martedì 25 marzo 2008

Claude Bonanno expõe em Santo António dos Portugueses


Il dolore e l’amore
di Claude Bonanno

dal 28 Marzo al 15 Aprile 2008
Inaugurazione: 27 Marzo ore 18,30

da Mercoledi a Domenica ore 12:00 – 14:00 e 16:00 – 20:00



L’Istituto Portoghese di Sant’Antonio in Roma, , è lieto di presentare la prima mostra in Italia dell’artista Claude Bonanno sul tema “Il dolore e l’amore”, un tema centrale nella cultura portoghese. Basta ricordare come nel campo musicale il fado, genere musicale malinconico e struggente, è l’espressione di un intraducibile stato d’animo noto come saudade. Non a caso, brani di fado registrati nel corso di concerti tenuti presso l’Istituto accompagnano la mostra, esprimendo la saudade che anima ogni quadro. La saudade scaturisce dai viaggi di Claude nel Terzo Mondo e dalle continue notizie di guerre e disastri naturali, come lo Tsunami del Dicembre 2004 e la guerra nel Darfur. La sua pittura invita a sentire il dolore e l’amore, ad aprire gli occhi su questo mondo diviso tra guerra e pace, bene e male, ma che è pure sempre il nostro.

L’opera intitolata “il grido silenzioso” riassume in maniera emblematica l’arte di Claude. Richiama il grido appunto silenzioso di Papa Giovanni Paolo II, due giorni prima di morire, immortale espressione della sua profonda compassione per la condizione umana. Eppure chi si ricorda della vedova indiana in lacrime dopo lo Tsunami che portò via suo marito? Il quadro, “il dolore dimenticato”, con una grande croce grigia stesa come un velo impietoso sulla vedova, è lì a testimoniare come l’immagine viene cancellata dalla memoria: sembra l’appunto distratto di un fotografo intento a focalizzarsi non sulla vedova, ma sul cadavere della turista occidentale che i soccoritori portano via. Quella si vuole ricordare, l’altra no. Oppure: si ama ricordare i fatti (il cadavere portato via), non le emozioni (il lamento della vedova).

Di tutte le tele presente, forse la più simbolica è “filo spinato” che ritrae una famiglia in un campo di rifugiati che aspettano il cibo dietro un vero filo spinato: siamo tutti dietro un filo spinato...

Claude, figlia di pittore, disegna sin dalla prima infanzia, ed ha imparato le tecniche pittoriche negli anni Sessanta, nello studio di S. Ruyters, allieva di Delvaux, noto Surrealista belga. Si laurea in economia alla Columbia University di New York e nel 1978 inizia a lavorare per la FAO, agenzia delle Nazione Unite che si occupa di nutrizione e sviluppo. A partire dal 2004, Claude ha partecipato a numerose esposizioni in Francia, compreso Art Capital al Grand Palais nel 2006, e una mostra personale a Parigi nel 2007. E’ socia della Société des Artistes Indépendants, della European Art Group, Fédération nationale de la Culture Française e dell’Association pour la promotion des Artistes et Créateurs A2PAC. Lavora a Parigi ed a Roma.




1 commento:

Costanza ha detto...

La mostra è riuscita benissimo...L'espressività dei personaggi rappresentati e i colori utilizzati, hanno dato un tocco speciale ad ogni quadro;-)