mercoledì 30 novembre 2011

Duarte Pinheiro publica "Além-sombras: Ana Teresa Pereira"

O nosso colega e ilustre lusitanista em Roma, Aquila e Salerno, Professor Duarte Pinheiro, acaba de publicar o ensaio: "Além-sombras: Ana Teresa Pereira", leitura fundamental para a profundar o conhecimento acerca da obra da escritora do Funchal.

http://www.wook.pt/ficha/alem-sombras-ana-teresa-pereira/a/id/11934406


Este ensaio fala da escritora Ana Teresa Pereira identificando como principais temas na sua obra a solidão e a identidade.

Além-Sombras - Ana Teresa Pereira
de Duarte Pinheiro
Edição/reimpressão: 2011
Páginas: 272
Editor: Fonte da Palavra
ISBN: 9789896670849

martedì 29 novembre 2011

Universidade de Coimbra promove o VII Encontro de Italianística para celebrar os 150 anos de Itália



VII Encontro de Italianística
Itália 150 Anos
6 de Dezembro de 2011, Anfiteatro IV da FLUC


Estudos Italianos do Departamento de Línguas, Literaturas e Culturas
Com a colaboração da Secção de Línguas Românicas

Coordenação: Rita Marnoto
Organização: Manuel Ferro, Clelia Bettini



Comemoram-se, no presente ano de 2011, os 150 anos da proclamação do Reino de
Itália, levada a cabo por Vittorio Emanuele II a 17 de Março de 1861 O evento teve
ampla repercussão europeia e suscitou grande interesse no Portugal do século XIX.
Os factores que para isso concorreram são de ordem muito diversa, entre análise
distanciada e pura adesão emocional, ou entre motivações que afundam as suas raízes
em tempos remotos e circunstâncias decorrentes do complexo quadro epocal. É muito
ampla, a plataforma onde se movimentam e se entrecruzam escritores e agitadores,
exilados e combatentes, aventureiros e religiosos, difusores de ideários avançados e
defensores da ordem pré-existente. É a este conjunto de situações que irá ser dedicado
o VII Encontro de Italianística.



Programa

15h Abertura

15.15h Painel
A unificação política e as suas narrativas. Espanha, França, Itália
Direcção de Miguel Cardina (CES) António Apolinário Lourenço (FLUC), João Domingues (FLUC), Manuel Ferro (FLUC)

16.15h Conferência
Presidência de Manuel Portela (FLUC)
Rita Marnoto (FLUC), Echi del Risorgimento in Portogallo

17.15h Pausa

18h Filme
Noi credevamo de Mario Martone


(Itália, 2010, 205m, baseado no homónimo romance de Anna Banti),


com Luigi Lo Cascio, Valerio Binasco, Tony Sevillo
Coordenação de Clelia Bettini (FLUC)
Comentário de Diogo Seixas Lopes (FCTUC, Darq)



http://www.uc.pt/fluc/docspdf_noticias/VII__encontro_italianstica.pdf
http://www.uc.pt/fluc/noticias/vii_encontro_italianistica

Isabella Mangani - 2 e 4 de Dezembro



A nossa amiga Isabella Mangani, que interpreta profundamente o Fado português com a sua alma napolitana, continua a brilhar em diersos palcos pela Itália fora...
Dia 2 em Frascati e dia 4 em Forlì.
A não perder!



Il 2 dicembre Isabella canterà come parte del Gabriella Aiello Trio, per lo spettacolo "La Tina vagante" scritto da Simona Baldelli e dedicato a Tina Anselmi nell'ambito della rassegna "Da donne a donna", quest'anno dedicato a "150 anni di donne italiane".

•Quando: 2 dicembre ore 18:00
•Cosa: "La Tina vagante", testi di Simona Baldelli e musiche interpretate dal Gabriella Aiello Trio (Gabriella Aiello e Isabella Mangani alla voce, Stefano Donegà alla chitarra)
•Dove: Scuderie Aldobrandini, Frascati

Ingresso gratuito.
Non perdetevi queste iniziative di grande qualità e grande cuore che girano per Roma e provincia!








Dopo i fasti del 28 maggio scorso, domenica 4 dicembre Isabella tornerà a esibirsi a Forlì in duo con Stefano Donegà col suo spettacolo "Punterò sul 37". Stavolta l'appuntamento è al locale "La Vecchia Stazione".

Alle 13:00, pranzo luculliano offerto dal gruppo locale di Amnesty International, e subito dopo ci sarà lo spettacolo. Puoi decidere se partecipare a entrambi gli eventi o al solo concerto.

mercoledì 23 novembre 2011

Manuel Alegre a Napoli

Visioni & Passioni Partenoportoghesi
Immagini, Racconti, Poesie, Uno Spettacolo e un Concorso di libri d’artista per un Ponte Tra Napoli e Lisbona.



Incontro com Manuel Alegre 24 e 25 Novembre 2011 (Napoli)



Una iniziaitiva dell’ Associazione Italia-Portogallo con il Patrocinio dell’Ambasciata del Portogallo a Roma


Giovedì 24 novembre 2011 ore 10,30
workshop di
Katiuscya Dimartino
con la scuola di grafica d’arte
ore 17,00
Aula Magna Accademia di Belle Arti
Via Bellini 36
saluti
Sergio Sciarelli
Presidente Accademia Belle Arti di Napoli
Giovanna Cassese
Direttore Accademia Belle Arti di Napoli
Lida Viganoni
Rettore dell’Università L’Orientale
Luigi De Magistris
Sindaco di Napoli
Fernando Oliveira Neves
Ambasciatore del Portogallo a Roma
Maria Luisa Cusati
Console onorario del Portogallo
Della Passarelli
Sinnos editrice
Donatella Trotta
Associazione Kolibrì

ore 17,30
reading musicale di Antonella Giardiello
con Enrica Laudato
e con le tavole originali di
Katiuscya Dimartino
dal libro di Manuel Alegre
Una Estrela/Una stella
(Sinnos editrice)
Biblioteca “Anna Caputi” dell’Accademia
dal 24 novembre all’11 dicembre 2011

ore 19.30
Teatro dell’Accademia di Belle Arti
“Antonio Niccolini”
spettacolo
«Il racconto di Lenòr» di Carlo Bruni,
Nunzia Antonino ed Enza Piccolo
pièce dedicata a
Eleonora de Fonseca Pimentel
con Nunzia Antonino
regia di Carlo Bruni

Venerdì 25 novembre 2011 ore 17,30
Rettorato dell’Orientale
Palazzo Du Mesnil, Via Chiatamone 61
conversazione su
Conoscere Manuel Alegre:
l’uomo, il politico, il poeta
interventi di
Maria Luisa Cusati, lusitanista
Guido D’Agostino, storico
Iaia De Marco, lusitanista

martedì 22 novembre 2011

Paolo Bigelli a Sant'Antonio dei Portoghesi


2 dicembre - Galleria IPSAR: Paolo Bigelli, ''TRAMAS COLORIDAS”


Il Rettore dell’Istituto Portoghese di Sant’Antonio in Roma,
Mons. Agostinho da Costa Borges ,

sotto l’alto Patrocinio di S.E. l’Ambasciatore del Portogallo presso la Santa Sede
Dott. Manuel Tomás Fernandes Pereira

Ha il piacere di invitare la S.V. all’inaugurazione della mostra di pittura
di

Paolo Bigelli

“ Tramas coloridas”
“ Trame colorate”


venerdì 2 Dicembre dalle ore 18.00

Istituto Portoghese di Sant’Antonio in Roma , Via dei Portoghesi,6 - 00186

La mostra rimarrà aperta sino al 20 dicembre 2011

Orari:
mercoledì, giovedì e venerdì 15.00 - 20.00
sabato 11.00 - 13.00 / 15.00 – 20.00
Domenica 11.00/13.00





Trame colorate oltre ad essere il proseguimento “naturale” del percorso pittorico dell’Artista ,è la conferma di una raggiunta personale cifra stilistica.
Le opere di Paolo Bigelli continuano a nascere da proiezioni del mondo reale casuali ed improvvise ,colte con sguardo assorto e curioso.
Questa personale realtà trascende in una visione di umanità a volte intima e familiare altre volte magica .
La scelta del figurativo perciò si propone allo spettatore in pose semplici e simboliche.
I Suoi dipinti sono il frutto di una meditazione solitaria sulla natura e soprattutto sull’incanto del colore.
Si tratta di una pittura non impegnata sul piano formale, che non rifiuta grandi formati né particolari tessiture e cromatismi e che ha come scopo il rappresentare pensieri sereni, meditazioni sulla natura, sul paesaggio, sugli uomini e sugli animali.
E’ dunque una pittura lirica, che rivela un approccio creativo tenero e vivo, attento e compiaciuto, affettuoso, interessato più che alla descrizione, ad una compartecipazione sentimentale che si snoda sulla tela nel gioco dei colori.

Novo site do site "Symphony of Shadows" de Giampaolo Di Rosa



Em 2011 Giampaolo Di Rosa lançou o CD “Symphony of shadows”, produzido pelo IPSAR, baseado em sete excertos improvisados sobre contos psicológicos.

MAIS em:

http://www.giampaolodirosa.org/

lunedì 21 novembre 2011

Rui Chafes em Matera



Rui Chafes. Entrate per la Porta Stretta
CONVICINIO DI SANT'ANTONIO
26/11/11 > 31/01/12 - Matera

Le opere di Rui Chafes sottostanno continuamente ad un progetto di dialogo con lo spazio e il contesto architettonico. Esse agiscono in luoghi differenti, dall'antro della galleria e del museo agli scenari naturali del parco o della spiaggia oceanica. Questa volta Chafes concepisce un itinerario progettato al di fuori dei canoni della scultura, secondo una sorta di "anti-scultura", oscura e indecifrabile, che "prende parte" al luogo espositivo. Le opere per Matera diventano delle anime vaganti, presenze inquietanti all'interno di un sito arcaico, mitico e umano al tempo stesso. Dentro l'architettura liturgica (nicchie e nervature, calotte absidali e volte a crociera, o a tenda) queste "anti-sculture" agiscono in osmosi con l'interno e l'esterno dello spazio, nonché in simbiosi con l'umano e il sacro.
Spesso le sculture eteree e dinamiche di Chafes rammentano dei corpi astratti e organici, avvicinabili alla metamorfosi degli esseri. A volte la loro presenza fisica trasmette la sensazione di un pulsare vivo che stabilisce un legame intimo e magico con lo spazio circostante. Il materiale utilizzato dall'artista è sempre l'acciaio, che, dipinto di nero, conferisce alle opere un aspetto "visionario", generato da relazioni con un discorso interiore, in controtendenza rispetto alla dimensione fluida del mondo globale in cui prevale la rapidità e la scomparsa dello spazio-tempo.
A Chafes viene in mente il connubio tra divino e terreno setacciato da Pier Paolo Pasolini nel film "Il Vangelo secondo Matteo". Pensando a Pasolini Chafes intitola la mostra Entrate per la porta stretta (in riferimento alle parole del Cristo: "Quanto é stretta la porta e angusta la strada che conduce alla vita e pochi quelli che la trovano"). Questo progetto chiama in causa da una parte i "principi etici" che Pasolini ha rivendicato nel suo film (il Cristo che, nella sua lotta contro l'ipocrisia religiosa e la brama di potere, si spinge a porsi come "figlio di Dio", affermazione punita con la morte), dall'altra l'architettura religiosa e civile di Matera, con i suoi antri ancestrali, con i "suoi labirinti umani fatti di sassi e isolamento". Simile ad un volatile che attraversa il cielo senza lasciare traccia, a Matera l'opera di Chafes diventa divina apparizione così come divino e mitico appare il Cristo di Pasolini.
Nel "Convicinio di Sant'Antonio", complesso composto da quattro chiese rupestri [Sant'Antonio, San Donato, Sant'Eligio, San Primo o Tempe Cadute], Chafes elabora una ricca scena di opere: Inerme, quattro sculture simili a letti di ferro, letti di ospedale, oppure esseri animali, ciascuna nascosta in ogni ambiente sotterraneo - forse cripte o cappelle scavate nella roccia - delle quattro chiese; Mondo misterioso, due coppie di sculture che sembrano strumenti per camminare più in alto, "stampelle" o trampoli; Il tempo è il mio unico amico, quattro "scatole" nere in ferro, o meglio quattro parallelepipedi rettangoli inseriti perfettamente in vasche scavate nel suolo (probabili sepolture). Qui le scatole misteriose che si sollevano di poco dal pavimento non solo esprimono "pulsioni" di morte, ma anche la forma geometrica regolare in dialogo con lo spazio informe delle Chiese, in generale dei Sassi, e il tempo sospeso e fermo, una base meditativa, metafora dell'arte. Ed ancora, tra le navate arcuate e le cavità lenticolari (presbiteri laterali e vestiboli), appaiono Luna morta di freddo, un corpo sferico che si protrae al di là di una vasca in pietra; Il silenzio di Giorgio De Chirico e Il labirinto di Giorgio De Chirico, due sculture sospese dal soffitto, eco del mondo arcaico di De Chirico, Della povertà e della morte, piccole sculture come cucchiai o utensili per mangiare, senza una vera finalità d'uso, dalle sembianze zoomorfe, che intaccano lo spazio, agganciate ad alcune aperture che attraversano le pareti. Il titolo Della povertà e della morte deriva da Rainer Maria Rilke. Queste piccole sculture sembrano forme oniriche ossessive e terrifiche, quanto la malattia e la morte. Invece le tre lamiere di ferro incastonate nelle finestre, intitolate Lama, possiedono dei piccoli fori che "filtrano" la luce e rendono l'ambiente più scuro. Attraverso i piccoli fori delle lamiere si può scrutare la valle calcarea del Parco della Murgia Materana di fronte al Convicinio di Sant'Antonio.
La scena continua con Quel che è virtù per la società è dissolutezza per il santo, una scultura con due elementi concavi verticali simili a cucchiai che, dietro una parvenza di simmetria e regolarità, nasconde squilibrio e scompenso (uno stato di insicurezza), poi segue La vostra allegria è la vostra tristezza senza maschera, opera caratterizzata da una forma organica, ricordo del mondo animale, visione illogica e irrazionale, ed infine, posizionati di fronte al complesso chiesastico, L'oggi così lento e lo ieri così breve, due grandi coni neri, di circa 2, 50 metri, posti sulla terra acre e rocciosa della valle. Due coni isolati e "metafisici" da osservare in lontananza: due corpi astratti che diventano forme alchemiche e "neo terrestri" da indagare.
Del progetto di Matera lo interessa quella temperatura metafisica della scultura in relazione al luogo, la connessione della ambigua profondità dello spazio alla sostanza misteriosa dei suoi interventi plastici, per i quali il visitatore giunge a spiare, nel caso di Lama, la steppa della valle esterna quasi fosse un interno segreto da conoscere. L'arte di Chafes innesca un processo di riverberi tra i diversi livelli di lettura e appropriazione da parte del fruitore, costringendolo ad un "viaggio" dall'esistenza ordinaria al mondo fantasticante. Su questa via il luogo espositivo perde i connotati di contenitore ospitante convenzionalmente neutralizzato per divenire esso stesso ambito attivo dell'opera: il luogo, gli artifizi plastici, tutto si fa opera in una trama correlata di rimandi, livelli di memoria subconscia (sogno, morte, dolore) e introiezione.
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Rui Chafes. Entrate per la Porta Stretta

A cura di: Giacomo Zaza

Inaugurazione: sabato 26 Novembre 2011 ore 18
Periodo: 26/11/11 - 31/01/12

CONVICINIO DI SANT'ANTONIO
Parco della Murgia
Sassi di Matera
Matera


Riferimenti e Note:
Tel. 346 7280071
E-Mail

Evento promosso dalla Provincia di Matera insieme all'Ambasciata del Portogallo, all'Instituto Camões, e ai Consolati del Portogallo di Napoli e Bari, patrocinato dal Comune di Matera, da l'APT Basilicata (azienta di promozione del territorio), dall'Ente Parco della Murgia Materana e dal Consiglio Regionale della Basilicata.

Rui Chafes è nato a Lisbona nel 1966. Dal 1984 al 1989 frequenta il corso di Scultura della Facoltà di Belle Arti di Lisbona, tra il 1990 e il 1992 studia con Gerhard Merz alla Kunstakademie di Düsseldorf. Chafes entra in contatto con un ground culturale: il Romanticismo tedesco, il medioevo gotico e tardo (il ruolo della luce, del peso/forza, l'equilibrio delle forme, il rapporto con la natura, con lo spazio circostante e con l'Uomo), i romantici tedeschi, quali Novalis, Goethe, Kleist, fino allo scultore gotico Tilman Riemenschneider e Andrej Rubliov. Durante il suo soggiorno in Germania, traduce i Frammenti di Novalis (Novalis' Fragmentos). Inoltre è affascinato da Andrej Tarkowsky, Friedrich Hölderlin, Rainer Marie Rilke, Nietzsche, Beckett, ecc. Nel 1995 Chafes rappresenta il Portogallo alla Biennale di Venezia (con José Pedro Croft, Pedro Cabrita Reis) e nel 2004 partecipa alla Bienal de Sao Paulo. Tra le mostre personali ricordiamo: Würzburg Bolton Landing, Centro de Arte Moderna da Fundação Calouste Gulbenkian, Lisboa, 1995; Durante o fim, Sintra Museu de Arte Moderna Colecção Berardo, Palácio Nacional da Pena, Parque Histórico da Pena, Sintra, 2000; Kranker Engel, S. M. A. K., Stedelijk Museum voor Actuele Kunst, Gent, 2001; nel 2002, El alma, prisión del cuerpo, Galeria Juana de Aizpuru, Madrid; Leçons de ténèbres, Galerie Cent8- Serge Le Borgne, Paris; Ash flowers, Esbjerg Kunstmuseum, Esbjerg, 2003, nel 2004, Ash flowers, Kunsthallen Nikolaj, Copenhagen, Danmark, nel 2005, Comer o coração (com Vera Mantero), Centro Cultural de Belém, Lisboa; Augenlicht, Museum Folkwang, Essen; Fora! (com Pedro Costa), Museu de Arte Contemporânea de Serralves, Porto; nel 2007, Onde estou?, Fondazione Volume!, Roma, Italia; Nocturno, Fundação Eva Klabin (Projeto Respiração), Rio de Janeiro, Brasil; Eu sou os outros, Galeria Graça Brandão, Lisboa, A mesma origem nocturna, Jardim Botânico, Coimbra, 2008.

Organizzazione: Respira Puglia s.r.l.

Catalogo: Maretti Editore

Ufficio Stampa:
MICHELA CASAVOLA ODERBERGER
Tel. 347 4823583
E-Mail

Edizioni dell'Urogallo presentano nuovo libro di Mega Ferreira




António Mega Ferreira
Roma.
Esercizi di riconoscimento







Traduzione di Brunello De Cusatis e Marco Bucaioni
isbn: 978-88-97365-05-1
Prezzo: 16,00 €


L'incipit

«Delle città che ama ogni viaggiatore si fa un’idea, la quale raramente coincide con la logica della geografia urbana. Nella sua maniera d’amare una città, disegna percorsi, associazioni immaginarie, miti strumentali, i quali fanno si ch’egli possa vedere le facciate, i monumenti, le piazze e le genti d’una determinata zona come i migliori segni d’identificazione dello spirito di quel luogo. La sua nozione di geografia è essenzialmente affettiva, le sue preferenze non sono razionali e, per questo, quella zona eletta figura nel suo animo, e per sempre, come il centro della città. Per me, piazza della Rotonda e il Pantheon rappresentano il vero centro di Roma».






Dalla Presentazione di Brunello De Cusatis

Non abbiamo qui […] un semplice libro di cronache o cronistorie di viaggio, ma un diario odeporico che attraverso precisi luoghi della memoria – scelti e amati dall’autore – mettono il lettore nella condizione di cercare o capire le ragioni che hanno prodotto la loro durata nel tempo. Peraltro, alcuni di questi «esercizi di riconoscimento» danno il senso di cose rare e preziose per come Mega Ferreira riesca, spesso ricorrendo alla sua formazione classica – allorquando richiesta (mi riferisco, naturalmente, ai primi quattro bozzetti: Il centro di Roma, Lo shopping di Traiano, Villa Adriana e La città di Pietro) – e a una non comune capacità di captare e selezionare, in occasione di descrizioni, i particolari più nascosti e interessanti insieme, e in occasione delle storie i particolari più intriganti e curiosi.
Il tutto all’insegna d’una precisa identità romana e della consapevolezza – come lo stesso autore riporta, a conclusione della sua Nota finale – che «quando s’è conosciuta Roma, vivere acquisisce un suo vero e giusto senso».

mercoledì 16 novembre 2011

Maestro Osvaldo Ferreia em Roma


Na passada segunda-feira, 14 de Novembro, o Maestro Osvaldo Ferreira dirigiu a Orquestra Sinfónica de Roma no Auditorio de Santa Cecilia (Via della Conciliazione).

A Orquestra executou Haydn, Prokofiev e Mozart. No fim o público foi brindado com um extra: Joly Braga Santos.




Osvaldo Ferreira (Paços de Brandão, 29 de fevereiro de 1964) é um violinista e director de orquestra português




Foi maestro titular da Orquestra do Algarve e director artístico do Festival Internacional de Música do Algarve.

Concluiu o curso superior de violino no Conservatório de Música do Porto, através da Fundação Engenheiro Antonio Almeida, com prêmio de melhor aluno.Posteriormente foi foi bolsista do Ministério da Cultura e da Fundação Calouste Gulbenkian, concluindo mestrado em direcção de orquestra em Chicago e pós-graduação no Conservatório de São Petersburgo, na classe de Ilya Mussin. Laureado em 1999 no Concurso Sergei Prokofiev,na Rússia,recebeu do mestre David Zinman uma "fellowship" do Aspen Music Festival, nos EUA, onde frequentou a American Conductors Academy e recebeu o prémio de “Academy Conductor” em 2001.Foi assistente de Claudio Abbado em Berlim e Salzburgo, estudou ainda com Jorma Panula.

Osvaldo é frequentemente convidado como regente de todas as principais orquestas e festivais de música de Portugal,e também de importantes orquestras na Rússia,na Comunidade Europeia,no Brasil, na África do Sul e nos Estados Unidos. Gravou para a RTP, RDP e Editora Numérica. Foi fundador e director artístico de vários festivais e orquestras. Fundador e director musical da Orquestra da Póvoa de Varzim com a qual já gravou três CDs com obras de autores portugueses. A lista de músicos com os quais colaborou, inclui muitos dos mais importantes nomes da música portuguesa e internacional

Em setembro de 2005 foi convidado a assumir o lugar de maestro titular da Orquestra do Algarve, com a qual gravou recentemente um CD duplo com obras de Mozart.

Recentemente estreou a versão moderna e revista da ópera "La donna di genio volubile" de Marcos Portugal e dirigiu ainda as óperas de Mozart, "Don Giovanni" e "Il Impresario", e "Madama Butterfly" de Puccini.

Desde 2003, dirige o concerto dos laureados do Prémio Jovens Músicos da RDP em colaboração com a Orquestra Gulbenkian.

Com a Camerata Antiqua de Curitiba, apresentou a obra Weinacht Oratorium de J.S. Bach e com a Orquestra do Algarve, apresentou um ciclo de Missas de Mozart que inclui o Requiém.

Desde de 1997, exerce diversas atividades ligadas a importantes festivais, tais como, fundador e diretor artístico do Festival de Música de Santa Maria da Feira, diretor artístico do Festival Unicamp, no Brasil, diretor da Orquestra do Festival Internacional de Música de Viana do Castelo e da Oficina de Música de Curitiba. Desde 2003, é o maestro titular da Orquestra da Povoa de Varzim, um projeto original e apoiado pelo Instituto das Artes que em breve irá editar o 5° CD com obras sinfónicas de autores portugueses contemporâneos.

Em 2008 iniciou suas atividades musicais no Brasil com a participação na Oficina de Música de Curitiba, além de trabalhos com a Orquesta Nacional do Porto, Orquestra Gulbenkian, Orquestra de Salvador, Orquestra Sinfônica de Minas Gerais, Orquestra da Catalunha, Orquestra de Câmara de Praga e Orquestra de Novosibirsk, entre outros projetos. Em Abril de 2008, Osvaldo Ferreira, assumiu a direção da Oficina de Música de Curitiba - a convite da Fundação Cultural da mesma cidade. Desde julho de 2008 é o diretor artístico do Teatro Municipal de Faro.

martedì 15 novembre 2011

Ferena Carotenuto: "Maneira de bem sonhar"



Agradecemos à nossa aluna Ferena mais este belo texto para o blogue...




¿Que es la vida? Un frenesí./ ¿Que es la vida? Una ilusión,/ una sombra, una ficción,/ y el mayor bien es pequeño;/ que toda la vida es sueño,/ e los sueños, sueños son”, “La vida es sueño”, Calderón de la Barca




Prefiro falar no sonhar com os olhos abertos, porque os sonhos nocturnos não os podemos escolher; somos sujeitos passivos do nosso inconsciente, e às vezes os sonhos que temos - sempre comunicações entre a nossa alma mais profunda e a parte mais racional do nosso eu, da nossa consciência - os sonhos que temos então frequentemente não são aceitáveis, ou turvam-nos e revelam-nos problemas que preferimos ignorar. Mas não deveríamos ignorar os sonhos. Portanto não temos nenhum tipo de controlo sobre os sonhos nocturnos com olhos fechados.

Pelo contrário, estamos em controlo total no caso dos sonhos com os olhos abertos.
Há pessoas que vivem sonhando com os olhos abertos: poder ter a possibilidade de sonhar na nossa vida é a essência mesma da vida.

A minha vida é também um sonho: a realidade frequentemente é feia, dura, implacável. E para fugir da realidade posso sonhar. Ninguém poderá estragar os meus sonhos, são coisas que me pertencem em maneira absoluta.
Os sonhos são segredos.
Às vezes podemos compartir os nossos sonhos com outras pessoas, ter o mesmo sonho, ou o mesmo ideal.
Porque é claro que os sonhos pertencem ao mundo das ideias, das coisas irrealizáveis, pelo menos ao princípio.

Os sonhos quase sempre encaram o futuro.
Não conheço sonhos sobre o passado, porque o passado não se pode mudar. O presente vivemo-lo, neste momento, e também não é modificável. A única possibilidade é no futuro, e os sonhos para mim coincidem com o futuro. Então, como conclusão lógica, que não tem sonhos não tem futuro; e não podendo agir nem no presente, nem no passado, aquele que não tem sonhos está já morto, sem sabê-lo.
Para ter sonhos, porém, temos de ter confiança. Confiança e, seria ainda melhor, fé. Os sonhadores com fé e confiança poderão esperar de conseguir alcançar o sonho? Alcançar a realização na realidade duma ideia? Muitos conseguiram.

Um mundo melhor espelha-se nos olhos fitos dos sonhadores, dos profetas, daqueles que crêem. O nosso mundo foi transformado pelos sonhadores: por Jesus Cristo na sua forma humana, pelos grandes escritores incompreendidos, pelos científicos que inventaram coisas impensáveis às pessoas comuns, pelos músicos, pelos filósofos, pelos artistas. Pelas grandes almas.

Aquele que tem um coração pequeno, que não sonhe. Os sonhos precisam de imensa coragem e talvez inconsciência. Mas aquele que não risca de perder a razão da sua vida sonhando, não é digno de sonhar, que não sonhe. É fácil viver vegetando uma vida cómoda, tranquila, sem cores, talvez miserável. Uma vida sem sonhos, sem riscos, sem dor, sem sofrimento.
Os sonhos são para os loucos!

Como fazer para que sonhar bem? Ter pensamentos positivos, ter grande força moral e constância no comportamento, ter esperança. E para mim, sempre crer na ajuda do Padre celeste que não me deixará ao desamparo na realização dos meus bons sonhos.

Não consigo conceber sonhos de mau, porém creio na existência de sonhos malvados. Na história da humanidade, por sorte, ainda há poucos anos, prevaleceram os sonhos positivos. Agora não sei, percebo tantas trevas nos corações. O equilíbrio vai mudar? Isso não o sei. Mas continuo a viver sonhando, e, sonhando, a viver...


FERENA CAROTENUTO

lunedì 14 novembre 2011

Viaggio in Portogallo di Saramago nelle fotografie di Maurizio Bartolucci





A JOSÉ SARAMAGO
VIAGGIO IN PORTOGALLO
(Viagem a Portugal)


Mostra fotografica di Maurizio Bartolucci

Biblioteca Vallicelliana - Salone Borromini
ROMA - Piazza della Chiesa Nuova 18

Inaugurazione il 24 novembre alle ore 17.00

La mostra rimarrà aperta fino al 3 dicembre
dal lunedì al sabato ore 10.00 -13.00
Ingresso libero - http://www.valicelliana.it/



Giovedì, 24 novembre, alle ore 17.00, nei magnifici saloni della Biblioteca Vallicelliana, sarà inaugurata un'esposizione fotografica in omaggio a Josè Saramago, che illustra, attraverso una serie di foto, i luoghi visitati e descritti dallo scrittore portoghese nel suo libro "Viaggio in Portogallo".

Con il Patrocínio dell'Ambasciata del Portogallo a Roma.

L’ ingresso e libero.


Quinta feira, 24 Novembro pelas 17:00 nas magníficas instalações da Bilblioteca Vallicellina será inaugurada uma exposição fotográfica de homenagem a José Saramago a partir de imagens que revisitam os lugares do seu livro “Viagem a Portugal”

Com o Patrocínio da Embaixada de Portugal em Roma.

A entrada é livre.





"Attraverso un bel libro pubblicato qualche anno orsono Josè Saramago ci accompagna per le strade del Portogallo ed affronta i temi storici, artistici e culturali che riguardano questo Paese.Un viaggio, quello documentato dallo scrittore portoghese, compiuto nei primi anni novanta, che si configura come un ritorno alle terre lusitane dopo i grandi avvenimenti che hanno portato alla democrazia a metà degli anni settanta. Grande conoscitore della tradizioni del Portogallo, che hanno giocato un ruolo importante nella sua avventura letteraria, Saramago compie migliaia di chilometri in splendida solitudine alla ricerca di luoghi e tesori che descrive con certosina accuratezza. Non solo Porto e Lisbona ma decine di altre città grandi e piccole che hanno contribuito a scrivere la storia di questi luoghi. Una avventura che ho cercato di ricostruire attraverso una serie di foto scattate nel 2008 e che vi propongo in un luogo prestigioso: la Biblioteca Vallicelliana, nel cuore di Roma." (Maurizio Bartolucci)




www.iprojectroma.blogspot.com
www.vallicelliana.it
Info : 3385694324 - 3333306064

martedì 8 novembre 2011

Maria João Pires em Roma, no 1º Festival di Cultura Brasiliana

A grande pianista portuguesa Maria João Pires vai ladear o violoncelista brasileiro Antonio Meneses num concerto em que irão ser executados Schubert, Villa-Lobos e Brahms, na noite de 15 de Novembro, na Embaixada do Brasil (Piazza Navona).

venerdì 4 novembre 2011

Misia riceve a Firenze il premio Gilda


Domenica prossima (6), alle 21,00, nel corso della 33ª edizione del Festival "Cinema e Donne" di Firenze, sarà reso omaggio a Misia con l'assegnazione del Premio Gilda.

Questo riconoscimento viene attribuito nel cinema a donne provenienti da altre aree, o a donne del cinema con attività creativa in territori diversi.

Nel corso della seduta sarà proiettato l'ultimo film cui Misia ha partecipato, "PASSIONE", del cineasta John Turturro: un inno alla canzone napoletana.

L'attrice/cantante sarà presente.

Questa iniziativa ha il sostegno dell'Ambasciata del Portogallo a Roma e dell'Istituto Camões.




No próximo Domingo (6) às 21.00 Mísia será homenageada na 33ª Edição do Festival “Cinema e Donne” de Florença com a atribuição do Prémio Gilda.

Este prémio distingue mulheres no cinema que provêm de outras áreas, ou mulheres do cinema com actividade criativa noutros territórios.


Na sessão será projectado o último filme em que Mísia participa, do cineasta John Turturro, “Passione”, um hino à canção napolitana
A actriz/cantora estará presente.

Esta iniciativa tem o apoio da Embaixada de Portugal e Roma e do Instituto Camões.