domenica 14 maggio 2017

Il Portogallo vince l’Eurovision Song Contest 2017



Salvador Sobral sbaraglia tutti i concorrenti della 62esima edizione della kermesse canora, andata in onda da Kiev. Delusione per la nostra "Occidentali's Karma" che viene penalizzata dalle giurie di qualità, compresa quella di San Marino, che da anni si sforza di ignorarci .



Salvador Sobral, il cantante del Portogallo, ha vinto l’Eurovision Song Contest 2017. Il nostro Francesco Gabbani, con la sua Occidentali’s Karma, si è fermato invece al sesto posto. È sfumato così il sogno del vincitore del Festival di Sanremo e anche quello di molti italiani che avrebbero voluto vedere l’ESC sbarcare il prossimo anno in Italia (il Paese vincitore, infatti, organizza l’edizione dell’anno seguente). Meritata, comunque, la vittoria del giovane cantante portoghese, che ha conquistato con la sua Amar pelos dois sia il voto delle giurie di qualità sia quello del televoto, distaccando la Bulgaria (secondo posto) di ben 140 punti. La canzone, scritta dalla sorella Luisa (che alla fine si è esibita insieme a Salvador sul palco), è piuttosto raffinata, un po’ jazzata e non molto lontana dalla tradizione portoghese del fado. Nessun cantante del Portogallo si era mai finora aggiudicato l’Eurovision Song Contest.

Poco dopo la mezzanotte e mezza (altro che i tour de force di Sanremo!) si è così conclusa la 62esima edizione della kermesse canora targata Kiev, in un’arena affollata da 9mila persone e davanti a un pubblico a casa che ha superato i 200 milioni di spettatori. Un’edizione che, tra le altre cose, ci ha dimostrato come anche un’innocua gara canora possa raccontarci qualcosa di serio sui nostri tempi. Un’Europa che canta è diventata infatti specchio delle tensioni che la agitano: la Russia non ha partecipato polemicamente alla gara perché la sua cantante non ha ottenuto il visto di ingresso in Ucraina. Gli organizzatori avevano offerto la possibilità di cambiare cantante oppure di esibirsi in diretta da Mosca, ma la Russia ha sdegnosamente rifiutato (e del resto la cosa non era comunque andata giù nemmeno all’Ucraina).

Ci ha raccontato però anche qualcosa sul triste campanilismo rancoroso della nostra Penisola. Mentre i Paesi dell’ex blocco sovietico tendono sempre a votarsi l’un con l’altro, come fanno del resto i Paesi del Nord e come fanno reciprocamente Grecia e Cipro (magari venendo meno ai doveri di equidistanza che ci aspetteremmo da una giuria di qualità), nell’Italia dei villaggi, delle micro e macro regioni, del leghismo comunale, un Paese straniero che però per lingua, storia e tradizioni è una sorta di minuscola regione d’Italia, San Marino, fa esattamente il contrario: da anni ci snobba, dando ai nostri cantanti in gara voti ridicoli. I sanmarinesi non hanno canticchiato Occidentali’s karma in questi mesi, come hanno fatto il resto degli italiani? Difficile crederlo. E allora da cosa nasce questo “fastidio” per la musica del nostro Paese? Forse, è la solita piaga nostrana (poco cambia se sul passaporto c’è il nome di un Paese diverso), quel mal interpretato orgoglio di campanile dei popoli italici, che ci racconta sempre e soltanto di un grande e rancoroso provincialismo. A bilanciare il triste atteggiamento di San Marino, però, ci sono Albania e Malta, che anche quest’anno con il loro voto hanno dimostrato – come nelle scorse edizioni della kermesse – di guardare all’Italia, dall’altra parte del mare, con una immutata simpatia.


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1 commento:

Unknown ha detto...

Per quello che ho ascoltato la vittoria è meritata, le altre canzoni mi sembravano perlo più tutte eguali.Complimenti al Portogallo!