lunedì 15 gennaio 2018

Maria Concetta Tosti e Paolo Bigelli all'Istituto Portoghese di Sant'Antonio





  NEROACOLORI
Maria Concetta Tosti e Paolo Bigelli

Il dialogo al limite tra la fotografia di Maria Concetta Tosti  e la pittura Paolo Bigelli, che rappresenta un punto d’incontro tra due percorsi diversi e per mezzo espressivo e per il rispettivo trascorso artistico.
Maria Concetta Tosti
"Amo camminare lungo le banchine dei porti, immersa nei miei pensieri, con la sola compagnia della macchina fotografica. Osservando la superficie dell’acqua, la mia curiosità è spesso attratta da particolari immagini disegnate dalla luce e dal vento sui riflessi delle barche, che febbrilmente catturo con il mio teleobiettivo: ogni scatto è per me una necessità interiore e il risultato, uno stupore.
Nella composizione delle immagini da me fotografate è sempre presente una forma, un dettaglio o una linea di colore nero, che, come disse Malevič, “ funge da energia che rivela la forma.”


Paolo Bigelli
L’uso del nero per quanto riguarda le mie opere, rappresenta un temporaneo ritorno alle origini fumettistiche  qui espresso volendo tuttavia mantenere la mia riconoscibile cifra stilistica.
Il nero come linea di demarcazione di una figura viene, qui,  accostato a pochi colori (spesso si tratta di semplici evocazioni monocromatiche)  che  assumono una loro valenza simbolica messa in risalto proprio dal nero e dalle sue sfumature che fanno da contraltare sia nel soggetto sia nell’effetto finale dell’opera.
 Peraltro, questo genere di effetto è lo stesso che ritroviamo, talvolta,  nei murales della “Street Art” nei quali le campiture di colore appaiono ben definite  dall’incisività di un grosso tratto nero .
E’, infatti , in questo riappropriarmi del non colore per eccellenza  che ho immaginato il “ trait d’union” tra il mio passato fumettistico e quest’ultima tendenza artistica quale ricerca, pur episodica, per un’ esperienza non necessariamente fondata sul  ricco cromatismo che caratterizza abitualmente  le mie opere.


E’ dunque nella potenza di un tratto  “nero” rivelatore di forme e contrasti compositivi che convergono le diverse ricerche dei due artisti , sostanzialmente peculiari sia per il mezzo espressivo usato sia per la diversa interpretazione dei soggetti (figurativo /astratto)  garantendo  tuttavia un assoluto dialogo  visivo.

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