelli, che
rappresenta un punto d’incontro tra due percorsi diversi e per mezzo espressivo
e per il rispettivo trascorso artistico.
Maria Concetta
Tosti
"Amo camminare lungo le
banchine dei porti, immersa nei miei pensieri, con la sola compagnia della
macchina fotografica. Osservando la superficie dell’acqua, la mia curiosità è
spesso attratta da particolari immagini disegnate dalla luce e dal vento sui
riflessi delle barche, che febbrilmente catturo con il mio teleobiettivo: ogni
scatto è per me una necessità interiore e il risultato, uno stupore.
Nella composizione delle immagini da me fotografate è sempre presente una
forma, un dettaglio o una linea di colore nero, che, come disse Malevič, “
funge da energia che rivela la forma.”
Paolo
Bigelli
L’uso del nero per quanto
riguarda le mie opere, rappresenta un temporaneo ritorno alle origini
fumettistiche qui espresso volendo
tuttavia mantenere la mia riconoscibile cifra stilistica.
Il nero come linea di
demarcazione di una figura viene, qui, accostato
a pochi colori (spesso si tratta di semplici evocazioni monocromatiche) che assumono una loro valenza simbolica messa in
risalto proprio dal nero e dalle sue sfumature che fanno da contraltare sia nel
soggetto sia nell’effetto finale dell’opera.
Peraltro, questo genere di effetto è lo stesso
che ritroviamo, talvolta, nei murales
della “Street Art” nei quali le campiture di colore appaiono ben definite dall’incisività di un grosso tratto nero .
E’, infatti , in questo
riappropriarmi del non colore per eccellenza
che ho immaginato il “ trait d’union” tra il mio passato fumettistico e
quest’ultima tendenza artistica quale ricerca, pur episodica, per un’
esperienza non necessariamente fondata sul
ricco cromatismo che caratterizza abitualmente le mie opere.
E’ dunque nella potenza di un tratto “nero” rivelatore di forme e contrasti
compositivi che convergono le diverse ricerche dei due artisti ,
sostanzialmente peculiari sia per il mezzo espressivo usato sia per la diversa interpretazione
dei soggetti (figurativo /astratto)
garantendo tuttavia un assoluto
dialogo visivo.
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