lunedì 11 giugno 2012

Una "guida golosa" di Lisbona in foodie.it

Um magnífico site que aconselhamos vivamente aos nossos leitores:


Agradecemos à nossa aluna e amiga Pina Sozio ter-nos assinalado este site para o qual contribui e onde escreveu, há pouco mais de um ano, este estupendo "guia goloso" de Lisboa:

Pina Sozio

Qui su Foodie avevamo già condiviso la nostra passione per il Portogallo (...) Oggi, invece, speranzosa che molti di voi stiano programmando un viaggio in Portogallo, eccomi con una guida golosa (epicurea, direi) di Lisbona.
La capitale, affacciata sul Tago (Tejo) e sull’oceano, ha una spinta verso la scoperta difficile da descrivere a parole: quando arrivi in Praça do Comércio e guardi l’orizzonte, ti viene da ripensare alla storia del Portogallo, metterti nei panni di quelli che partirono verso terre ignote, un po’ lo senti quello slancio dei navigatori.

Dai grandi panorami e dalle grandi avenida (tipiche di una capitale), Lisbona, tra salite e discese, ti porta in vicoli stretti e tortuosi, dove i tram gialli sfiorano muri e finestre, dove si canta il fado, all’Alfama, alla Mouraria, ma anche nell’elegante Chiado, dove nacque Pessoa.

Il Chiado, la Baixa, il Rossio e il Bairro Alto

- Il Chiado era ed è il salotto intellettuale e artistico di Lisbona. Appena usciti dalla metro, in Largo do Chiado, non potrà non capitarvi di assistere a un concerto improvvisato, di jazz o di fado, sotto la statua del poeta Antonio Ribero, detto o Chiado.
Fermatevi in rua Garret: ancora oggi, davanti al caffe A Brasileira (uno dei più antichi della città, notate le architetture), una statua di Fernando Pessoa ha posto tra i tavolini gonfi di gente che sorseggia l’ottimo caffè.

- Scendendo dal Chiado alla Baixa (dirigendovi verso l’antico Elevador de Santa Justa) vi troverete sulla strada dello shopping: se siete fissati come me per gli oggetti da cucina, non potete mancare qualche acquisto compulsivo alla Loja do Gato Preto (il negozio del gatto nero), ci sono stoviglie e tovaglie coloratissime. Rua do Carmo 47.

- Arrivati giù alla Baixa, quasi al Rossio, in rua da Betesga 1 trovate la bottega che può farvi ammattire: Manuel Tavares. Baccalà, confetti, vini, formaggi e soprattutto prosciutti e salumi del maiale nero dell’Alentejo, il porco preto (come a dire il pata negra dei portoghesi).

- Un po’ più in là, in rua da Betesga 3, c’è l’Internacional Design Hotel. L’albergo, lo capite dal nome, è moderno e dal design molto curato e colorato. Se non avete un budget medio-alto, non tenetelo in conto per il pernottamento, ma fateci un pensiero per la colazione: è aperta anche ai non-ospiti al prezzo di 15 euro, fino alle 11 del mattino, ed è quasi un brunch. Dal dolce al salato, la qualità del cibo è davvero alta (non fosse altro che per i buonissimi yogurt e succhi di frutta freschi, per la scelta di vari tipi di latte anche per chi ha intolleranze, per i lieviti e le altre golosità). Il bar dell’albergo (prossima apertura anche come ristorante) è al primo piano, con una bella vista su rua Augusta (la strada pedonale che porta dritta al Tago).

- Qui siamo all’inizio del Rossio. Se si ha voglia di camminare, si può scegliere un percorso suggestivo che dalla splendida stazione sale verso il Bairro Alto, tra salite ripide, librerie e vecchie botteghe si arriva in rua da Misericordia. In una traversa, rua do Teixeira 35, c’è un ristorante che proprio merita la visita: 100 maneiras. Cucina gustosa, pop, divertente, portoghese con l’impronta balcanica dello chef nativo di Sarajevo. Il ristorante ha anche un bistrot gemello al Chiado, in Largo da Trindade 9.

- Se dal Chiado non scendete, ma salite al Bairro Alto, vi trovate in un caratteristico quartiere tranquillo di giorno, che di notte è il ritrovo di turisti e gioventù lisboeta, con un’interminabile fila di bar che servono caipirinha e mojito in quantità industriali.

Percorrendo Rua da Misericordia verso il Tago (i panorami non mentono!), al civico 9, vi imbatterete in una bottega d’altri tempi, A Carioca. I migliori caffè e tè (cha in portoghese) dai continenti, soprattutto dalle ex-colonie portoghesi.

- Ancora su Rua da Alecrim, al 26, un caffè-bottega dedicato al cibo biologico, il Cais do Chiado. Ci si può sedere ai tavolini e gustare un panino o una fetta di torta o comprare un succo da portar via e prodotti gourmet (un po’ da tutta Europa). E poi la domenica c’è il brunch.
Cais do Sodre e Santos

- Alla fine di Rua do Alecrim, sarete arrivati al Tago e alla stazione di Cais do Sodre. Abbandonate le vie turistiche del centro, vi si aprono quartieri più “veri”. Di fronte alla stazione, il mercato de la Ribeira (avenida 24 de Julho), aperto dal lunedì al venerdì dalle 5 del mattino alle 14. Un mosaico di sapori, affiancato dal mercato dei fiori e dal mercato dell’antiquariato.

- Passeggiando per le vie interne, in rua Nova do Carvalho 44, un posto delizioso: Sol e Pesca. Il locale è un bar- bottega di pescato in conserva di alta qualità (dal tonno, alle sardine, allo sgombro, alla bottarga, al baccalà) che è possibile degustare sul posto con un bicchiere di vino in gustosi assaggi (petiscos). Aperto da mezzogiorno alle due di notte. Imperdibile.

- Da qui, la passeggiata verso Santos non è lunga: il quartiere è antico e popolare, ma oggi più che mai rivalutato grazie alla sua trasformazione in design district. Qui ci sono il politecnico, musei dedicati alla comunicazione e al design, lo Iade e tutta una schiera di atelier e laboratori artigiani.

Qui ha deciso di mettere tenda, in un delizioso patio, Jose Avillez (top chef di cui avevamo già parlato). Dopo essere andato via dal Tavares, uno dei ristoranti più antichi di Lisbona, Avillez ha aperto Ja a mesa, una sorta di fast food di qualità, con l’opzione a portar via (Ja a casa). Zuppe, empanadas, insalate, torte. Aperto dalle 12 alle 20, Patio Moreira Rato in Largo Vitorino Damasio.

Rato e Estrela

- Verso l’interno, le strade riportano a costeggiare la zona del Bairro alto e si arriva verso altri quartieri, Rato ed Estrella.

In rua da Cruz dos Poiais 89 c’è il ristorante Umai, tempio per gli appassionati dell’Asia: qui il pescato portoghese è declinato in sushi e sashimi ma anche in ricette che guardano alla Thailandia, alla Cina e all’Oriente tutto.

- Vicino alla metro Rato, in rua do Vale Pereiro 19, c’è il ristorante Assinatura dello chef Henrique Mouro. Ho assaggiato i suoi piatti a Peixe em Lisboa, la sua è una cucina raffinata, creativa, ma molto legata ai sapori portoghesi.

Alfama

- Cambiamo quartiere e saliamo lungo le stradine che portano all’Alfama, uno dei quartieri più antichi e popolari di Lisbona (non ditemi che non avete visto Lisbon Story…). Qui passeggiate a ruota libera, i vicoli sono uno più affascinante dell’altro. Se volete mangiare una cucina speziata (ne avevo già parlato qui) fermatevi al ristorante Viajem do Sabores, in rua São João da Praça 103.
- All’Alfama, ma anche alla Mouraria, tenete le orecchie ben aperte, potrebbe capitarvi di sentire un canto languido per le strade: è il fado. Non fidatevi dei ristoranti che propongono concerti di fado+cena: secondo me sono troppo costosi e turistici, non ne vale la pena. Piuttosto, se siete fortunati, vi imbatterete in un fado spontaneo, com’è capitato a me al bar-ristorante Tasca Bela (rua dos Remedios 190). Un posto colorato e chiassoso dove bere una birra e assaggiare petiscos. Può capitare che dei ragazzi con una chitarra intonino un fado traditional e allora la magia è fatta.

***Non fatevi impressionare da tutte le strade e i quartieri che ho nominato: Lisbona non è poi così grande ed è ben collegata con la metro e gli altri mezzi publici (il tram poi è un’esperienza, soprattutto all’Alfama). Approfittate anche dei taxi, sono davvero convenienti, sia di giorno che di notte.

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