Um nome de rua, no centro histórico da Cidade Eterna, que marca a presença de Portugal e a ligação antiga de dois povos e duas culturas. Nesta outra "Via dei Portoghesi" queremos falar de Portugal em Roma e de Itália em Portugal.
giovedì 31 marzo 2016
BANANE, PENNELI e PEDALI: Arte al Mercato e Pedalata Urbana - 9 apile
Sabato 9 Aprile festeggiamo l'ultimo intervento urbano del progetto Forgotten: l’opera realizzata da Daniel Eime sul muro del mercato rionale del quartiere Flaminio, uno dei tanti piccoli mercati che, a seguito dell’espansione delle grandi catene di distribuzione alimentare, rischiano di essere dimenticati.
PROGRAMMA:
10.00 > L’appuntamento è a Piazza della Marina, di fronte al primo intervento Forgotten: l’opera “This Connection” realizzata da AddFuel. Da qui partirà il tour in bicicletta alla scoperta degli edifici dimenticati del quartiere Flaminio, a cura di Open House Roma e della Ricicloofficina Villaggio Olimpico.
12.00 > Appuntamento al Mercato Guido Reni con Daniel Eime: presentazione dell'opera alla città alla presenza dell'artista.
12.30 > Lancio del contest #trovalavecchia
Il vincitore sarà premiato con una serigrafia originale, firmata e numerata dall’artista, nel corso dell'inaugurazione della mostra (OPENING | Forgotten (THE EXHIBITION) il 13 Aprile al MACRo Testaccio.
13.00 > Aperitivo di fundraising. (Scopri di più sulla campagna Fundrasing: http://bit.ly/1OOTFBT)
-----
IL TOUR IN BICICLETTA E’ GRATUITO, ISCRIZIONE NECESSARIA
Per partecipare è necessario inviare una mail a: info.forgottenproject@gmai
specificando nome e recapito telefonico
-----
Daniel Eime
Artista delicato e sofisticato, stravolge la peculiarità della tecnica dello stencil (semplificazione dei tratti), rendendo i suoi inconfondibili volti altamente espressivi attraverso una paziente ricerca sul tratto con layers che prevedono il solo uso dei colori bianco e nero, rigorosamente a pennello. Con una formazione in design e scenografia rende ancora piu efficaci le sue opere grazie a i suoi pattern a volte geometrici, altre monocromi.
-----
Forgotten Project
Un progetto urbano che mira a porre in luce alcuni edifici della città di Roma che negli anni sono stati “dimenticati” o rischiano di esserlo. Per combattere il futuro incerto di questi luoghi, sono stati invitati cinque artisti portoghesi, ognuno con la sua personalissima tecnica e senza aver realizzato interventi a Roma. More: www.forgottenproject.it
----
Questo progetto, promosso da MACRo, è organizzato con il patrocinio dell’Ambasciata del Portogallo, la Casa dell’Architettura di Roma, l’Assessorato al Comune di Roma e il Municipio II, grazie al contributo dell’Ambasciata del Portogallo, dell’Istituto di Cultura Camoes, e della campagna di fundraising.
Technical Sponsor: Tap Portugal, Silkprint, Birra del Borgo, Hurom
In collaborazione con Together, viale glorioso 14, Roma, Open House Roma, Ricicloofficina Villaggio Olimpico.
Roberta Pucci, uma voz italiana para o fado português
A nossa aluna ROBERTA PUCCI, com FRANCO PIETROPAOLI, canta Camões com música de Alain Oulman. Uma voz de Itália a cantar POrtugal.
Parabéns, Roberto!
DANIEL BAZZUCCHI, «Só um grito... queijo para todos!»
O nosso aluno DANIEL BAZZUCCHI aceitou com este divertido texto o desafio de escrever um texto jornalístico imaginário... Outros serão ainda publicados neste blogue. Entretanto riam com a fantasia do Daniel... Muito obrigado!
Só um grito... queijo para todos
Os ratos rebeldes atacaram de manhã a Casa do Queijo (palácio do Governo), muitos os mortos no fim duma batalha sangrenta.
A
sede do governo ficou sob o assédio após a aprovação dum outro aumento
dos impostos.
A cada dia o numero dos combatentes aumenta, um exército
de desesperados juntos para combater com as armas um governo corrupto e
incapaz de dar respostas a uma população esfomeada.
Diz-se
que nos locais subterrâneos do palácio do Governo há abastimentos de
queijo que seriam bastantes para tirar a fome à população.
"Há
queijo para todos" gritavam hoje de manhã os rebeldes com as forquilhas
nas mãos, enquanto os soldados do General Parmesan lançavam flechas
contra os atacantes.
Um
triste fim para muitos ratos que já não têm nada a perder, que lutam
por um mundo melhor onde haja sempre queijo para todos.
DANIEL BAZZUCCHI
Forgotten... (THE EXHIBITION): 5 street artists al MACRO di Roma
FORGOTTEN …
(THE EXHIBITION)
(THE EXHIBITION)
a cura di Alessandra Arpino
Preview Stampa: mercoledì 13 aprile ore 11.00
Inaugurazione: mercoledì 13 aprile ore 18.00
Apertura al pubblico: 14 aprile - 15 maggio 2016
Inaugurazione: mercoledì 13 aprile ore 18.00
Apertura al pubblico: 14 aprile - 15 maggio 2016
MACRO Testaccio
Padiglione 9A
Piazza Orazio Giustiniani, 4 - Roma
Padiglione 9A
Piazza Orazio Giustiniani, 4 - Roma
Il
MACRO - Museo d’Arte Contemporanea Roma ospita la prima mostra del
progetto “Forgotten”. Nel padiglione 9A del MACRO Testaccio dal 13
aprile al 15 maggio 2016 avrà luogo la mostra Forgotten…(THE EXHIBITION), a cura di Alessandra Arpino, promossa da Roma Capitale - Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali, con il patrocinio dell'Ambasciata del Portogallo, della Casa dell’Architettura di Roma, e dell’Istituto di Cultura portoghese Camões.
Dal progetto urbano Forgotten, ideato da Alessandra Arpino e Hugo Dias, nato
più di un anno fa, con l’intento di porre in risalto gli edifici delle
aree centrali di Roma che, per ragioni legate alla fisiologica
trasformazione della città e delle abitudini dei suoi
abitanti, hanno perso la loro importanza sociologica e funzionale,
rischiando perciò di essere dimenticati, nasce la mostra “Forgotten…(THE
EXHIBITION)”.
Per
parlare delle diverse tipologie edilizie a rischio, Forgotten ha
invitato i maggiori esponenti dell’arte urbana portoghese, offrendo una
novità nel panorama capitolino in termini di stile e tecnica, dal
momento che nessuno di questi artisti aveva mai lavorato a Roma prima
d’ora.
In controtendenza con la linea generale della città di Roma, Forgotten ha voluto seguire il modello della capitale lusitana, portando la street art al centro della città e non più in periferia.
In controtendenza con la linea generale della città di Roma, Forgotten ha voluto seguire il modello della capitale lusitana, portando la street art al centro della città e non più in periferia.
Nei
mesi scorsi, ex-fabbriche, cinema chiusi, piccole stazioni, aree
dismesse e mercati rionali sono stati oggetto di azioni artistiche.
Questi interventi saranno ora raccontati in mostra attraverso gli scatti
di Paolo Darra. L’ex fabbrica Mira-Lanza, la Sala Troisi, la Stazione
San Pietro e l’area ex-SIAR sono state le location d’eccezione per le
opere degli artisti Frederico Draw, Miguel Januário (±MaisMenos±),
Bordalo II e Add Fuel, tutti rigorosamente filmate da Leonardo Meuti.
Gli interventi hanno visto la partecipazione di strutture pubbliche e private quali i Municipi I,II, XI, XIII nonché l’Università degli Studi di Roma La Sapienza, Teatro di Roma, Gruppo Ferrovie dello Stato, Casa del Cinema.
Gli interventi hanno visto la partecipazione di strutture pubbliche e private quali i Municipi I,II, XI, XIII nonché l’Università degli Studi di Roma La Sapienza, Teatro di Roma, Gruppo Ferrovie dello Stato, Casa del Cinema.
La
mostra si struttura mantenendo la dualità del progetto e raccontando -
quindi - da un lato l’esperienza prettamente urbana, improntata su un
approccio documentaristico (architettonico e sociologico) e dall’altro
la produzione degli artisti.
La sezione FORGOTTEN BUILDINGS presenta la documentazione fotografica relativa agli edifici oggetto di ciascun intervento, analizzandone lo stato di fatto e raccontandone
l’esperienza urbana attraverso la documentazione video e motivandone la scelta mediante lo sguardo di alcuni giovani architetti.La sezione FORGOTTEN…WORDS permette di approfondire la produzione dell’artista Miguel Januário che, con il progetto ±MAISMENOS±, lavora da anni per dare una valenza artistica alla forma scritta, come ha fatto per parlare dei cinema chiusi con l’installazione “Lights Camera Auction” che ripropone in mostra in uno spazio in-door con una installazione centrale che rimanda al vortice di parole e pensieri dei passanti della strada.
La sezione FORGOTTEN…FACES consente a Frederico Draw di raccontarsi attraverso il suo inconfondibile tratto caratterizzato da un non-finito che conferisce lirismo ai soggetti rappresentati, esattamente come è accaduto con il ritratto di “Pier.Paolo.Pasolini” che ha permesso di affrontare il tema delle ex-fabbriche.
A Bordalo II è dedicata la sezione FORGOTTEN…NATURE in cui sono esposte le sue creature urbane che denunciano la minaccia che l’era del consumismo porta con sé, denuncia testimoniata a Roma dalla sua opera urbana “Uma Cabra” realizzata per parlare delle piccole stazioni.
Add Fuel, con FORGOTTEN…TRADITIONS evocherà gli elementi della tradizione portoghese trasmigrandola nella cultura hip-hop contemporanea e confrontandola con altre culture, esattamente come ha fatto con l’opera ”This Connection”, parlando di aree dismesse.
FORGOTTEN…PEOPLE racconterà invece le storie dei soggetti anonimi rappresentati da Daniel Eime che, nei giorni immediatamente precedenti alla mostra, offrirà lo spunto di riflessione, attraverso i suoi raffinatissimi stencil di carta, sui mercati rionali che hanno perso quel ruolo centrale rispetto al quartiere e che soccombono alle grandi catene di distribuzione alimentare. L’edificio preso in esame sarà il mercato Guido Reni, nel quartiere Flaminio - area della città da cui il progetto Forgotten è partito ed in cui terminerà.
La sezione FORGOTTEN BUILDINGS presenta la documentazione fotografica relativa agli edifici oggetto di ciascun intervento, analizzandone lo stato di fatto e raccontandone
l’esperienza urbana attraverso la documentazione video e motivandone la scelta mediante lo sguardo di alcuni giovani architetti.La sezione FORGOTTEN…WORDS permette di approfondire la produzione dell’artista Miguel Januário che, con il progetto ±MAISMENOS±, lavora da anni per dare una valenza artistica alla forma scritta, come ha fatto per parlare dei cinema chiusi con l’installazione “Lights Camera Auction” che ripropone in mostra in uno spazio in-door con una installazione centrale che rimanda al vortice di parole e pensieri dei passanti della strada.
La sezione FORGOTTEN…FACES consente a Frederico Draw di raccontarsi attraverso il suo inconfondibile tratto caratterizzato da un non-finito che conferisce lirismo ai soggetti rappresentati, esattamente come è accaduto con il ritratto di “Pier.Paolo.Pasolini” che ha permesso di affrontare il tema delle ex-fabbriche.
A Bordalo II è dedicata la sezione FORGOTTEN…NATURE in cui sono esposte le sue creature urbane che denunciano la minaccia che l’era del consumismo porta con sé, denuncia testimoniata a Roma dalla sua opera urbana “Uma Cabra” realizzata per parlare delle piccole stazioni.
Add Fuel, con FORGOTTEN…TRADITIONS evocherà gli elementi della tradizione portoghese trasmigrandola nella cultura hip-hop contemporanea e confrontandola con altre culture, esattamente come ha fatto con l’opera ”This Connection”, parlando di aree dismesse.
FORGOTTEN…PEOPLE racconterà invece le storie dei soggetti anonimi rappresentati da Daniel Eime che, nei giorni immediatamente precedenti alla mostra, offrirà lo spunto di riflessione, attraverso i suoi raffinatissimi stencil di carta, sui mercati rionali che hanno perso quel ruolo centrale rispetto al quartiere e che soccombono alle grandi catene di distribuzione alimentare. L’edificio preso in esame sarà il mercato Guido Reni, nel quartiere Flaminio - area della città da cui il progetto Forgotten è partito ed in cui terminerà.
Artisti in mostra:
ADD FUEL
DIOGO MACHADO | Cascais, 1980
Designer e illustratore, combina personaggi irreali, elementi decorativi e simmetria per creare dei trompe d’oeil che portano lo spettatore a credere che il pattern rappresentato sia un’evocazione alla tradizione medievale; ma quando ci si avvicina e si osserva attentamente l’opera, si scopre una composizione estremamente contemporanea, lontana anni-luce dal tradizionale “azulejo”. La complessità visiva delle sue creazioni richiede sempre una doppia scala di lettura: d’insieme e di dettaglio, tanto che la mancanza di una di queste chiavi, compromette notevolmente la comprensione dell’opera stessa.
DIOGO MACHADO | Cascais, 1980
Designer e illustratore, combina personaggi irreali, elementi decorativi e simmetria per creare dei trompe d’oeil che portano lo spettatore a credere che il pattern rappresentato sia un’evocazione alla tradizione medievale; ma quando ci si avvicina e si osserva attentamente l’opera, si scopre una composizione estremamente contemporanea, lontana anni-luce dal tradizionale “azulejo”. La complessità visiva delle sue creazioni richiede sempre una doppia scala di lettura: d’insieme e di dettaglio, tanto che la mancanza di una di queste chiavi, compromette notevolmente la comprensione dell’opera stessa.
FREDERICO DRAW
FREDERICO SOARES CAMPO | Porto, 1988
Architetto fondatore di PUTRICA, Frederico Draw realizza ritratti di personaggi sconosciuti, usando la bomboletta quasi fosse una matita, per raccontare i volti della strada che egli stesso fotografa. Il suo stile unico, caratterizzato da un non-finito che conferisce patos, rendendo ogni parete simile ad un blocco di carta-schizzo in cui i carboncini vengono sostituiti dalle vernici spray. L’intensità teatrale dei suoi volti è enfatizzata dal livello di dettaglio degli sguardi, in netto contrasto con il resto del volto sommariamente abbozzato.
FREDERICO SOARES CAMPO | Porto, 1988
Architetto fondatore di PUTRICA, Frederico Draw realizza ritratti di personaggi sconosciuti, usando la bomboletta quasi fosse una matita, per raccontare i volti della strada che egli stesso fotografa. Il suo stile unico, caratterizzato da un non-finito che conferisce patos, rendendo ogni parete simile ad un blocco di carta-schizzo in cui i carboncini vengono sostituiti dalle vernici spray. L’intensità teatrale dei suoi volti è enfatizzata dal livello di dettaglio degli sguardi, in netto contrasto con il resto del volto sommariamente abbozzato.
BORDALO II
ARTUR BORDALO | Lisbona, 1987
Scultore irriverente, Bordalo II trasforma i rifiuti urbani in grandi bassorilievi attraverso tecnica mista su supporti lignei e assemblage di oggetti. I soggetti rappresentati sono quasi esclusivamente animali dai colori vivaci e impattanti, che fungono da monito verso un destino che rischia di essere loro avverso; minacciati da una realtà urbana sempre più ingombrante. Le sue opere costituiscono quindi una critica alla società contemporanea che non riesce a vedere la bellezza nelle cose a portata di mano.
ARTUR BORDALO | Lisbona, 1987
Scultore irriverente, Bordalo II trasforma i rifiuti urbani in grandi bassorilievi attraverso tecnica mista su supporti lignei e assemblage di oggetti. I soggetti rappresentati sono quasi esclusivamente animali dai colori vivaci e impattanti, che fungono da monito verso un destino che rischia di essere loro avverso; minacciati da una realtà urbana sempre più ingombrante. Le sue opere costituiscono quindi una critica alla società contemporanea che non riesce a vedere la bellezza nelle cose a portata di mano.
MIGUEL JANUÁRIO (± MAISMENOS ±)
MIGUEL JANUÁRIO | Porto, 1981
±MAISMENOS± è un nome legato ad un progetto artistico che offre una riflessione critica sui modelli sociali ed economici che regolano la società contemporanea. Virale, diretto e incisivo, la sua espressione programmatica si riduce concettualmente ad un’equazione di semplicità e contrari: più/meno, negativo/positivo, bianco/nero.
MIGUEL JANUÁRIO | Porto, 1981
±MAISMENOS± è un nome legato ad un progetto artistico che offre una riflessione critica sui modelli sociali ed economici che regolano la società contemporanea. Virale, diretto e incisivo, la sua espressione programmatica si riduce concettualmente ad un’equazione di semplicità e contrari: più/meno, negativo/positivo, bianco/nero.
DANIEL EIME
DANIEL TEIXEIRA LOPES | Caldas da Rainha, 1986
Designer delicato e sofisticato, stravolge la peculiarità della tecnica dello stencil (semplificazione dei tratti), rendendo i suoi inconfondibili volti altamente espressivi attraverso una paziente ricerca sul tratto con layers che prevedono il solo uso dei colori bianco e nero, rigorosamente a pennello. I suoi pattern a volte geometrici, altre monocromi, costituiscono il trait-d’union tra i personaggi raffigurati ed il contesto in cui sono inseriti.
DANIEL TEIXEIRA LOPES | Caldas da Rainha, 1986
Designer delicato e sofisticato, stravolge la peculiarità della tecnica dello stencil (semplificazione dei tratti), rendendo i suoi inconfondibili volti altamente espressivi attraverso una paziente ricerca sul tratto con layers che prevedono il solo uso dei colori bianco e nero, rigorosamente a pennello. I suoi pattern a volte geometrici, altre monocromi, costituiscono il trait-d’union tra i personaggi raffigurati ed il contesto in cui sono inseriti.
Documentazione fotografica:
PAOLO DARRA
PAOLO DARRA | Saronno, 1970
Diplomato all’Accademia di Belle Arti di Brera (Milano) nel 1994, consegue un master in Art Management nel 1997. Negli anni successivi prosegue lo studio del video e della fotografia, realizzando documentari in ambito artistico. Dal 2001 lavora in ambito televisivo come operatore/montatore freelance per reti nazionali e come regista di corporate video e documentari.
PAOLO DARRA | Saronno, 1970
Diplomato all’Accademia di Belle Arti di Brera (Milano) nel 1994, consegue un master in Art Management nel 1997. Negli anni successivi prosegue lo studio del video e della fotografia, realizzando documentari in ambito artistico. Dal 2001 lavora in ambito televisivo come operatore/montatore freelance per reti nazionali e come regista di corporate video e documentari.
Documentazione video:
LEONARDO MEUTI
LEONARDO MEUTI | Roma, 1992
Operatore audiovisivo, diplomato in produzione ed edizione presso il cine-TV Roberto Rossellini, film-maker indipendente, collabora con testate nazionali in qualità di videomaker e producer dall’agosto 2013.
LEONARDO MEUTI | Roma, 1992
Operatore audiovisivo, diplomato in produzione ed edizione presso il cine-TV Roberto Rossellini, film-maker indipendente, collabora con testate nazionali in qualità di videomaker e producer dall’agosto 2013.
NOTE: La preview del 13 aprile vedrà la presenza degli artisti in mostra.
Collaborazioni tecniche: Tap Portugal
INFO PUBBLICO
MACRO Testaccio
piazza O. Giustiniani 4, Roma
Orario: da martedì a domenica, ore 14.00-20.00 (la biglietteria chiude 30 minuti prima)
Biglietto MACRO Testaccio
Tariffa intera: non residenti 8,50 €, residenti 7,50 €.
Tariffa ridotta: non residenti 7,50 €, residenti 6,50 €.
Tariffa intera: non residenti 8,50 €, residenti 7,50 €.
Tariffa ridotta: non residenti 7,50 €, residenti 6,50 €.
Biglietto cumulativo MACRO via Nizza + MACRO Testaccio
Tariffa intera: non residenti 14,50 €, residenti 13,50 €
Tariffa ridotta: non residenti 12,50 €, residenti 11,50 €
Tariffa intera: non residenti 14,50 €, residenti 13,50 €
Tariffa ridotta: non residenti 12,50 €, residenti 11,50 €
Informazioni sugli aventi diritto alle riduzioni: www.museomacro.org
mercoledì 30 marzo 2016
VIOLANTE SARAMAGO MATOS ESPONE ALL’ISTITUTO PORTOGHESE DI SANT’ANTONIO IN ROMA
O
IMPROVÁVEL MUNDO DE ALICE -
L’IMPROBABILE MONDO DI ALICE
alla galleria dell’Istituto Portoghese di Sant’Antonio in Roma
dal 7 al 25 aprile 2016
L’artista portoghese VIOLANTE SARAMAGO MATOS, espone per la
prima volta a Roma nella suggestiva cornice della galleria d’arte dell’Istituto
Portoghese di Sant’Antonio. Una trentina tra i suoi lavori più recenti, in cui forme
schematicamente realiste nella loro apparente semplicità, diventano “realtà
ingannevole” che “gioca sull’equivoco di una rappresentazione messa in
discussione nella sua normalità”,
nelle parole di Giulia Lanciani, autrice del testo del catalogo, disponibile in
galleria.
Un’opportunità per il pubblico
romano di entrare in questo “improbabile mondo” di una Alice che si potrebbe
chiamare Violante: l’opera dell’artista, facendo l’occhiolino alla poesia di Georgina
Garrido – che accompagna didascalicamente la disposizione dei quadri – si sviluppa
in un percorso che cresce d’intensità fino ad arrivare all’ultimo pezzo
esposto, dall’espressivo titolo “Tutto il sentire che si calma”.
La mostra riflette il sentire
profondo dell’artista - biologa per vocazione propria, scrittrice e pittrice
per vocazione famigliare, figlia dell’artista Ilda Reis e del Nobel della
Letteratura José Saramago – ma soprattutto della donna dalle forti e
riconosciute convinzioni sociali e
politiche, che l’hanno portata a intervenire nella vita pubblica portoghese da
prima della Rivoluzione democratica del 1974. Ora un’altra Violante Saramago
Matos si rivela: alla figura impegnata attivamente nelle grandi cause si
aggiunge la fine sensibilità di una profonda coscienza umana, che si rivela
immediatamente nelle parole dell’incipit di
questa esposizione: «Il vero mondo globale è reale soltanto quando rispetta le
differenze. Non basta conoscerle, bisogna saperle interpretare e condividere. Dalle
parti si fa il tutto.»
La serata si concluderà con un
momento musicale offerto a Violante Saramago Matos da DAMIANA LEONE e CARLO
GIACOBBE (voci) FELICE ZACCHEO (chitarra portoghese) e FRANCO PIETROPAOLI (chitarra classica). I suoni del fado, di
Lisbona e di Coimbra, arrivano a via dei Portoghesi attraverso questi quattro
artisti italiani, che negli ultimi anni hanno coltivato con sensibilità e
talento le sonorità lusitane e si associano all’Istituto Portoghese di
Sant’Antonio nel festeggiare la pittrice.
La mostra è prodotta da ANA MATOS, responsabile della Galleria
d’arte Salgadeiras, di Lisbona.
Inaugurazione:
giovedì 7 aprile 2016, alle ore 18.00
Istituto
Portoghese di Sant'Antonio in Roma
Via dei Portoghesi, 6 (centro storico)
La mostra
rimarrà aperta fino al 25 aprile 2016,
da mercoledì a
domenica, dalle 17.00 alle 19.00.
VIOLANTE SARAMAGO
MATOS
Nata a Lisbona nel 1947, abita a
Funchal (Madeira) dal 1980. Laureata in Biologia, aria in cui ha sviluppato la
sua carriera professionale. Da sempre attivista e dirigente della lotta
studentesca contro la dittatura e la guerra coloniale, è stata arrestata il 1º
maggio 1973, avendo fatto 3 mesi di carcere a Caxias, da dove è uscita senza
colpa dichiarata. Dopo il 1974 ha continuato a intervenire nella vita politica,
sai a livello di partito, sia in movimenti civici. È stata deputato all’Assemblea Legislativa di
Madeira tra il 1996 e 2000 e nel 2006. Tra il 1997 e 2001 è stata Assessore del
Comune di Funchal. Durante circa vent’anni è stata collaboratrice regolare con
la rubrica di Opinione nel quotidiano Diário de Notícias di Funchal. È, dal
2007, curatrice della Fondazione José Saramago. Nel 2010 ha fatto la sua prima
mostra individuale presso la Casa di Cultura di Santa Cruz, dal titolo “Do calhau”.
Ha pubblicato nel 2010 “Na Primeira Pessoa”, testemonianza di una storia
personale e nel 2012 “A história num instante – Madeira, 20 de Fevereiro de
2010”, libro che riflette sull’alluvione che nel 2010 ha devastato l’isola di
Madeira. Nel 2011 inizia le “Histórias do Quinas”, per bambini, com la
pubblicazione di “Ganhei uma casa” e di seguito, nel 2015, “À descoberta”.
«Il
forte interesse per l’indagine psicologica delinea le caratteristiche proprie
di questa pittura: vi si scopre una tensione che raggela l’immagine e carica di
un misterioso fremito quella calma, in preda alle sue energie, lasciando
trapelare il filtro emotivo di un animo turbato che medita e si interroga di
fronte a tanta quiete, nell’orrore delle vicende che sconvolgono il mondo attuale,
ma non solo. V’è implicito un senso di rivolta, mai aggressivo, stemperato anzi
da una carica ironica giustappunto nella ricerca di un equilibrio compositivo
delle immagini, dei motivi dominanti
nella sua arte. E se la fantasia dell’autrice si sbizzarrisce nell’incastro di
forme diverse, tutte si caricano di quei messaggi che la muovono a quietare in
quelle forme le sofferenze e le illusioni del genere umano, poiché ella
concepisce sempre le sue figure a misura d’uomo, anche dove la presenza umana è
assente.»
GIULIA LANCIANI, dal catalogo della mostra.
Iscriviti a:
Post (Atom)